Accorinti: “La continuità territoriale è un nostro diritto”

Accorinti: “La continuità territoriale è un nostro diritto”

Ma. Ip.

Accorinti: “La continuità territoriale è un nostro diritto”

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Ma. Ip. |
venerdì 26 Luglio 2013 - 15:24

Il sindaco si rivolge ai vertici di Rfi per sollecitarli sul tema lavoro e sul miglioramento delle infrastrutture. I riferimenti principali riguardano Metromare, la fermata ferroviaria dell’aeroporto di Catania e la metroferrovia

“Ho preparato un documento scritto. Così, se anche dovessi dimenticare qualcosa, potrete avere un’idea chiara su ciò che faremo”. Arriva tra gli ultimi il sindaco, Renato Accorinti, a pochi minuti dall’inaugurazione della nave “Messina”, e verso di lui si sposta subito l’attenzione. Perché non si limita a parlare della nuova nave, “fa bene al trasporto, ma non basta – afferma”, ma avvia un discorso a 360 gradi sull’intera area dello Stretto.

“Questa città merita molto di più – afferma il sindaco, prima ancora di salire sulla nave – e il trasporto nell’area dello Stretto è un punto fondamentale per la città. Faremo una cosa straordinaria, mai neppure proposta, per ciò che concerne la continuità territoriale, che è un diritto costituzionale. Lo faremo in sinergia con Reggio poiché entrambi abbiamo bisogno di passare facilmente da un lato all’altro. Così si sviluppa l’economia dell’intera area, mentre oggi, per assurdo, i messinesi conoscono meglio Roma piuttosto che Reggio. La continuità territoriale è un diritto che lo Stato deve garantire e lo chiederemo con forza”. Come? “Faremo un tavolo qui a Messina – prosegue Accorinti – e uniremo tutte le istituzioni delle due regioni, i presidenti, gli assessori ai trasporti e i deputati regionali e nazionali. Una volta chiarite le idee, andremo a Roma a parlarne con il presidente del Consiglio. Lo Stato non ha mai fatto ciò che ci spetta, cioè investimenti seri sulla continuità territoriale. Sono stati, piuttosto, sperperati centinaia di milioni per un progetto che non ha prodotto nulla e non serve a nulla. Lavoratori, studenti, turisti che passano questo posto meraviglioso non possono essere abbandonati”.

Si sale a bordo per il taglio del nastro, il sindaco è accanto alla madrina dell’evento, miss Italia 2012, Giusy Buscemi. Ed anche sulla “Messina”, gli interventi sono di rito, istituzionali, con saluti e ringraziamenti. Quello del sindaco Accorinti è invece appassionato, si rivolge ai vertici di Rfi chiedendo di incontrarsi e di risolvere i problemi del trasporto siciliano e dell’area dello Stretto. “Per arrivare in treno a Trapani o ad Agrigento ci vogliono ore – afferma -, ma i cittadini siciliani e messinesi hanno contribuito con le loro tasse, come tutti gli italiani, alla realizzazione dell’alta velocità ferroviaria, che si ferma a Napoli, senza potere godere dei suoi benefici e con gravi ripercussioni sulle possibilità di sviluppo economico e sociale del territorio, relegato così alla marginalità ed all’isolamento”.

Accorinti chiede lo stanziamento dei fondi per la proroga, oltre il 31 dicembre 2013, di Metromare, e insiste sulla continuità territoriale, “di fatto interrotta per lunghi periodi – spiega – perché il servizio è sospeso in tarda serata e di notte e nell’atto di concessione fra Stato e Rete Ferroviaria Italiana, è affidato il compito di garantire solo il traghettamento dei rotabili ferroviari ma non dei passeggeri a piedi. Chiediamo perciò la modifica dell’atto di concessione Stato-Ferrovie, con l’inclusione dell’obbligo di trasporto dei viaggiatori a piedi sulle navi di Rete Ferroviaria Italiana e la previsione di corse nelle ore notturne, sia pure con frequenza diradata, tramite le navi veloci”.

Un accenno, infine, alle tariffe. “Occorre prevedere agevolazioni per i residenti – conclude il sindaco sull’argomento – per favorire l’integrazione delle due sponde con costi sostenibili. Non stiamo chiedendo concessioni o regalie ma semplicemente la soddisfazione di diritti sanciti dalla Costituzione della Repubblica”.

Sono ancora tre gli argomenti trattati da Accorinti sul trasporto ferroviario. Il primo riguarda le lunghe distanze e la realizzazione della fermata ferroviaria presso l’aeroporto di Catania. “Non comporta particolari difficoltà tecniche, presenta costi e tempi di realizzazione contenuti, in un contesto in cui la linea ferroviaria passa a pochi metri dall’aerostazione, fra le prime in Italia per movimento passeggeri. E’ un intervento importante per sette delle nove province siciliane”.

