Al Festival del Vino insieme all'ente camerale di Pordenone - Udine
Il Mediterraneo del vino diventa un itinerario di territori, culture, prodotti e imprese. Tra gli eventi di rilievo del Festival del Vino di Merano, si è tenuta la conferenza stampa di presentazione del progetto “Malvasia senza confini”, promosso dalle Camera di commercio di Messina e di Pordenone-Udine (ente capofila).
Il percorso progettuale, che mira a coinvolgere le realtà camerali e istituzionali di tutte le zone della Malvasia nazionali e internazionali, segue l’evento svolto a Panarea la scorsa estate per valorizzare la secolare cultura vitivinicola della Malvasia e farne un racconto condiviso di identità, turismo e sviluppo economico. «La Malvasia è un vino “mitico” – afferma il presidente della Camera di commercio, Ivo Blandina – un vitigno antico, dal valore culturale profondo e radicato nell’identità di più luoghi. Luoghi che questa iniziativa intende mettere in rete, promuovendo un’alleanza strategica che, partendo dalla Malvasia, promuova itinerari tematici di alto valore turistico, generando occasioni di sviluppo per le aree coinvolte».
“Malvasia senza Confini” si propone di creare un grande itinerario enoturistico internazionale, dove la storia del vino diventa anche racconto di economia, di persone e di paesaggi. Un progetto che, partendo dal Mediterraneo, costruisce una rete di territori che condividono la stessa radice e lo stesso futuro. «L’obiettivo – ha spiegato il presidente della Camera di commercio di Pordenone-Udine, Giovanni Da Pozzo – è valorizzare un patrimonio comune e trasformarlo in opportunità originali e concrete per le imprese e per tutti i territori coinvolti. La Malvasia è il filo che unisce storie e paesaggi diversi, ma legati da una stessa anima nel variegato bacino del Mediterraneo».
Alla presentazione, hanno preso parte anche il responsabile del vino, Walter Filiputti; il presidente e fondatore del Festival del Vino di Merano, Helmuth Köcher; e il presidente di Asset Basilicata, Angelo Tortorelli.
