"L'Asp conferma che non può ancora dichiarare l'acqua potabile a Messina"

“L’Asp conferma che non può ancora dichiarare l’acqua potabile a Messina”

Marco Olivieri

“L’Asp conferma che non può ancora dichiarare l’acqua potabile a Messina”

venerdì 11 Aprile 2025 - 20:58

A evidenziarlo è il comitato "Vogliamo l'acqua dal rubinetto" dopo l'incontro con i rappresentanti dell'Azienda. "Bisogna completare la messa in scurezza dei pozzi"

MESSINA – “Abbiamo incontrato i rappresentanti dell’Asp. L’acqua a Messina non è potabile. E non lo sarà fino al completamento dei lavori di messa in sicurezza dei pozzi collegati a settembre. E che saranno eseguiti da Amam e dal Comune. Solo a quel punto l’Azienda sanitaria provinciale potrà effettuare i controlli finali ed esprimere un giudizio di idoneità. Inoltre, ci è stata comunicata la notizia che l’Asp valuterà solo tre dei cinque pozzi originari, poiché i due di Briga sono stati chiusi, e ci chiediamo come mai e da quando sono stati chiusi? Lavori di sicurezza troppo complicati? Acqua non sicura o contaminata?”. A sottolinearlo il comitato “Vogliamo l’acqua dal rubinetto!”.

Si legge in una nota: “Mercoledì scorso, il comitato ha incontrato i rappresentanti dell’Asp per discutere le questioni sollevate nel proprio “Dossier acqua a Messina”, presentato il 22 marzo scorso alla stampa e consegnato con questo incontro formalmente anche all’Azienda Sanitaria. L’Asp ha confermato che l’acqua a Messina non è potabile”.

“Ritardi istituzionali da parte dell’amministrazione comunale”

Durante l’incontro, il Comitato ha “ribadito la richiesta di trasparenza sui dati, in particolare ha chiesto: monitoraggi precedenti all’ordinanza del 5 settembre; risultati dei controlli periodici effettuati dall’Asp in città. Sono stati inoltre sollevati interrogativi e critiche sul caso arsenico nelle zone di Nizza e Contesse, su cui l’ASP però ha precisato di non essere coinvolta nelle indagini. L’incontro ha confermato, nonostante le rassicurazioni dell’Asp sulla qualità dell’acqua erogata nella nostra città, le criticità gestionali e i ritardi che coinvolgono tutti gli attori istituzionali, a partire dall’attuale amministrazione comunale. Infatti, se l’Azienda sanitaria provinciale ha il ruolo tecnico di vigilanza, spetta invece al Comune e ad Amam, sotto la responsabilità politica del sindaco Federico Basile e in qualità anche di massima autorità sanitaria cittadina, garantire interventi tempestivi e informazioni chiare alla popolazione”.

“Un comitato spontaneo e che si batte per una gestione pubblica efficiente del servizio idrico a Messina”

Per “Vogliamo l’acqua dal rubinetto”, “l’assenza di un piano definito per risolvere l’emergenza, e la mancata pubblicazione dei dati completi, lasciano irrisolte preoccupazioni legittime su un servizio essenziale e sollevano dubbi concreti sull’efficacia dell’azione politica. Il comitato proseguirà nella mobilitazione e nell’analisi dei dati raccolti, presenterà una nuova richiesta di accesso agli atti all’Asp, e continuerà a chiedere conto a tutte le istituzioni coinvolte degli impegni disattesi, con l’obiettivo di una gestione pubblica, trasparente e sicura del servizio idrico nella nostra città”.
E ancora: “In questo contesto, l’esistenza di un comitato spontaneo, nato dal basso, costituito da persone libere, si rivela essenziale per garantire che i diritti di tutte e di tutti siano tutelati e rispettati. La voce della comunità, organizzata e attiva, può esercitare una forma di pressione positiva sui decisori istituzionali, contribuendo a una gestione più responsabile e attenta alle esigenze collettive. La partecipazione attiva della cittadinanza è quindi fondamentale per promuovere una governance efficace e sensibile alle problematiche locali. Anche per questo le assemblee del Comitato sono pubbliche e aperte a chiunque voglia parteciparvi, si svolgono periodicamente, e le date sono decise insieme e comunicate nella nostra pagina facebook.

L’interrogazione della senatrice Musolino

“Come avevo anticipato nei giorni scorsi, stante la perdurante assenza di risposte da parte dell’amministrazione locale, in data 1 aprile ho presentato un’interrogazione al ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica e al ministro della Salute sulla situazione che stiamo vivendo nel Comune di Messina. Il tutto al fine di conoscere se ritengano che vi siano violazioni in tema di salvaguardia della salute pubblica, tutela della salubrità dell’acqua, nonché di trasparenza dei dati sulla produzione e qualità dell’acqua potabile di Messina”. Lo ha dichiarato Dafne Musolino, senatrice messinese di Italia Viva.

Basile: “L’acqua è potabile, lo dico da buon padre di famiglia”

Ha sottolineato in precedenza il sindaco Federico Basile: “L’acqua è potabile, al di là del fatto che manca la certificazione dell’Asp. Le analisi dicono che è potabile. Ci sono poi degli aspetti da completare, rispetto alla certificazione che l’Asp deve emettere. E che non riguardano soltanto la qualità dell’acqua ma anche le azioni amministrative di tutela delle aree antistanti. Sono cittadino anch’io e agisco da buon padre di famiglia”.

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Un commento

  1. Marcella Millimaggi 12 Aprile 2025 07:31

    Un tempo si diceva: E volevamo vincere la guerra! Ora io dico: E vogliamo fare il ponte! Anche basta non se ne può più!

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