Il secondo è proprio di casa nostra e riguarda la metroferrovia. “Dopo un avvio penalizzato sul nascere da orari di Trenitalia del tutto inadeguati alla rilevante domanda di trasporto espressa dal territorio, specie nelle fasce orarie interessate agli spostamenti dei pendolari – afferma Accorinti -, il servizio è stato praticamente annullato. Sollecitiamo perciò con forza la stipula del Contratto di Servizio, da troppi anni atteso, fra la Regione Siciliana e Trenitalia, che contempli finalmente al suo interno un efficace servizio ferroviario metropolitano fra Giampilieri e Messina”.

Il terzo, a proposito dell’importanza dello sfruttamento della linea Messina – Patti, del raddoppio delle due dorsali e in generale dell'offerta ferroviaria e l'integrazione col trasporto locale. “E’ vero che la domanda di trasporto ferroviario è inferiore a quella delle aree italiane economicamente forti ma è anche vero che è condizionata dalle carenze dell’offerta. Il nostro impegno è quello di promuovere il biglietto integrato treno/tram/bus/navi e tutte le iniziative possibili per favorire l’uso dei mezzi pubblici rispetto a quelli privati”.

Il finale è dedicato al tema lavoro in rapporto a Ferrovie dello Stato. “Abbiamo assistito negli ultimi decenni – conclude il sindaco Accorinti – ad una forte contrazione del numero di lavoratori messinesi nelle Ferrovie dello Stato, a causa dello spostamento di attività verso altre città. Pretendiamo che questo processo finisca”.

(Ma. Ip.)

22 commenti

  1. Il sindaco di rappresentanza. Taglia nastri, incontra gente, presenzia a dibattiti dai temi quanto più inutili …. e intanto la città continua a morire.

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  2. MessineseAttento 26 Luglio 2013 16:35

    Ma non si vergogna neanche un pochino a scrivere queste baggianate!?
    Certo, ci fosse stato il suo sindaco avrebbero già aperto i cantieri per spostare i binari del tram. Questo sì, davvero utile e prioritario per Messina.

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  3. Non bisogna leggere per criticare in maniera preconcetta, ma non leggendo prima quello che si vorrebbe criticare alla fine si critica solo se stessi ed il proprio malanimo.
    Quello che tutti dicono a Messina (e non solo) finalmente ha una voce ufficiale.
    La continuità territoriale è un diritto.. non un comodato d’uso o un optional “superfluo” dipendente dai bilanci di una azienda privata.
    Appaltando i diritti a soggetti privati stiamo assistendo ad una catastrofe senza fine della democrazia. La dissipazione non solo non è diminuita, ma si è avuto lo sgretolamento della certezza del diritto.
    Messina e Reggio non possono restare entità dissociate.

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  4. Accorinti sindaco taglia-nastri e di rappresentanza???
    Poveri galoppini di manichini incravattati, il tramonto del vostro modo di vivere le istituzioni pubbliche (vacche da mungere finchè si può) è già il presente. Avresti dovuto vedere le facce imbarazzate dei vertici delle Ferrovie alle parole di Accorinti.
    Cosa ti aspetti dal Sindaco di una città? Che ti paghi le bollette mettendoti in fila nella sala d’aspetto della sua segreteria politica? O che faccia entrare tuo figlio nella cooperativa? Allora continua a votare i nomi che conosci… ma non ti chiedere perchè la città, la regione e l’Italia continua a morire.

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  5. fuozza-messina 26 Luglio 2013 17:39

    TAGLIA NASTRI: volevi farlo tu? INCONTRA GENTE: è il sindaco PRESENZIA A DIBATTITI DAI TEMI QUANTO PIU’ INUTILI: inutili magari per te, non tutti abbiamo in testa solo calcio birra e motori LA CITTA’ CONTINUA A MORIRE: sono daccordo, temo però che la colpa sia dei miopi come te.

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  6. almeno accorinti ha quantomeno promesso e son sicuro che lo farà di incontrare i vertici del governo per migliorare il collegamento con la calabria e consentire ai residenti di passare lo stretto con tariffe scontate così come fanno gli eoliano con milazzo, gli ischitani con sorrento ecc..
    francantonio, buzzanca, e calabrò non hanno mai accennato a tale cosa

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  7. Tranquillo, appena saranno ultimate le piste ciclabili, e i parchi giochi al posto delle caserme, la città sarà il fiore all’occhiello del sud italia, alla faccia di chi voleva attraversarla col ponte.

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  8. Gira il mondo accorinti e vedi a cosa servono i ponti. Portano ricchezza e mobilità ma di queste cose non sei in grado di comprendere. La Sicilia è il centro del Mediterraneo in questo momento milioni di tonnellate di merci vengono mandate al Nord Europa passando dal Canale di Suez. Studia,, informati e capisci dove va il mondo. Senza il ponte non solo Messina ma tutto il Sud e’ morto.

