Politica

“La casa è un diritto”, iniziativa per Sturniolo sindaco di Messina

MESSINA – “La casa è un diritto” e la sofferenza abitativa un tema centrale legato all’emergenza sociale. Stasera, alle ore 18:00, a Piazza Casa Pia, si terrà un’iniziativa pubblica sull’argomento organizzata da “Antudo”, movimento a sostegno dell’indipendenza siciliana, a favore della corsa a sindaco di Luigi Sturniolo per “Messina in Comune”.

Saranno presenti anche referenti “Antudo” di Catania e Palermo, che nelle loro città hanno seguito il tema della questione abitativa. Con loro, verrà discussa la situazione nella città di Messina e le azioni che metterebbe in atto l’amministrazione guidata da Sturniolo.

“Il legame tra morosità e crisi economica”

A intervenire, oltre al candidato, l’assessore designato per le Politiche abitative, Antonio Currò, e Gianmarco Sposito, segretario provinciale di Unione Inquilini. Si legge in una nota di Antudo: “La sofferenza abitativa è un tema ineludibile della questione sociale nelle tre principali città siciliane. Non possiamo affidare alla forza pubblica il destino di famiglie in difficoltà economica e abitativa. Soprattutto adesso, nel momento in cui emerge sempre di più il rapporto tra morosità e crisi economica che in questi due anni si è acutizzata a causa della pandemia”.

“Aiutiamo le famiglie colpite dalla crisi”

Tra le proposte di “Antudo”, la sottoscrizione di protocolli di graduazione programmata delle esecuzioni degli sfratti tra prefettura, Comune e parti sociali, affinché per le famiglie colpite dalla crisi, con minori, anziani e disabili, si trovi un’adeguata soluzione abitativa.

In particolare, secondo il movimento che sostiene Sturniolo, “si devono ripensare i criteri per utilizzare concretamente tutte le risorse previste dalla legge sulla morosità incolpevole 124/13, la maggior parte delle quali non sono state utilizzate. Stessa cosa sui contributi affitto previsti dalla legge 431/98, che vengono erogati in ritardo e non costituiscono un immediato ristoro per tantissime famiglie indebolite economicamente dalla crisi pandemica, da pigioni onerose e da utenze stratosferiche”.