Trasferimento dei cani presenti all’ex-macello: sempre più vicina l’ipotesi di nuovo “mini-canile”

Trasferimento dei cani presenti all’ex-macello: sempre più vicina l’ipotesi di nuovo “mini-canile”

Trasferimento dei cani presenti all’ex-macello: sempre più vicina l’ipotesi di nuovo “mini-canile”

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lunedì 29 Agosto 2011 - 10:11

Il progetto prevede la creazione di una struttura adiacente il canile ”MilleMusi” di Castanea, gestito, sempre tramite convenzione, da altre associazioni animaliste. Domani tavolo tecnico per chiedere il rilascio preventivo dei pareri necessari alla realizzazione dei nuovi “alloggi”

Il progetto nasce dall’esigenza di individuare una sistemazione per i 90 cani che occupano i locali dell’ex-macello e le cui condizioni di vita, come più volte documentato nel corso degli anni, superano il limite dell’indecenza, nonostante l’impegno costane e continuo di volontari e associazioni animaliste. Accantonata l’ipotesi di trasferire in un’altra città gli animali, con costi che rimarrebbero sempre a carico dell’amministrazione, l’idea è quella di realizzare una nuova struttura, una sorta di secondo canile, nel terreno (di proprietà privata ndr) adiacente il canile “ufficiale” “MilleMusi”, a Castanea, contrada Acqua Rasta. Lo stabile, da realizzare, nelle speranze dell’assessore Amata, nel tempo record di tre mesi, dovrebbe contenere 100 “ospiti”.

Questo è ciò di cui si discuterà nel corso della tavolo tecnico che si terrà domani nei locali dell’assessorato all’arredo urbano e durante il quale la rappresentante della giunta Buzzanca chiederà i pareri, preventivi, necessari (Urbanistica, Asp, Sovrintendenza) per poter procedere alla messa in atto. Di ostacoli non dovrebbero essercene poi tanti, anche perché il terreno in questione è già stato sottoposto ad approfondite analisi in occasione dei lavori che hanno permesso la realizzazione del “MilleMusi”. Ciò, dunque, permetterebbe di accelerare le procedure. Se da un lato, infatti, l’esigenza principale rimane quella di individuare una nuova casa per gli “inquilini” di via Don Blasco, dall’altro, al tempo stesso, si spera, con l’apertura della nuova struttura gestita dalle associazioni animaliste tramite una convenzione sottoscritta con il Comune, di poter risolvere il problema di sovraffollamento che interessa il canile di contrada Acqua Rasta (vedi articolo correlato).

La mancanza di un’adeguata e organica campagna di sterilizzazione sul territorio comunale da parte dell’Asp, infatti, ha determinato nel corso dei mesi un notevole aumento del numero di randagi presenti per strada, decisamente mal visti dai cittadini che, sempre più di frequente, richiedono l’intervento dell’accalappia cani. Con tutte le conseguenze che ciò comporta, ovvero il sovraffollamento della struttura di Castanea, una lievitazione nei costi di gestione da parte della Lega Nazionale per la difesa del cane che gestisce il canile. A ciò va purtroppo aggiunta l’insensibilità di molti cittadini che, nonostante le sanzioni previste, approfittando degli scarsi controlli da parte della stessa amministrazione comunale, continuano ad abbandonare animali per strada. E’ proprio il caso di dire il cane che si morde la coda.

Un commento

  1. anticospeziale 30 Agosto 2011 23:29

    La soluzione è unica, ed è conosciuta da tutti e da tempi immemorabili. Ad oggi, anche in spazi interstellari, non se ne conoscono altre, utilizzabili da popoli civili: LA STERILIZZAZIONE dei cani femmine.

    (Un commento pubblicato senza la conclusione può dar adito a concetti contrari al senso dignitoso del messaggio. NON SI DEVE!! Grazie!)

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