Secondo l'Unione sindacale di base, un medico specializzando avrebbe rivolto frasi pesanti alla coordinatrice del reparto di Chirurgia pediatrica
MESSINA – L’episodio, denunciato dall’Unione sindacale di base, è avvenuto all’interno di Chirurgia pediatrica lo scorso 10 giugno, dove la coordinatrice del reparto sarebbe stata aggredita con frasi sessiste da uno specializzando in anestesia.
“Abbiamo già avviato una inchiesta interna”, dichiara la rettrice Giovanna Spatari. UniMe ha affidato nel 2021 alla dottoressa Maria Crisafulli l’incarico di consulente per tutte le questioni che riguardano la tutela della dignità delle persone che operano all’interno del’Università. Quindi anche eventuali episodi di sessismo o qualunque profilo legato alla differenza di genere. “Abbiamo avviato l’istruttoria per fare luce su quel che è accaduto, fortunatamente l’Ateneo si è dotato della figura giusta per affrontare queste questioni”, conferma la rettrice.
La reazione dello specializzando, racconta la nota del sindacato, siglata da Rosa Lisitano del Coordinamento nazionale Sanità, è arrivata al diniego della coordinatrice di un demansionamento infermieristico, in un momento di confusione creato dai ricoveri.
“Avete voluto la parità dei diritti“, “lei non sa chi sono io e avete voluto pure il diritto al voto” . Queste alcune delle frasi che lo specializzando avrebbe rivolto alla coordinatrice, continuando ad inveire contro di lei mentre la donna si rifugiava in una stanza. Le “rimostranze” sessiste dello specializzando sarebbero continuate in sala operatoria, davanti ai bambini in procinto di essere sottoposti ad intervento chirurgico.
“Questi fatti sono gravi e noi andremo avanti nel difendere quello che nel 2024 in un ambiente
lavorativo non dovrebbe mai accadere”, conclude l’Usb, che ha indirizzato la denuncia a tutte le autorità competenti.
Effetto Vannacci…
L’Italia che ci meritiamo.
Di cosa ci meravigliamo. Effetto Vannacci. Frustrazioni a go go.
Io non lo farei più neanche esercitare.
È una vergogna per la professione medica.
La frustrazione che entra pure in sala operatoria, c’è da tremare. È inaccettabile mantenere una persona che esprime questi opinioni in qualsiasi contesto lavorativo.
“Lei nn sa chi sono io”…”avete voluto pure il diritto al voto”…immagino lo specializzando un pluriripetente di 70 anni…ma si può? con tutti gli insulti sessisti di nuova generazione…