A meno di 24 ore e per "impegni precedentemente assunti" l'AdSP ha comunicato di non poterci essere: polemiche in aula
MESSINA – La seduta della terza commissione in cui si sarebbe dovuto analizzare con i diretti protagonisti della vicenda la questione legata ai lavori dell’ex Fiera è stata rinviata a data da destinarsi, forse alla seconda metà di febbraio, e non senza polemiche. Tutto è nato dall’assenza dei vertici dell’Autorità di Sistema portuale dello Stretto, che alla vigilia della seduta stessa (ma troppo tardi per poterla annullare e rinviare perché a meno di 24 ore dall’apertura dei lavori) hanno presentato una giustificazione.
“Impegni precedentemente assunti”
Una breve nota in cui hanno chiesto di riprogrammare i lavori, comunicando che “per impegni precedentemente assunti”, non ci sarebbero stati. Alla seduta erano stati invitati il direttore dei lavori, l’architetto Giovanni Lazzari e la rup Alessia Scimone, oltre ad altri ospiti avvisati per tempo dell’assenza dell’AdSP, come il presidente di Amam, Paolo Alibrandi.
Le polemiche in aula
L’assenza ha causato non poche polemiche in aula. È stato soprattutto Dario Carbone (FdI) a puntare l’indice contro le “prese in giro” sulla vicenda, sottolineando che le notizie i consiglieri “non devono apprenderle dalla stampa, ma in aula”. Il riferimento è alla fonte di approvvigionamento idrico individuata la scorsa settimana nel cosiddetto Pozzo Leone, di cui avrebbero voluto parlare i consiglieri.
Poco prima è stato invece Alessandro Russo a chiedere la convocazione della commissione per un altro tema importante per Messina e i messinesi: i collegamenti marittimo verso Reggio Calabria per poter utilizzare l’aeroporto dello Stretto.
Non la aprirete mai. E tutta una farsa in stile messinese. L’ acqua per irrigare le aiuole è una ridicola scusa, riducete la superficie a verde che verde non sarà mai perché mai nessuno farà manutenzione e giardinaggio come alla passeggiata a mare.