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  9. Lev Nikolaevich 26 Luglio 2013 20:10

    Sarà, ma si può anche non essere d’accordo con Accorinti ogni tanto, no?? Sono sicuro che sia a lui, sia al prof. Signorino, non dispiacerebbe affatto sentire dei punti di vista costruttivi a favore del ponte.

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  10. …”in questo momento milioni di tonnellate di merci vengono mandate al Nord Europa passando dal Canale di Suez….”
    Già, dal famoso “ponte di Suez”!
    Ma quante(centinaia, migliaia, centinaia di migliaia…MILIONI!!!)******* che scrivete!!!
    Questo è l’esempio classico di chi è un “BUDDACE”:= lui parla, parla, parla, dice ******** e dice agli altri di studiare e di informarsi!!!
    Lui (il buddace) sì che sa dove va il mondo!!!

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  11. Inutili sono i tuoi commenti.
    Consiglio: vai ad un lido qualsiasi e fatti quattro passi di mazurka.

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  12. Ah ah ah ah, manco Totò!

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  13. I buddaci vivono nella miseria e ci sguazzano. Io no.

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  14. Io non ho insultato, ho solo fatto un’ analisi. Basta collegarsi a internet premere Rotterdam, Anversa, Amburgo per vedere il traffico di merci che viene intercettato dal Canale di Suez in milioni di teu. L’Olanda vive grazie al porto di Rotterdam, grazie ai porti milioni di persone direttamente o indirettamente lavorano pure in Belgio e Germania. Il porto di Gioia Tauro sta chiudendo perchè non c’è l’alta velocità. Per sfruttare flussi di traffico merci provenienti da Suez a Genova con i soldi del ponte stanno costruendo l’alta velocità tra Genova ed Alessandria per collegarlo all’ alta velocità proveniente dalla Spagna e diretta a Rotterdam. Comprendo che queste cose non sono accessibili a tutti ma il e’ mondo che cambia che si nuove che cresce escludendo totalmente Sicilia e la Calabria. I Buddaci sono quelli che ancora pensano che l’ arancino e i cannoli Muovano il mondo perchè l’unico mezzo di trasporto che conoscono e’ il ferry boat. Esci da Messina o studia e non ti incazzare.

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  15. Accorinto a casaaaaaa!!!
    Cari simpatizzanti e ambientalisti persone senza macchia e eccellenze messinesi,che avete votato Accorinto , oggi chiedo a voi, ma non era meglio Buzzanca Genovese o Ciancimino ma anche uno qualsiasi al posto suo??!?!,? Questo si è comminato come crocetta , a sparare vagonate di parole promesse allucinanti ma in realtà non fa un benemerito e sono convinto e vedo che tanta gente inizia a capirlo che è meno onesto degli altri sopracitati (vedi vara !bla bla bla mafia pizzo ecc e poi si cacau i mutandini)

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  16. fuozza-messina 27 Luglio 2013 07:10

    Caro sig. Fernando, forse a Lei sfugge che le “tonnellate di merci che vengono mandate al Nord Europa passando dal Canale di Suez” hanno come approdo l’immenso porto di Gioia Tauro (in Calabria) e che non esiste in Sicilia un porto con tale capacità. La Fiat ha lasciato Termini Imerese e non esportiamo più neanche Arance e Limoni! Mi pare alquanto esagerato in questo stato delle cose, spendere 6 miliardi di Euro per fare un ponte che non si sa neanche se sta su quando il collegamento ferroviario con Palermo a tratti è ancora post-bellico… credo in altre priorità.

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  17. …Amico le merci nel 2000 viaggiano per nave o per aereo. Secondo te le pere del Cile che trovi al supermercato attraversano ponti? Poi scusa hai mai percorso la messina Palermo sai che è un deserto?

