Appalti Unime. La rettrice: "Pronta a tutelare immagine e ruolo dell'Ateneo"

Appalti Unime. La rettrice: “Pronta a tutelare immagine e ruolo dell’Ateneo”

Redazione

Appalti Unime. La rettrice: “Pronta a tutelare immagine e ruolo dell’Ateneo”

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sabato 03 Febbraio 2024 - 18:50

Le dichiarazioni di Giovanna Spatari il giorno dopo la notizia della chiìusura delle indagini

MESSINA – Chiusura delle indagini sugli appalti Unime. Interviene con una nota ufficiale la rettrice Giovanna Spatari e assicura “massima collaborazione alle autorità inquirenti da parte dell’Università di Messina”.

​Ecco la nota ufficiale nella sua interezza: “In merito a quanto riferito dalla stampa, circa l’avviso notificato dalla Procura della Repubblica di Messina di chiusura delle indagini relative ad alcune procedure di appalto già concluse, è opportuno segnalare che l’Università ha prestato – ed è sempre assolutamente disponibile a prestare – la massima collaborazione alle autorità inquirenti per l’accertamento dei fatti in vista della loro giuridica definizione. Proprio per questo, gli organi di governo dell’Ateneo seguono con la massima attenzione l’evoluzione della vicenda giudiziaria in corso e, qualora se ne dovesse ravvisare la necessità, saranno pronti ad adottare tutte le iniziative necessarie a tutela dell’immagine e del ruolo propri dell’Ateneo”.

“Rafforziamo l’attività di verifica della regolarità delle procedure”

​Continua la rettrice: “A tale riguardo comunico che nel corso delle ultime adunanze del Senato accademico e del Consiglio di amministrazione, proprio al fine di prevenire fenomeni di cattiva gestione dei fondi di Ateneo, è stata approvata la costituzione  di apposite commissioni di audit interno – che verranno nominate e saranno operative già nei prossimi giorni – con lo scopo di implementare l’attività di verifica della regolarità delle procedure negoziali poste in essere dalle strutture dipartimentali anche in relazione a progetti di ricerca di loro competenza“.

L’indagine

Turbativa d’asta e falso del pubblico ufficiale in concorso. Sono i reati ipotizzati dalla Procura di Messina per otto indagati nell’ambito dell’inchiesta sui rilievi mossi dall’Anac, Autorità nazionale anticorruzione, per la gestione degli appalti dell’Università di Messina. Sono l’ex rettore Salvatore Cuzzocrea, il direttore generale Francesco Bonanno e gli imprenditori Daniele Zenna, Raffaele Olivo, Giuseppe Cianciolo, Santo Franco, Michelangelo Geraci e Rosaria Ricciardello.

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