Concluso sabato scorso il progetto "Raccolta degli Occhiali Usati", organizzato dal "Lions Messina Host" e dal "Leo Club Messina Host" per l'eliminazione della cecità curabile nei paesi in via di sviluppo, partirà, nel prossimo week end, l'iniziativa di "Quelli che il palco…" a sostegno della lotta alla tossicodipendenza
Ha guardato alle vittime di quella cecità evitabile e curabile. Si tratta dell’ultima tappa del percorso sociale da anni intrapreso dalla sinergia tra i club service “Lions Messina Host” e “Leo Club Messina Host”. L’evento dal titolo “Raccolta degli occhiali usati”, promosso dall’International Association of Lions Clubs, svoltosi sabato scorso presso il complesso monumentale di Santa Maria Alemanna, è servito a dare nuovo impulso al progetto curato dai due enti, da tempo impegnati nella raccolta e pulitura di occhiali usati allo scopo di garantirne il riutilizzo a seguito di un’attenta catalogazione in base alle prescrizioni mediche. Una mano tesa verso quelle nazioni in via di sviluppo, spesso flagellate da patologie facilmente curabili e risolvibili, invece, nei paesi del mondo occidentale.
La manifestazione ha inteso celebrare la costante partecipazione al progetto anche di istituti scolastici, parrocchie, ottiche e farmacie che si sono adoperati nel mettere a disposizione presso i loro locali, punti di raccolta dei materiali di riciclo e che hanno ottenuto, per questo, diversi riconoscimenti. Ma a beneficiare dell’iniziativa solidale, anche la stessa cittadinanza che si è vista regalare, nel corso della mattinata, screening gratuiti della vista effettuati dall’apposita unità mobile.
Ad arricchire, poi, lo scenario della manifestazione, anche la premiazione di Deborah D’Angelo, vincitrice del concorso fotografico “Aspettando Messina – dalle ceneri di un antico splendore ad un’attesa rinascita culturale” tenutosi dal 16 al 30 marzo scorso presso la Kafkart Gallery e i luoghi dell’ex chiesa di Santa Maria Alemanna. Un’occasione propizia per porre l’accento sulle intoccabili bellezze artistiche e naturali di cui la città di Messina ha l’obbligo di fare vanto, ponendole alla base di quella speranza di risurrezione culturale e sociale sinora brutalmente frustrata.
Ma non si arresta qui la cavalcata di solidarietà intrapresa dai due club. Così tra i giorni di sabato 27 (ore 20.30) e domenica 28 (ore18.30), presso il Teatro Pirandello (Città del Ragazzo – via P.Castelli), prenderà il via l’originale iniziativa di “Quelli che il palco…”.
L’organizzazione teatrale, supportata dal “Leo Club Messina Host” d’intesa con il “Rotaract Club Messina”, metterà in scena lo spettacolo teatrale “Ma l’amore no…!”, scritto e interpretato da Ernesto Marcianò e Giovanni Macrì. Una simpatica occasione per ridere sull’amore, coniugale, filiale e sulle diverse sfaccettature di questo complesso sentimento. Ma soprattutto un pretesto per riportare l’attenzione dei partecipanti sul drammatico tema della tossicodipendenza.
Come difatti ha reso noto il presidente del Rotaract, Enrico Scisca, a seguito della presentazione del progetto effettuata, invece, dal presidente del Leo Club, Giuseppe Magaudda, il ricavato degli incassi sarà interamente indirizzato alla “Le.L.A.T.” (Lega Lotta Aids Tossicodipendenza).
Uno scopo umanitario la cui valenza è stata palesata nelle parole della dott.ssa Garufi, fondatrice dell’associazione stessa, la quale ha messo in rilievo i profondi turbamenti psicologici che sono alla base della scelta autolesiva di avvicinarsi al mondo delle droghe, sollecitando alla comprensione e al sostegno di tutti coloro, risucchiati da questo vortice, per il quale l’emarginazione e l’isolamento sociale costituiscono un motivo in più per sprofondare negli abissi. (Sara Faraci)
