Città Metropolitana. Bisignano: "Perché dissesto di Stato solo a Messina?"

Città Metropolitana. Bisignano: “Perché dissesto di Stato solo a Messina?”

Città Metropolitana. Bisignano: “Perché dissesto di Stato solo a Messina?”

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sabato 16 Settembre 2017 - 15:28

Il coordinatore di Labormetro chiede perché il prelievo forzoso dovrebbe portare al dissesto finanziario della Città Metropolitana di Messina e non di altre

"Il conto consuntivo del 2016 della Città Metropolitana ha registrato un avanzo di amministrazione, elemento che fa venire meno uno dei presupposti richiesti dalla normativa vigente per la dichiarazione di dissesto finanziario di un Ente locale. Nonostante ciò si continua a prospettare tale ipotesi devastante per il futuro della Città Metropolitana di Messina, giustificandola con il prelievo forzoso da parte dello Stato che impedirebbe la possibilità di predisporre un bilancio di previsione equilibrato per l'anno in corso". Lo dice il coordinatore di Labormetro, Michele Bisignano.

"Tale prelievo forzoso – prosegue -, di entità maggiore rispetto a quello per Messina, viene esercitato anche per Palermo e per Catania, e per le vecchie ex Provincie Regionali, oggi Liberi Consorzi. Allora viene naturale chiedere perché quello che è stato definito "dissesto di stato" vuole essere dichiarato dal duo che gestisce attualmente l'Ente, solo a Messina, mentre a Palermo e Catania il Sindaco Orlando ed il Sindaco Bianco, pur essendo in condizioni più difficili rispetto agli interventi dello Stato e pur in presenza di debiti pregressi non pensano minimamente di ricorrere a tale misura? Ma ci si rende conto che con il dissesto si perderanno i 64 milioni di euro sui 334 complessivi per interventi inseriti nel Masterplan, riguardanti non i Comuni ma la Città Metropolitana, e quindi ascrivibili ai bilanci dell'Ente di Palazzo dei Leoni? Ma qualcuno ha pensato che, in base alle modifiche apportate alla legge sulla elezione degli organi della Città Metropolitana, è possibile la prossima decadenza dell'attuale Sindaco della Città Metropolitana e di svolge le funzioni del Consiglio Metropolitano, sostituiti da due commissari regionali?".

"Commissari – conclude Bisignano – a cui nel caso di dissesto andrebbero ad aggiungersi altri tre Commissari facenti parte dell'Organo Straordinario di liquidazione che dovrebbero rilevare una massa passiva che non esiste. Avremmo così, nel solco della lunga stagione che ha caratterizzato la nostra realtà ben cinque Commissari, tutti con relative ed adeguate indennità di carica, proseguendo così una prassi in netto contrasto con la democrazia partecipativa, e di cui si è fatto uso ed abuso, tanto da dare la sensazione di una sorta di autentica "casta corporativa". Per evitare tutto ciò bisogna attuare determinazioni che portino ad una proroga dei tempi di approvazione dei bilanci di previsione e l'utilizzo degli interventi finanziari assegnati dal Governo Nazionale alla Regione Siciliana per il funzionamento degli Enti di Area Vasta. E questo è compito della politica e di chi la rappresenta".

2 commenti

  1. Concordo in pieno col Dott. Bisignano, mi sa tanto di un dissesto “comandato” quello che non si capisce è il motivo il perchè proprio nei confronti della cittadinanza messinese e provincia? Infatti ci sono altre ex Provincie con debiti maggiori di quelli ” messinesi”a cosa vuol portare questa strategia?

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  2. PERCHE’ MESSINA NON HA PIU’ PESO POLITICO. ORMAI E’ UNA ENTITA’ SENZA DIGNITA’ E ONORE. NESSUN POTERE POLITICO, O ALTRO POTERE, PRENDONO IN CONSIDERAZIONE ALCUN POLITICO DI MESSINA, ALCUN PARTITO. DA ANNI VADO SOSTENENDO QUESTE PAROLE E MOLTE VOLTE QUALCUNO NON HA CREDUTO A CIO’ CHE SOSTENEVO E SOSTENGO. NON HA PIU’ RAPPRESENTANZA DI UFFICI, ENTI, RAPPRESENTANZE STATALI, MILITARI, TRASPORTI, FISCALI. LEGGETE I NOMI NEI TRAGHETTI? LEGGETE LA CITTA’ DOVE VI E’ IL REGISTRO NAVALE? SONO CERTO CHE MESSINA E’ STATA CANCELLATA E ORA C’E’ REGGIO CALABRIA. SE DICO SICURO SIGNIFICA CHE SOTTOLINEO LO SFREGIO CHE HA SUBITO QUESTA MISEREVOLE CITTADINA ORMAI IN AGONIA. I POLITICI NON HANNO POTUTO SE ERANO IN GRADO DI DIFENDERE LA LORO CITTA’. SCOMPARITE

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