Inopportuna la lettera elettorale firmata da De Luca come sindaco metropolitano

Inopportuna la lettera elettorale firmata da De Luca come sindaco metropolitano

Rosaria Brancato

Inopportuna la lettera elettorale firmata da De Luca come sindaco metropolitano

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mercoledì 22 Maggio 2019 - 09:47

Legittime le ambizioni politiche di De Luca, ma non è opportuno spedire lettere elettorali firmate nel suo doppio ruolo istituzionale.

E’ una questione di opportunità. Non è affatto opportuno che chi ricopre il ruolo di vertice istituzionale, in questo caso il sindaco di Messina e sindaco metropolitano di Messina Cateno De Luca, invii per posta una lettera ai residenti nei vari comuni della provincia e del capoluogo chiedendo il voto per il suo assessore all’ambiente Dafne Musolino, candidata alle Europee. Anzi, in realtà chiede un doppio consenso, quello per il 26 maggio ed uno più in là nel tempo, per sé stesso, alle Regionali del 2022.

De Luca è legittimato a fare campagna elettorale, a candidare una persona a lui vicina in una lista, è legittimato a chiedere il voto e ad avviare un percorso che guarda alle future competizioni elettorali, ma non è affatto opportuno che lo faccia nella veste istituzionale. La lettera la mandò alle amministrative del 2018, e ci sta tutta. Ma questa missiva targata Europee 2019, che ha come mittente il sindaco metropolitano è inopportuna, svia i destinatari, confonde le acque. Anche nel contenuto della lettera De Luca riporta chiaramente il suo ruolo, ribadendo di essere sindaco di Messina e sindaco metropolitano e di aver fatto tanto ricoprendo questi ruoli. In sostanza pone una sorta di “voto di fiducia” sia attuale che futuro. Firmarsi sindaco metropolitano quando appena due settimane fa ha consegnato la fascia al prefetto è ancora più inopportuno e vanifica e strumentalizza proprio quella battaglia.

Sono legittime e corrette le aspirazioni relative ad un messinese in Europa, e dovrebbero averle avute tanti leader politici prima di lui che invece si sono accontentati nel fare i portatori di voti, ma a queste elezioni ci sono diversi messinesi in lizza. La Musolino non è l’unica. E’ legittimo e corretto tirare acqua ad un mulino che in questo momento è oggettivamente attivo e in grado di concretizzare molti obiettivi, ma ragioni di opportunità avrebbero dovuto indurre De Luca, ed anche chi lo consiglia, ad evitare di spedire nelle case dei messinesi una lettera elettorale firmata nei suoi due ruoli.

Quando Berlusconi inviò il libro autobiografico a tutte le famiglie italiane, nel 2001, lo fece da leader del partito e non ricopriva una carica istituzionale ma era candidato a ricoprirla.

Va da sé che ogni voto, come ogni candidatura, è personale, ed anche questo il sindaco metropolitano dovrebbe ricordarlo, così come lo ricordano gli elettori.

Rosaria Brancato

9 commenti

  1. E va da se anche l’insulto vergognoso a lucio D’Amico…. che schifo… dovremmo dirlo noi messinesi guardandoci allo specchio… aver contribuito tutti, pro quota a consegnare Messina a stu cosuuu

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  2. bonanno giuseppe 22 Maggio 2019 11:48

    direttamente nel sacco per la discarica della carta………..

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  3. SALVATORE PRESTIPINO 22 Maggio 2019 11:58

    MA COME HA FATTO IL SINDACO AD AVERE GLI INDIRIZZI DEI DESTINATARI DELLA LETTERA? CI SONO VIOLAZIONE ALLE LEGGI VIGENTI?

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  4. Purtroppo ha impegnato il mio tempo per strapparla, ancora chiusa

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  5. De Luca si dimette da sindaco metropolitano e si ripresenta come tale per supportare la sua candidata, ma che coerenza c’è? É un soggetto pericoloso più per gli altri che per se stesso, speriamo che il consiglio comunale lo sfiduci al più presto, tralasciando le convenienze personali e pensando al bene comune ed al futuro dei propri figli

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  6. Ma a stu puvirazzu quantu ci custa sta campagna elettorale , ci sono dei limiti di spesa , chi contribuisce , poi puvirazzu ci mette a tutti banni a faccia , a picca a picca ne rimane senza , ma no lui e uno di quello che la faccia , le cose li fa bene .

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  7. un dubbio mi sorge,niente che anche i vicepremier,politici e roba varia che vanno a fare propaganda anche facendo decreti e decretini a ridosso delle elezioni siano inopportuni?

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  8. Messina è al soldo delle ambizioni di un provincialotto che viaggia spedito verso palazzo d’Orleans. È bastato tagliare qualche ramo e sciorinare in quantità abnorme promesse puntualmente irrealizzate, per accaparrarsi i favori di parte dei cittadini e parte (piccolissima) della stampa. In realtà tutti sanno bene che ha devastato il trasporto pubblico, ci ha venduto la menzogna dei servizi sociali liberi dalle cooperative, con tanto di cori di giubilo dei suoi accoliti; consegna appartamenti realizzati da altre amministrazioni e si tuffa in piscine che fino a ieri non sapeva nemmeno dove si trovassero. Oggi, inoltre, leggendo un articolo, ho scoperto che per la differenziata bastano le intenzioni e pazienza se il primo giugno, come il primo luglio, agosto e settembre, i cassonetti saranno saldamente ai loro posti.
    Forse anche qualche suo sponsor si sta rendendo conto che lo zampognaro del nisi sta usando Messina ed i messinesi per il proprio tornaconto personale.

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  9. Carmen Tomasello 24 Maggio 2019 11:24

    Gentilissimo futuro presidente della regione siciliana ?
    La ringrazio per la sua lettera inaspettata e le rispondo che
    1. Ho ancora i neuroni tutti funzionanti e so come funziona una scheda elettorale
    2. Che prima di andare al voto mi informo e decido io chi inserire in scheda elettorale secondo coscienza mia e non secondo convenienza sua
    3. Il tono della sua missiva è altamente offensivo dell’altrui intelligenza per dirla in breve, si esprime come se parlasse a un deficiente ; ora se questa è la stima che lei ha per i suoi concittadini, io non ci sto
    4. lei cita nella sua lettera… “non ho mai votato Berlusconi ma è stata l’unica lista che ci ospitava pertanto scriva sulla scheda elettorale musolino e Berlusconi” bene io le rispondo che non sono mai scesa a compromessi in vita mia né lo farei oggi per un chicchessia qualsiasi pertanto io non ho mai votato Berlusconi e non lo voterò oggi
    5. Mi dispiace ma devo declinare il suo invito se ne faccia una ragione. Finché sarò capace di “intendere e votare” lo farò esprimendo il mio voto secondo coscienza MIA.

    cordialmente la saluto

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