Da nord a sud i cittadini si mobilitano per dare decoro al proprio territorio

Da nord a sud i cittadini si mobilitano per dare decoro al proprio territorio

Da nord a sud i cittadini si mobilitano per dare decoro al proprio territorio

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lunedì 11 Luglio 2011 - 07:24

Continuano gli interventi sul territorio da parte di associazioni, cittadini e rappresentanti di quartiere che vogliono dare un aspetto dignitoso alla città. Ma non mancano le lacune da parte delle istituzioni: al centro di raccolta di Spartà, cassonetti stracolmi da mesi

Chi potrebbe/vorrebbe farlo non può: parliamo di raccolta differenziata e nel dettaglio del Centro Raccolta Comunale di Spartà, dove ormai da mesi i cittadini che con dovere civico vorrebbero confluire la plastica, sono obbligati a trovare altra soluzione perché il cassonetto è stracolmo. A denunciare la situazione è il consigliere della VI circoscrizione, che facendosi portatore delle istanze dei cittadini chiede di poter trovare al più presto una soluzione al problema: «Gli operatori – scrive – sono costretti a rimandare indietro quell’ ignaro cittadino che anzi baldanzoso e contento pensa di fare cosa buona e giusta. Dopo svariati chilometri il mal capitato deve tornare a casa con i rifiuti da risistemare dentro casa. Sicuramente aumentano le discariche lungo le nostre strade».

Rimaniamo in tema di pulizia, ma ci spostiamo nella seconda circoscrizione, dove torna il progetto il progetto “Ripuliamo il Quartiere”, avviato lo scorso anno in sinergia tra l’Associazione “Mari e Monti 2004”, la Messinambiente e l’Assessorato all’Arredo Urbano. L’iniziativa quest’anno si svolgerà presso il “Rione Ariella – Fondo Pugliatti”. Il progetto “Ripuliamo il quartiere” è un significativo momento per l’affermazione di questi valori e intende sensibilizzare l’opinione pubblica sui temi della tutela ambientale, mediante idonee iniziative dirette a ripulire e migliorare la qualità delle aree verdi di proprietà pubblica o soggette a fruizione pubblica. Il Presidente dell’Associazione “Mari e Monti”, Massimo Minutoli, in merito al progetto ha dichiarato: “C’è la volontà di partecipare attivamente ad un progetto comune di tutela e salvaguardia di un bene che è patrimonio di tutti.”
Per questa edizione si registra già l’adesione dell’Associazione “Fior di Loto” ma gli organizzatori sperano in un coinvolgimento degli abitanti della zona con una collaborazione fattiva, nel frattempo desiderano informarli al fine di spostare le autovetture dai marciapiedi per permettere un servizio ottimale.

Programmato invece per domenica prossima, dalla Rete No Ponte, una nuova iniziativa di mobilitazione contro il degrado e la devastazione del territorio: “L’area dell’ex sea flight, lì dove dovrebbe sorgere il ponter – scrivono gli organizzatori – da anni versa in condizioni di abbandono e di degrado che hanno dell’incredibile se si pensa che si trova in una delle aree più turistiche della città ed ancora di più all’interno di una riserva naturale. Proponiamo a tutta la cittadinanza di riprendercela, come?? Pulendola. Vorremmo iniziare dall’edificio semicostruito ( o semidistrutto?) per poterci poi fare iniziative di informazione e mobilitazione sulla questione del ponte”.

Ci si dà da fare anche lungo il litorale sud, zona Santa Margherita: un gruppo di volontari si riunirà spontaneamente, giorno 14 luglio alle 18:30 sul lungomare di fronte al rifornimento ERG di S. Margherita marina. “Consapevoli che la colpa non è solo delle istituzioni ma anche di molti incivili – scrivono i cittadini – ringraziamo ugualmente le autorità cittadine per le belle parole ricordandovi che a noi servono solo i fatti. Vorremmo essere orgogliosi di chiamarci messinesi, e non vergognarci per il degrado in cui versa la nostra città”.

Un commento

  1. Stamattina dovevo buttare via una vecchia lavatrice e un armadio di legno. Ho portato il tutto all’area di tremonti, dove il cretino di turno (perché furbo di sicuro non era…) si è seccato perché la lavatrice poteva GRAFFIARE LE MATTONELLE dell’isola ecologica. Poi mi ha detto di portare i legni all’isola ecologica di Pace. Dopo un altro viaggio in mezzo al casino messinese e al caldo delle 12, a Pace mi sento dire che di legno non ne prendono più, perché nessuno, da tempo, va a prelevarlo per portarlo via dalla discarica. Alla domanda “ma mi scusi, dove lo metto?” mi viene risposto “SU PUTTASSI A CASA”.

    Io sono una persona civile, ma non mi tengo l’immondizia in casa. Secondo voi in quale ciumara è meno schifoso abbandonarlo, l’armadio?

    ovviamente la domanda è provocatoria… spero che fallisca presto, l’ato3, spero che i lavoratori vengano buttati tutti in mezzo ad una strada, perché non hanno idea di cosa voglia dire avere a che fare con la gente.

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