Ultimo week end con l’isola pedonale. In attesa che riparta il confronto

Ultimo week end con l’isola pedonale. In attesa che riparta il confronto

Marco Ipsale

Ultimo week end con l’isola pedonale. In attesa che riparta il confronto

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giovedì 13 Novembre 2014 - 23:10

Lunedì riapriranno al traffico la via dei Mille e brevi tratti di viale San Martino e via Giordano Bruno. Resterà pedonale, invece, il quadrilatero di piazza Cairoli. Ma c'è già chi anticipa i tempi e percorre in macchina le strade interessate. Intanto si susseguono gli interventi dei consiglieri

La fase di “smontaggio”, iniziata ieri, si concluderà presumibilmente lunedì. Fino a quel momento, l’isola pedonale del centro città resta in vigore nelle stesse condizioni in cui lo è stata a partire dallo scorso 15 gennaio. C’è però chi proprio non può fare a meno di percorrere quelle strade e, giorno dopo giorno, inizia a “riappropriarsene” con le automobili, quasi non vedesse l’ora.

Adesso dovrà ripartire il confronto tra Consiglio e amministrazione comunale. Un primo incontro era previsto già ieri, prima di essere rinviato per la tensione vissuta sul settore dei servizi sociali. Risolto il problema, presto dovrebbe essere indetta una nuova riunione tra le parti per discutere di un’eventuale nuova isola pedonale. Stavolta, però, dovrà necessariamente essere inclusa nel Piano Generale del Traffico Urbano, motivo che ha condotto il Tar a bocciare l’ultima proroga. Sarà probabilmente, per motivi diversi, il secondo Natale consecutivo senza isola pedonale, visto che i tempi per una modifica del Pgtu sono molto ristretti. Una soluzione temporanea potrebbe forse essere trovata con l’accordo dei ricorrenti al Tar, ma su questo fronte tutto è incerto.

Il dibattito, comunque, prosegue quotidianamente con gli interventi di diversi consiglieri. La consigliera comunale Daniela Faranda ha chiesto l’intervento del sindaco, Renato Accorinti, per placare gli animi delle due fazioni, quella favorevole e quella contraria all’isola pedonale in un contesto già di per sé complicato. La Faranda menziona l’ombra del dissesto finanziario, con le aliquote al massimo e servizi scadenti, la crisi lavorativa, soprattutto per i giovani, e la cattiva gestione delle questioni relative a migranti e servizi sociali. “Nascondere la testa sotto la sabbia non serve – afferma la Faranda – e dividere la cittadinanza in buoni e cattivi è pericoloso. I toni accesi di questi mesi sono stati riservati esclusivamente al tema
dell'isola pedonale: un terreno di scontro più che di dibattito. Quella che potrebbe e dovrebbe essere una civile dialettica su temi di comune interesse è diventata ambito di aggressione inaccettabile per toni e modi, da una parte e dall'altra”.

Linea simile per il consigliere della IV circoscrizione, Dino Smedile, che punta sulla mancata condivisione dell’isola pedonale “con le parti politiche, sindacali e sociali della città” e si rivolge direttamente al sindaco: “Messina, negli anni – scrive -, ha già dovuto troppe volte subire angherie da parte di ‘signorotti politicanti’, che hanno fatto e disfatto a proprio piacimento ed in barba al pubblico interesse e diventa oggi oltremodo inaccettabile, ipotizzare che con la vecchia logica dell’imposizione, si costringa commercianti e residenti a dover ricorrere al Tribunale Amministrativo Regionale per far sentire la propria voce, al cospetto di un Consiglio Comunale sull’argomento defraudato delle proprie prerogative di rappresentanza ed interlocuzione istituzionale. L’incuranza e le strategie dell’Amministrazione e forse anche le speculazioni di taluni che cercano sull’argomento isola pedonale di ricostruirsi una verginità politica hanno solo fatto danno ai reali interessi del popolo messinese”.

Smedile chiede al sindaco “di aprire una nuova stagione della sua esperienza politica, quella del vero dialogo partendo realmente dal basso, ma senza trascurare alcun piano o livello sociale messinese, e riabilitando i giusti rapporti con il Consiglio Comunale, al fine di intervenire immediatamente, non sostenendo o alimentando ricorsi e controricorsi che in ogni caso lascerebbero l’amaro in bocca ed i mille dubbi di un azione amministrativa non condivisa o contestata, bensì tracciando da subito un nuovo percorso che consegni al popolo messinese, soprattutto in prossimità delle feste natalizie, una vera isola pedonale in un’altra location, sia essa in centro storico o lungo il più idoneo Viale San Martino, ma in ogni caso un luogo organizzato ed inaccessibile al traffico urbano automobilistico, che consenta a chiunque, bimbi, giovani, anziani o disabili, di vivere in tranquillità e serenità uno spazio ed isola pedonale, che ad ogni modo la stragrande maggioranza dei cittadini vogliono e meritano”.

(Marco Ipsale)

10 commenti

  1. il sindaco,chi???????????????

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  2. il sindaco,chi???????????????

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  3. antonio barbera 14 Novembre 2014 08:40

    Sono personalmente favorevole alla realizzazione di un’ampia area pedonale in centro città purtroppo l’Amministrazione di dilettanti naviga a vista.

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  4. antonio barbera 14 Novembre 2014 08:40

    Sono personalmente favorevole alla realizzazione di un’ampia area pedonale in centro città purtroppo l’Amministrazione di dilettanti naviga a vista.

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  5. L’isolo temporanea natalizia è una presa in giro.
    L’ho vissuta sin dalla prima edizione e ricordo perfettamente le domeniche con i negozi chiusi, nella tristezza e nella desolazione totale.
    A questo punto, meglio regolamentare in maniera seria e severa il parcheggio orario, piuttosto che il mortorio natalizio.
    Ne guadagnerebbero le attività imprenditoriali.
    L’isola non fa parte del DNA del messinese.
    Inutile insistere.
    George

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  6. L’isolo temporanea natalizia è una presa in giro.
    L’ho vissuta sin dalla prima edizione e ricordo perfettamente le domeniche con i negozi chiusi, nella tristezza e nella desolazione totale.
    A questo punto, meglio regolamentare in maniera seria e severa il parcheggio orario, piuttosto che il mortorio natalizio.
    Ne guadagnerebbero le attività imprenditoriali.
    L’isola non fa parte del DNA del messinese.
    Inutile insistere.
    George

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  7. L’indebita appropriazione della TASI per pagare i servizi sociali non interessa nessuno? Soltanto a chi ha le mani in pasta delle Cooperative? Alla Procura della Repubblica sta bene? Ed alla Corte dei Conti? Al dirigente che ha fatto pagare un tributo eccedentario per una previsione errata va bene per assicurarsi un premio di rendimento?
    VERGOGNATEVI

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  8. L’indebita appropriazione della TASI per pagare i servizi sociali non interessa nessuno? Soltanto a chi ha le mani in pasta delle Cooperative? Alla Procura della Repubblica sta bene? Ed alla Corte dei Conti? Al dirigente che ha fatto pagare un tributo eccedentario per una previsione errata va bene per assicurarsi un premio di rendimento?
    VERGOGNATEVI

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  9. l’utilizzo dei fondi TASI per pagare i servizi sociali è uno scippo fatto ai cittadini onesti che hanno pagato questo tributo per tutt’altro scopo.Qualcuno dovrà risponderne!

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  10. l’utilizzo dei fondi TASI per pagare i servizi sociali è uno scippo fatto ai cittadini onesti che hanno pagato questo tributo per tutt’altro scopo.Qualcuno dovrà risponderne!

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