S. Teresa. Inserimento lavorativo dei disabili, presentata al Comune petizione con 750 firme

S. Teresa. Inserimento lavorativo dei disabili, presentata al Comune petizione con 750 firme

S. Teresa. Inserimento lavorativo dei disabili, presentata al Comune petizione con 750 firme

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martedì 17 Gennaio 2017 - 09:44

La proposta di deliberazione di iniziativa popolare avvia l'iter per l'approvazione in Consiglio Comunale del Regolamento per l'inserimento lavorativo delle persone disabili

E’ stata presentata al protocollo del Comune di S. Teresa di Riva la proposta di deliberazione di iniziativa popolare per chiedere al Consiglio comunale l'adozione del Regolamento per l'inserimento lavorativo delle persone disabili. La proposta, promossa dall’associazione Penelope, presieduta da Giuseppe Bucalo, è stata sottoscritta da 725 cittadini e mira a rendere effettivo il diritto al lavoro delle persone disabili impegnando l'amministrazione comunale a individuare annualmente gli appalti per i quali prevedere una precisa riserva in favore di disabili da avviare al lavoro, in maniera mirata e personalizzata.

Una misura che non ha alcun costo aggiuntivo per le casse comunali, ma che appare come una pratica virtuosa per promuovere nelle aziende e nella cittadinanza atteggiamento di responsabilità sociale che tengano conto dei bisogni delle persone con abilità differenti. Il Regolamento mutuato da altre esperienze analoghe già attive in varie città italiane, ora passa al vaglio dei Consiglieri comunali che dovranno discuterlo e decidere se approvarlo o meno, ovvero emendarlo per renderlo conforme alla normativa vigente.

Un primo incontro con il presidente del Consiglio Santino Veri e il vicesindaco Danilo Lo Giudice, ha avviato un confronto fra le parti, registrando una convergenza sull'esigenza e l'opportunità di dotarsi di strumenti operativi efficaci e concreti per garantire il diritto al lavoro ed evitare l'esclusione dei disabili. Perplessità sono state avanzate dagli amministratori rispetto alla conformità della proposta alla normativa vigente, per cui si è concordato di sollecitare il parere dall'Agenzia nazionale anticorruzione sul Regolamento proposto e la costituzione di un gruppo di lavoro Comune-associazione-familiari per approfondire i punti controversi e arrivare in tempi brevi alla discussione e all'approvazione di questo importante strumento di programmazione.

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