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  18. Il nostro Renato fa bene ad utilizzare il suo carisma anche mediatico per far valere i diritti di una Città massacrata ed offesa da tutti , in primis dai suoi abitanti. La continuità territoriale, gli investimenti sulle comunicazioni etc..etc.. Si ha il sospetto che si addurranno scuse e pretesti (spending review) per abbandonarci al nostro destino di sottosviluppo trascurando il piccolo dettaglio che l’Expo . La Tav , il Mose, la Pedemontana etc al nord sono già “cantierizzate” e costano a noi contribuenti quanto dieci Ponti. Si richiederebbe a questo punto ad Accorinti ed ai suoi validi supporter di valutare con serenità e ” laicamente” quanto sostenuto dal prof. Guido Ballo, ex rettore del Politecnico e autorità mondiale nel campo delle costruzioni in acciaio, in una lettera al direttore del Corriere della Sera e precedentemente nell’appello a favore del Ponte firmato non da me o dall’arch. Tinaglia o del Prof. Sturniolo o da Anna Giordano , ma dai 39 maggiori scienziati multidisciplinari del mondo accademico internazionale (italiani, danesi, Giapponesi, americani )…che ritengono con Libeskind il Ponte: la più entusiasmante ed innovativa opera infrastrutturale mai immaginata dall’uomo. Il provincialismo culturale più o meno interessato dei Messinesi ha deciso però di non confrontarsi e di CENSURARE gli appelli pro ponte ripetendo risibili ” mantra” senza nessuna dignità scientifica ed assumendosi la responsabilità storica della rinuncia a questa opera SALVIFICA per tutto il meridione d’ Italia. Il tabù Ponte impone perfino la rinuncia al più efficace ed elementare strumento democratico : IL,REFERENDUM. Il grande Renato passerebbe alla storia e dimostrerebbe la grandezza anche ” spirituale” alla quale ambisce solo se avesse il coraggio di favorire un dibattito aperto e sereno da parte dei cittadini. Ma una Città antropologicamente terziario burocratica con una classe politico dirigenziale quasi tutta DIPENDENTE dal pubblico potrebbe mai segare l’albero sul quale è’ comodamente seduta da tempo? Ma i tempi, carissimi, sono già CAMBIATI ed il ramo non regge più ….

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  19. fuozza-messina 27 Luglio 2013 15:30

    il tuo commento è come il tuo nick… da sfigati

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  20. antonino faroto 27 Luglio 2013 15:43

    sig. pgiuttari non riesco a capire il suo continuo accanimento a sostenere un’opera tanto devastante per il nostro territorio quanto poco utile, considerando che la Salerno Reggio Calabria non è stata mai definitivamente completata da oltre 40 anni e Lei sicuramente per i suoi spostamenti in continente utilizzerà il più pratico aereo Dal 1981 al 31 dicembre 2009 la Società Stretto di Messina è costata 173 milioni di euro in investimenti per la ricerca, studi di fattibilità, progettazione, il costo fino ai nostri giorni lo ignoro,soldi che potevano più utilmente spesi per migliorare le infrastrutture della nostra Città. O Lei è in buona fede e quindi rispetto le sue idee anche se non le condivido o ha qualche interesse personale. Non sia troppo astioso con chi sinceramente vuole ancora salvare una terra mitica e martoriata dal malaffare, dall’incuria, dalla pochezza dei nostri rappresentati.

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  21. Le spiego caro amico faroto. Il mio “accanimento” deriva dalla convinzione che la costruzione del Ponte e’ la UNICA occasione che ha questa città e forse buona parte del Sud di SALVARSI dal fallimento e dal sottosviluppo. Questa convinzione e’ se vuole, il risultato di una intuizione imprenditoriale di un uomo libero che si è conquistato nel tempo lo status di UOMO LIBERO ed INDIPENDENTE. Se Lei vede i propri cari andare a sbattere pericolosamente contro un ostacolo mortale senza rendercene conto ,che fa? Si agita e si accanisce. Bene il pericolo di Messina e’ il provincialismo sub culturale infarcito da ideologia ” impartita” da efficienti Spin Doctor che ha diffuso il virus del NO PONTE. L’e iidee e gli argomenti NO PONTE elaborate e diffuse da poteri finanziari occulti trovano terreno fertile in un contesto sociale , quello messinese, caratterizzato dalla presenza di piccola borghesia di tipo impiegatizio ,soprattutto del pubblico e di una media borghesia di ..rendita parassitaria, che ha sempre tratto vantaggi e si è’ crogiolata nel benessere conquistato spesso nel disinteresse dei più emarginati e poveri. Lei, non so se si rende conto , nel suo commento non argomenta in maniera ” logico scientifica” , mette in fila e ripete due o tre concetti , i soliti che hanno il sapore di evidenti affermazioni ideologiche, assiomi , rivendicazioni, sospetti ( anche nei miei confronti..e si vergogni). Capisco che non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire ..ma provi almeno per una volta a prendere in considerazione quanto i più illustri scienziati del mondo hanno affermato in favore del PONTE e poi se ne ha il coraggio risponda laicamente a loro e se crede alla sua coscienza. Ripeto, le menti più lucide e disinteressate del mondo accademico internazionale. Cerca su google: Appello 39 scienziati su Corriere della Sera / lettera al direttore corriere della,sera prof. Giulio Ballio ex rettore Politecnico. Io non so che lavoro faccia Lei , sicuramente non gli è stato concesso il privilegio di essere LIBERO imprenditore… neanche di se stesso.

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  22. la città è piena di tir h24, che stai facendo a tal proposito oltre a dire belle parole??

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