L'assalto all'area di servizio di Tindari, Daspo per tredici ultras del Paternò

L’assalto all’area di servizio di Tindari, Daspo per tredici ultras del Paternò

Marco Olivieri

L’assalto all’area di servizio di Tindari, Daspo per tredici ultras del Paternò

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venerdì 01 Aprile 2022 - 17:32

Provvedimento della Questura di Messina. I fatti risalgono all'8 dicembre scorso

MESSINA – Tredici ultras del Paternò calcio in trasferta e una sosta nell’area di servizio Tindari Sud sull’austrostrada A20. Una partita di calcio a Sant’Agata di Militello, terminata 1 a 0 per la squadra padrone di casa, e l’avvio di una serie di condotte illecite. Furti e scorribande, con prodotti alimentari arraffati dividendosi in piccoli gruppi e creando confusione nel servizio commerciale. Da qui il Daspo (Divieto di accedere alle manifestazioni sportive) emesso dal questore di Messina, su proposta della Divisione anticrimine della questura, che ha curato l’intera istruttoria.

L’azione degli ultras ricostruita attraverso le immagini registrate

I fatti, con reati ipotizzati di furto e ricettazione, risalgono allo scorso 8 dicembre: fondamentale la visione e analisi delle immagini registrate dal sistema di videosorveglianza dell’esercizio commerciale.

I poliziotti delle Volanti, unitamente al compartimento della polizia stradale Sicilia Orientale, sono risaliti alla loro identità e ne hanno individuato le responsabilità.

La ricostruzione

I tredici soggetti, tutti con precedenti di polizia a loro carico, insieme ad altri ultras di rientro da una trasferta a Sant’Agata di Militello, avevano fatto sosta presso l’area di servizio “Tindari Sud” sull’autostrada A20, direzione Palermo-Messina.

Lì avrebbero perpetrato, secondo gli inquirenti, condotte di gruppo illecite e comunque tali da recare grave pregiudizio all’ordine e alla sicurezza pubblica. In particolare, si sarebbero appropriati di svariati articoli alimentari, successivamente condivisi con gli altri componenti del gruppo. Da qui l’accusa di furto e ricettazione.

Un’azione collettiva condivisa

Dalla ricostruzione si deduce che si sarebbe trattato di un’azione collettiva pianificata. I 13 ultras, in un contesto di gruppo, avrebbero agito in fretta, arraffando i prodotti esposti sugli scaffali. Li avrebbero anche occultati all’interno dei giacconi che indossavano, creando confusione quale azione diversiva.

Il Daspo

Gli ultras non potranno accedere ai luoghi dove si svolgono manifestazioni sportive: 10 di loro per un periodo compreso tra i 3 e i 5 anni; gli altri tre per un periodo di 6 anni. Quest’ultimi, considerati i precedenti specifici e giudicata “la spiccata pericolosità sociale”, dovranno rispettare le altre prescrizioni convalidate dall’autorità giudiziaria su proposta della questura.

Dovranno infatti presentarsi, in occasione di tutti gli incontri di calcio disputati dalla squadra dell’Asd Paternò Calcio, presso gli uffici di polizia competenti per territorio.

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