Nizza. Ricetta salva-comune: “Cinghia stretta e contribuzioni al massimo”

Nizza. Ricetta salva-comune: “Cinghia stretta e contribuzioni al massimo”

Giusy Briguglio

Nizza. Ricetta salva-comune: “Cinghia stretta e contribuzioni al massimo”

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sabato 05 Gennaio 2013 - 10:59

“Non sono debiti, ma ritardi nei pagamenti ed entro i prossimi due anni il comune di Nizza di Sicilia sarà in regola”. Lo assicura il primo cittadino del centro jonico, Giuseppe Di Tommaso. Perché ciò avvenga alcuni passaggi obbligati, le tasse aumenteranno e le previsioni di spesa inserite nel bilancio 2013 potrebbero non essere rispettate: si spende quello che c’è in cassa

Qual è la situazione finanziaria del comune di Nizza?

Dal 2000 ad oggi abbiamo attuato una politica che ci ha condotto a non aumentare le contribuzioni. Abbiamo confidato nell’entrata che veniva dallo stato e dalla regione. Questo probabilmente è stato un mio errore perché io amministro il comune da tanto tempo e vengo da una storia di vacche grosse, quando non si incideva sulle spalle dei poveri concittadini. Prima si era abituati a non contare molto sulle entrate locali. Purtroppo anno dopo anno, dal 2000 e fino al 2012 le entrate da parte dello stato sono diminuite prima gradualmente e poi più rapidamente. La colpa è la mia perché non ho proposto al consiglio mai un aumento e quindi ci siamo trovati ad avere un’entrata insufficiente a dispetto delle spese che aumentavano. Questo ha comportato delle scelte e abbiamo preferito pagare gli stipendi, lasciando in sospeso il resto. Il risultato è che oggi ci troviamo con dei ritardi nei pagamenti, non con dei debiti. E stiamo attuando dei piani di rientro senza interessi per cui rateizzando pagheremo tutte le somme che dobbiamo, all’Ato, all’Enel, ecc. La regione e lo stato ci danno un mano.

Per il comune di Nizza si parla di un debito da 5 milioni di euro…

Il debito da 5 milioni è purtroppo una valutazione fatta senza alcun riscontro. Noi abbiamo già un atto interno dove abbiamo fatto tutta la ricognizione di quello che dobbiamo dare e certamente non si arriverà a quella cifra. Si arriverà a una quantità che è solo un ritardo nei pagamenti. E’ in fin dei conti una spesa che dovevamo fare in passato e che faremo nei prossimi due anni, non c’è quel concetto di debito e di interesse. Nei prossimi due anni dobbiamo venire a capo della situazione e spendere quello che abbiamo in cassa e non quello che abbiamo previsto nel bilancio.

Nel caso particolare dei debiti con l’Ato, è stato approvato il piano di rientro per cui la regione anticiperà in cinque anni la somma che poi il comune dovrà restituire in dieci. Stiamo parlando di 130 mila euro all’anno…

Nel bilancio del 2013 dovremmo sicuramente aumentare tutto quello che riguarda la contribuzione della comunità. Se noi negli anni passati avessimo aumentato le tariffe come le hanno aumentate i comuni vicini, a quest’ora avremmo avuto il denaro sufficiente per pagare.

Quindi, la mancata premialità?

I comuni che hanno avuto la premialità non hanno ritardato a pagare l’Ato perché hanno preso i soldi dai cittadini. Il colmo di questa situazione è che il comune vicino ha fatto pagare di più la popolazione per essere in regola e i cittadini ora danno la possibilità all’ente di fare una strada in più, anche se loro hanno pagato per la spazzatura. Sull’Ato c’è in particolare da dire che noi abbiamo in atto un contenzioso perché abbiamo lamentato un servizio non soddisfacente e intendevamo pagare il 60%. Loro hanno fatto finta di niente e in più hanno aizzato i dipendenti dell’Ato a manifestare di fronte al municipio di Nizza e Roccalumera come se tutti i loro problemi fossero dovuti al mancato pagamento di Nizza che invece rappresenta solo il 5% delle contribuzioni.

Per l’impianto di depurazione, Fiumedinisi deve oltre 100 mila euro a Nizza. Il comune cosa intende fare per recuperare questi soldi?

Abbiamo capito che il comune di Fiumedinisi non dispone di questa cifra. L’ultima cosa che resta da fare è una causa, ma io spero e sono convinto che a questo non si arriverà. Quello che dispiace soltanto è che mentre il comune di Fiumedinisi paga l’Ato mettendo le tasse al massimo e riceve la premialità, non paga al comune di Nizza la sua parte per l’impianto di depurazione. Mentre il comune di Alì ha pagato quasi sempre regolarmente. Però c’è sempre da dire una cosa, il comune di Nizza anticipa gli stipendi ai dipendenti del depuratore, perché Nizza ha il numero di dipendenti più alti. Poi Alì paga la sua parte regolarmente, mentre Fiumedinisi no.

Il mantenimento di alcune figure esterne, come il direttore dei servizi sportivi o del responsabile del parco suburbano, considerate dal gruppo di minoranza una spesa superflua soprattutto in questo particolare momento, quanto incide sul bilancio comunale?

E’ un’attività differenziata dell’amministrazione comunale che utilizza degli strumenti previsti dalle leggi dello stato. La legge 142 e poi la legge 275 prevedono che i comuni svolgono la loro attività anche tramite le istituzioni. Su tutto il bilancio del comune, incidono per una quota che è irrisoria, e quindi non possono essere oggetto di una questione continua, perché noi invece di spendere i soldi per le due attività in maniera tradizionale, li spendiamo con un’articolazione che si basa anche su delle persone che hanno delle particolari competenze. I soldi dovrebbero essere spesi in ogni caso, purtroppo non si accetta che un giovane del paese riceva un incarico del genere e prenda circa 8 mila euro l’anno per sovrintendere a tutte le attività. Questo non c’entra nulla con i ritardi nei pagamenti, e lo stesso discorso vale per le indennità degli amministratori. Perché non è quello il modo per risolvere i problemi, né per dare un segnale etico alla popolazione. Tra l’altro già da febbraio noi abbiamo ridotto l’indennità del 60% e non abbiamo divulgato la notizia perché non è un fatto che ci serve per fare pubblicità.

Il comune di Nizza ha ottenuto alcuni finanziamenti dal mese di giugno ad oggi.

357 mila euro per la riqualificazione della foce del torrente Nisi, 350 mila euro per la rete fognante, 320 mila euro per il completamento dell’arredo urbano in via marina. Tra i più consistenti i 553 mila euro per la ristrutturazione dell’asilo comunale e i 670 mila euro destinati al parco sub-urbano. Ora faremo tante belle cose in maniera che io possa lasciare tranquillamente le redini di questo paese a questo gruppo di giovani che ha avuto la fortuna e la compiacenza di stare con me. (Giusy Briguglio)

2 commenti

  1. ACCORPIAMO TUTTI QUESTI COMUNI GRANDI QUANTO UN MINIQUARTIERE, SONO SOLO SPESE A PERDERE !!!

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  2. È sublime su talmente tanti livelli, che ci si potrebbe scrivere un libro! Mi piace soprattutto la categoria dello spirito “ritardato pagamento”, contrapposta a “debito”.

    Indubbiamente, qui ci troviamo su altre categorie.

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