L'artista messinese Melo Mafali alla New Opera House di Oslo

L’artista messinese Melo Mafali alla New Opera House di Oslo

Cesare Giorgianni

L’artista messinese Melo Mafali alla New Opera House di Oslo

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martedì 25 Giugno 2019 - 09:24

Il musicista di fama internazionale si esibirà il 26 in Norvegia

Ci  sarà anche una prestigiosa “nota” targata Messina a firmare un evento musicale internazionale in programma mercoledì a Oslo. A portare alto il nome della nostra Città anche in Norvegia,  un artista del suono di grande livello le cui composizioni  entusiasmano, da decenni, importanti platee di tutto il mondo. La New Opera House sarà infatti la tappa finale della tourneè della band heavy metal Accept, gruppo storico di fine Anni ‘70, fondato a Solingen, nel cuore della Germania… d’acciaio (la città è nota per le sue lame). E un pezzo della nostra Messina sarà a Oslo. Con un musicista di livello mondiale che nel corso dei 12 concerti del tour svoltosi in sei nazioni diverse ( Germania, Repubblica Ceca, Russia, Bulgaria, Ucraina e Norvegia), ha accompagnato la band con le sue tastiere, ma anche con gli originali arrangiamenti orchestrali di cui la band si fregia negli ultimi anni.

Si tratta di Carmelo (detto Melo) Mafali, che proprio per questa intensa attività di arrangiatore classico in un contesto di rock duro, è stato già paragonato a Michael Kamen, arrangiatore e direttore d’orchestra per i Metallica al tempo del famosissimo disco con l’orchestra di San Francisco.

Melo Mafali sarà quindi sul palco ad Oslo, mercoledì 26 giugno, con un’altra prestigiosa orchestra che suonerà i suoi arrangiamenti, ideati appositamente per gli Accept e Wolf Hoffmann, chitarrista e leader della band, un programma vario e innovativo, che unisce il cuore della tradizione classica con quello del metal d’acciaio, un accostamento inusuale e affascinante, che ha conquistato già il cuore di mezza Europa. Già prima dell’uscita del DVD, Symphonic Terror Live in Plodviv Roman Theater (Bulgaria), i fan della band ondeggiano sulle note di Beethoven, Mozart e Vivaldi, oltre che su quelle degli Accept.

Un’altra dimostrazione, qualora ve ne fosse ancora bisogno, che Messina, la nostra città, rimane una fucina di talenti, vecchi e nuovi. Di grandi talenti.

Cesare Giorgianni

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