"La famiglia al tempo del coronavirus"

“La famiglia al tempo del coronavirus”

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“La famiglia al tempo del coronavirus”

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sabato 04 Aprile 2020 - 08:20

La riflessione di Annamaria Raffa sulla condizione attuale della società italiana nella quale non c'è conciliazione lavoro-famiglia

Di seguito la riflessione di Annamaria Raffa indirizzata al Consiglio dei Ministri. “Sono una persona appartenente al genere femminile, facente parte di un nucleo familiare composto da un uomo e due figli minori in età scolare. Mi è d’obbligo esprimermi in questa maniera dopo le esternazioni della Meloni sull’essere “donna, madre e cristiana”, non ritenendo questi meriti di cui vestirsi più di quanto non possa esserlo il dichiararsi “uomo, single e mussulmano”.

Doppia emergenza per le famiglie


Mi chiedo se per Voi risulti inaspettata la mia personale denuncia per cui, l’emergenza del corona virus e la conseguente chiusura degli istituti scolastici faccia vivere alle famiglie, una doppia emergenza. Credo di si, data la naturalezza e l’immediatezza con cui questi provvedimenti vengono presi ad ogni emergenza, anche dalle amministrazioni comunali, con comunicazioni dal preavviso inferiore alle 12 ore. Né mi pare di aver letto nel DPCM del 4.3.20 conseguenti provvedimenti di congedi parentali speciali, che ad oggi rimangono una semplice intuizione, una scintilla appena accennata, insomma un provvedimento da emanare senza l’adeguata tempestività, al punto che mi pare chiaro, rimanga solo un buon proposito.

Conciliazione lavoro-famiglia


Mi chiedo se vi sorprenderà la mia lamentela per cui, la conciliazione fra famiglia e lavoro risulta ancora totalmente sconosciuta al nostro paese, e trovo paradossale la meraviglia costante per cui non si fanno più figli nel medesimo; trovo offensive le campagne di “promozione alla natalità” fatte dai governi a fronte di una totale assenza di politiche a sostegno della famiglia. Mi chiedo se non lo sappiate, ma anche la sola normale routine scolastica (orari ridotti, settimana corta, vacanze prolungate) la famiglia si trova a vivere in delle costanti montagne russe organizzative, con il bene placido di grest e colonie private che proliferano dietro più o meno lauti pagamenti. Mi chiedo se li conosciate (e basterebbe alzare un po’ lo sguardo verso il nord del nostro continente), ma io li ho visti i paesi che sanno fare meglio di noi. In Inghilterra, per esempio, tempo scolastico e tempo lavorativo coincidono, il che permette una vita sicuramente più scorrevole per tutti.

Le famiglie si organizzeranno


Mi dispiace, ma ne ho viste troppe per non poter mettere in dubbio la Vostra buona fede: non posso non pensar che il piano sotterraneo e ideologico che si persegue è che l’attività di cura in Italia debba risolversi all’interno delle quattro mura domestiche stesse, con le buone o con le cattive. L’Italia si sta autocondannando, il gioco forza non funziona e fra lavoro e famiglia molto spesso si sceglie il primo, e avremo perso tutti.
Non vi preoccupate, anche sta volta le famiglie si organizzeranno, l’arte dell’arrangiarsi in Italia vive un perenne risarcimento, e il governo perderà l’ennesima occasione per fare bella figura.
Di Annamaria Raffa

Un commento

  1. L’ articolo e’ un po’datato.
    La denuncia di fondo rimane..ma sull’emergenza sto con il governo Conte

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