Piano di riequilibrio. Sturniolo: “La data corretta è il 23 novembre”

Piano di riequilibrio. Sturniolo: “La data corretta è il 23 novembre”

Piano di riequilibrio. Sturniolo: “La data corretta è il 23 novembre”

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lunedì 19 Novembre 2018 - 16:25

L’ex consigliere comunale interviene a proposito della tempistica dettata dal sindaco De Luca per la votazione della rimodulazione della manovra finanziaria e contestata dall’ex giunta Accorinti

La data corretta per la votazione della rimodulazione del piano di riequilibrio è il 23 novembre, come sostiene il sindaco De Luca, e non il 3 dicembre, come invece sostengono gli esponenti dell'ex Giunta Accorinti (vedi qui). A dirlo è l’ex consigliere comunale Gino Sturniolo, che interviene sull’argomento con una nota.

“Nell’ambito della sua bulimica produzione di comunicati stampa Messinaccomuna interviene anche sulla data ultima di presentazione della rimodulazione del Piano di Riequilibrio. De Luca – spiega Sturniolo- ne aveva indicato nel 23 novembre il termine ultimo per l’approvazione in quanto la rimodulazione è possibile entro il sessantesimo giorno dalla sottoscrizione della Relazione di inizio mandato, che a sua volta deve essere sottoscritta entro novanta giorni dall’elezione del Sindaco”.

“Signorino & c.- continua l’ex consigliere comunale – sostengono che la data ultima per la rimodulazione del Piano di Riequilibrio sia, invece, il 3 dicembre in quanto De Luca ha sottoscritto la Relazione di inizio mandato il 4 ottobre. De Luca, infatti, lo ha fatto con una decina di giorni di ritardo, ma correttamente, nell’individuare la data ultima per la rimodulazione del Piano fa riferimento al giorno della sua elezione. Non si attribuisce, cioè, da solo più giorni a causa del suo ritardo”.

“Signorino & c., insomma, gli suggeriscono di attenersi solo a quella parte della norma (art. 243-bis del TUEL) che concede sessanta giorni dalla data di presentazione della Relazione di inizio mandato, ma non all’altra parte della norma (art. 4-bis, comma 2, del Dlgs. 149/2011) che fissa in novanta giorni la data ultima per presentare questo documento. Loro, d’altronde, in questo sono esperti”.

“Accorinti, infatti, presentò la Relazione di inizio mandato 158 giorni dopo l’elezione (68 giorni dopo quelli consentiti per legge). Questo permise, tra l’altro, ad Accorinti, tra un norma salva-comuni e l’altra, tra un vuoto legislativo e una mancata dichiarazione di dissesto, di far votare la rimodulazione del Piano di Riequilibrio quasi 15 mesi dopo l’insediamento (10 mesi dopo quelli previsti)”.

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