La vicenda dei coniugi deve aiutare ad accendere i riflettori sulla questione sociale. Su Pinqua e il bando d'acquisto delle case serve un'accelerazione
MESSINA – La storia della coppia che dormiva in auto deve fare riflettere. Deve consentire di accendere sempre di più i riflettori sulla questione sociale e i problemi strutturali del disagio abitativo. Del bisogno di casa di chi si trova in difficoltà. E, da parte dell’amministrazione comunale, serve un’accelerazione su questo fronte. Di vicende come quelle di Pasqualino Giacobbe e Brigida Mazzucotelli (nella foto), i coniugi invalidi che alloggiano per ora nella struttura di Fratelli tutti, ce ne sono tante. E non va dimenticato quanto crisi economica, sociale e culturale siano profondamente intrecciate in una Messina da risanare non solo dalle baracche. Ma dalla marginalità in cui vivono tante persone, senza prospettive.
In particolare, risulta fondamentale che si proceda con l’avviso per l’edilizia residenziale pubblica, dopo l’approvazione del nuovo regolamento. Da parte sua, l’assessora alle Politiche sociali Alessandra Calafiore ci ha rassicurato che la pubblicazione è imminente e che tutta la procedura sarà online.
Il censimento degli immobili comunali e il progetto Pinqua, bisogna accelerare
Per quanto riguarda il censimento degli immobili comunali, come abbiamo già ricordato, su 1324 sono stati 882 gli accessi dei quindici tecnici incaricati da Patrimonio Messina Spa. E in 400 abitazioni dovranno tornare con la polizia municipale perché non è stato possibile fare il controllo in casa.
Al censimento s’accompagna il progetto Pinqua, annunciato nel 2024. Un progetto che può rappresentare una svolta ma non bisogna perdere tempo. Saranno acquistate dal Comune più di 200 case, con 16 milioni a disposizione, grazie al Programma innovativo nazionale per la qualità dell’abitare. Tuttavia, si sta procedendo molto lentamente. Ci ha spiegato di recente il presidente di Patrimonio Messina Spa, Maurizio Cacace: “Con i fondi Pinqua abbiamo in corso 50 istruttorie e sono state acquistate tre abitazioni, consegnate al dipartimento Politiche per la casa”.
Criteri più flessibili per l’acquisto delle case da parte del Comune
Dato che le operazioni vanno a rilento, dunque, presto i criteri saranno resi più flessibili, consentendo anche l’acquisto di case che potranno essere oggetto di lavori a cura del Comune di Messina. Si attende il nuovo bando. Di sicuro, serve un cambio di passo, subito, nell’edilizia residenziale pubblica. Su questi temi insistiamo da almeno due anni e mezzo e non smetteremo di farlo.
I dati siciliani sugli sfratti e la triade casa-lavoro-disagio sociale
Secondo i dati dell’Associazione nazionale inquilini e assegnatari (Ania), nel 2023, in Sicilia, ci sono stati 2.000 provvedimenti di sfratto, registrando un incremento del 13% rispetto all’anno precedente. Le richieste di esecuzione di sfratto sono aumentate del 236%, raggiungendo quota 7.104. E gli sfratti eseguiti con l’intervento della forza pubblica sono cresciuti del 268%, totalizzando 1.682 casi.
Il reddito di povertà in Sicilia dopo l’abolizione del reddito di cittadinanza
In generale, non si può parlare d’emergenza, bensì di un problema strutturale che va affrontato in modo adeguato. Casa, lavoro, sostegno sul piano sociale e culturale: questa è la triade decisiva se si vuole cambiare rotta. Peccato che a Roma si sia pensato solo a togliere il reddito di cittadinanza. E ora la Regione siciliana tenta, con ritardo e solo in parte, di rimediare con il reddito di povertà. Mala tempora currunt (tempi bui s’avvicinano) ma noi non ci rassegniamo all’oscurità.
