Invalidi, Pasqualino Giacobbe e Brigida Mazzucotelli vivono nel disagio. Calafiore: "Una stanza di Fratelli tutti per loro, in attesa di una soluzione"
MESSINA – In principio c’è stato un appello dell’ex garante dell’Infanzia Angelo Costantino. Pasqualino Giacobbe e Brigida Mazzucotelli, marito e moglie, vivono nella loro automobile a Messina. “Prima stavamo in una casa che cadeva a pezzi, con 700 euro di pensione per la nostra invalidità, 346 a testa. Ed è crollato un muro. Così siamo stati costretti ad andare via dall’abitazione. Come si fa a vivere così?”, ci dice il signor Giacobbe. “E una soluzione non può essere dormire nel centro Fratelli tutti, separati. Sono marito e moglie e non sono residenti a Villafranca Tirrena, come ha sostenuto il Comune. Ci siamo sentiti abbandonati”, aggiunge una cugina di Pasqualino Giacobbe.
L’appello per aiutare la coppia, Calafiore: “Proponiamo una stanza di Fratelli tutti”
Da ieri è stato lanciato l’appello per aiutarli. Nel frattempo, l’assessora alle Politiche sociali, Alessandra Calafiore, sottolinea che “conosce la situazione da anni e che nessuno viene lasciato solo. È vero, però, che la coppia non ha voluto dormire separata nella nostra struttura Fratelli tutti. Stamattina abbiamo fatto il colloquio con l’assistente sociale, che ha in carico la signora. Il signor Giacobbe è di nuovo residente a Messina da poco. Fino al mese di ottobre era residente a Villafranca. Diverse realtà separano uomo e donna e io sto cercando di venire incontro alla coppia. La proposta dell’ultima ora è questa: proponiamo una stanza di Fratelli tutti solo per la coppia. E avranno garantita l’accoglienza che la casa offre. Voglio pure parlare con il proprietario della casa dove vivevano per vedere se si può sistemare l’abitazione”.
Aggiunge l’assessora: “In ogni caso, nessuno viene lasciato solo. Vorrei ricordare il lavoro enorme che si fa sulla strada. Ricordo ad esempio il pronto soccorso sociale h24 (al numero verde 800089889, n.d.r.), in raccordo con l’Unità di strada e il Servizio sociale professionale. Messina è una città complicata sul piano delle emergenze ma facciamo del nostro meglio e chiediamo la collaborazione di tutti”.

Giacobbe: “Entro 30 giorni una sistemazione dignitosa”
Nel frattempo, il signor Giacobbe puntualizza: “Entro 30 giorni chiedo una sistemazione dignitosa per me e mia moglie. Questa non è certo una soluzione. Do al massimo 30 giorni”.

Bisogna saper distinguere,essendo realisti.Il dato incontestabile è che marito e moglie non possano vivere separati.E’ un fatto di dignità,non altro.Altro aspetto oggettivo è che sono entrambi invalidi:a meno di non pensare che siano fortunati perchè percepiscono una misera diaria,è da pensare che non siano autosufficienti.La coppia non sta speculando,sta solo chiedendo di vivere sotto lo stesso tetto.Che poi sia Villafranca o Messina non può essere oggetto da far pesare.Messina sconta da secoli non solo la penuria di alloggi da destinare ai più sfortunati,ma l’atavica irresponsabilità di non averci mai pensato.Ci vuole tanto ad inserire nelle politiche sociali della città soluzioni che,lungi dall’essere inappropriate,forniscano un barlume di speranza ai più sfortunati?Anche questa risposta vale molto,più dell”essere balzati in avanti per la differenziata.
Eh certo. Tanto, a Messina, una casa (gratis) non si nega a nessuno