La Regione pagava di meno i km dell'Atm di Messina: arrivano i primi soldi

La Regione pagava di meno i km dell’Atm di Messina: arrivano i primi soldi

Francesca Stornante

La Regione pagava di meno i km dell’Atm di Messina: arrivano i primi soldi

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lunedì 21 Dicembre 2020 - 18:07

Un lungo contenzioso, poi la sentenze del Tribunale di Messina che dava ragione a Comune e Atm. In totale arriveranno circa 9 milioni di euro

I primi soldi sono in arrivo. Dopo anni di battaglie, un lungo contenzioso e un braccio di ferro con la Regione, adesso Messina vede riconosciuto ciò che ha reclamato per tanto tempo. Si tratta di una prima parte dei soldi relativi al contributo chilometrico che la Regione Sicilia non aveva riconosciuto all’Atm di Messina.

La vicenda

In pratica, nel 2016, l’allora assessore alla Mobilità Gaetano Cacciola, insieme al direttore del tempo di Atm Giovanni Foti decisero di fare causa alla Regione. Messina veniva penalizzata rispetto alle altre città metropolitane della Sicilia perché i km percorsi da Atm con bus e tram “valevano” economicamente meno. Nel 2019 il Tribunale di Messina diede ragione ad Atm e Comune. Poco tempo dopo fu anche respinta la richiesta di sospensiva che la Regione aveva avanzato per non pagare una somma che si aggira intorno ai 9 milioni di euro. Poi però è iniziato il dialogo tra Messina e Palermo. E oggi si sblocca di fatto una situazione che porterà somme nuove nelle casse.

I primi soldi in arrivo

Ad annunciarlo sono il sindaco De Luca e l’Assessore alla Mobilità Urbana Salvatore Mondello. L’Assessorato Regionale alle Infrastrutture e Trasporti ha disposto la liquidazione di 781.269,96 euro quale corrispettivo del contratto di affidamento dovuto all’Atm nell’anno 2016, per il servizio gommato e tranviario.

“Con pazienza e tenacia – ha commentato l’Assessore Mondello – attraverso la ormai collaudata sinergia con l’Assessore Marco Falcone, si sta cercando di dirimere l’annosa questione dei crediti vantati da Atm nei confronti della Regione Sicilia. Un percorso ‘ad ostacoli’ superato con un complesso lavoro silente, attraverso approfondimenti e mediazioni di non semplice composizione che hanno portato a questo primo step, cui a breve, seguirà il riconoscimento di circa 3 milioni e 800 mila Euro derivanti da contenziosi pregressi e di ulteriori 5 milioni, provenienti da operazioni di pignoramento dell’Atm, nei confronti della Regione. Queste importanti attività consentiranno il superamento di una serie di pesanti criticità di Atm in liquidazione, dando un significativo impulso alla nuova Società di trasporto locale e dunque all’intera città”.

Il Sindaco ha espresso grande soddisfazione per questo risultato, che “premia il lavoro di una squadra che guarda avanti, con l’obiettivo di tirare fuori la città da pastoie e lungaggini che ne hanno impedito il pieno sviluppo. E’ stata individuata la giusta direzione, per proseguire senza sosta verso il recupero di una condizione di normalità, che Messina e i suoi cittadini meritano ampiamente”.

Il commento di Filt Cgil e Uiltrasporti

Una notizia accolta positivamente da Filt Cgil e Uiltrasporti che hanno sempre sostenuto l’importanza di questa mobilitazione. «Un risultato che premia le scelte fatte in passato, quando si decise di avviare la battaglia per il riconoscimento del giusto contributo chilometrico per la città di Messina, che fino ad allora era stata costantemente penalizzata. Consideriamo lodevole l’impegno intrapreso dell’assessore Salvatore Mondello, che ci sentiamo di ringraziare – dichiarano Michele Barresi, segretario UIltrasporti Messina, e Carmelo Garufi, segretario Filt Cgil – ma non possiamo dimenticare come questo contenzioso fu considerato dal sindaco De Luca come “inutile perdita di tempo” ai tavoli del Salva Messina, al solo fine di rendere più marcato il monte debitorio dell’azienda speciale che si intendeva liquidare.

“Oggi quelle risorse vengono definite fondamentali e una boccata d’ossigeno. Per noi era ampiamente prevedibile – concludono Barresi e Garufi- e riteniamo debbano essere interamente destinate, insieme a quelle future, per il saldo dei Tfr dei lavoratori, senza operazioni transattive né sconti verso la Regione”.

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Un commento

  1. Lo Zampognaro la riteneva una inutile perdita di tempo perchè era una azione portata avanti dalla precedente amministrazione. Per decenza dovrebbe fare silenzio, ma siccome è indecente starnazza come al solito

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