Messina sconfitto 3 a 0 in casa dal Foggia: è notte fonda

Messina sconfitto 3 a 0 in casa dal Foggia: è notte fonda

Messina sconfitto 3 a 0 in casa dal Foggia: è notte fonda

domenica 13 Ottobre 2013 - 16:35

Segnano Giglio, Licata e Zizzari. I giallorossi disputano una gara disastrosa, dimostrandosi senza idee e con poco coraggio. I pugliesi dominano e portano a casa i tre punti

Il Messina affonda contro il Foggia, perdendo 0-3 in casa al termine di una prestazione disastrosa. Giallorossi quasi mai in partita e ospiti padroni del campo, bravi a sfruttare le tante occasioni create e a controllare la breve reazione degli avversari nel secondo tempo. Un ko che oltre ad avere riflessi immediati sulla classifica, obbliga ad una riflessione profonda tra giocatori, tecnico e società.

Catalano schiera dal primo minuto l’argentino Piovi, dando fiducia al giovane classe ’92 tesserato in settimana dopo l’arrivo del transfert. In porta c’è Iuliano al posto dello squalificato Lagomarsini, in difesa accanto ad Ignoffo c’è Cucinotta, Quintoni e Silvestri sugli esterni, davanti a loro Parachì e Guerriera. In attacco Corona e Lasagna. Dalle prime battute si comprende subito quale sarà il canovaccio del match: Foggia sempre in possesso della palla e Messina che non riesce a trovare la strada giusta per scardinare la difesa pugliese.

La prima occasione da gol è sui piedi di Venitucci, ma la sua conclusione rasoterra si spegna sul fondo. Il vantaggio rossonero arriva però al 18′: calcio d’angolo di Cavallaro, la sfera filtra tra una selva di gambe prima che il bomber Giglio infili la sfera alle spalle di Iuliano. Strada subito in salita per l’Acr. Il Messina cerca la reazione ma non trova sbocchi per la propria manovra: prova continuamente l’imbucata centrale ma senza passare da Piovi, che nella teoria tattica avrebbe dovuto fungere da playmaker e che invece sembra dover recitare quello di incursore. In pochi minuti invece il Foggia colleziona tre palle gol: al 26′ Agnelli su punizione impegna Iuliano, poi tentano Agostinone e Cavallaro. L’Acr si vede in avanti solo con una punizione di Quintoni. Troppo poco per impensirire la squadra di Padalino.

La ripresa si apre con i tifosi chiedono una scossa e il Messina sembra rispondere: Bucolo serve Guerriera in area, che stoppa e calcia al volo ma fuori di poco. Catalano prova a cambiare moduli: prima inserisce Guadalupi per Piovi passando al 4-1-4-1 con Corona unica punta e poi Buongiorno per Silvestri per un offensivo 4-4-2 con Guadalupi centrale di centrocampo. Il Foggia però continua ad essere la squadra più pericolosa in campo. Agostino al 60′ sfiora il gol, che arriva undici minuti dopo ancora su calcio d’angolo: a firmare il radoppio è Licata. Il morale del Messina precipita, ma nel momento più difficile arriva, quando gli ospiti rifiatano un po’, arriva una piccola reazione: il neo entrato Bolzan per Parachì che calcia al volo da destra e impegna severamente Narciso. Corona e compagni creano un paio di mischie ma l’estremo pugliese si esalta e respinge i tentativi di Corona, Guadalupi e Cucinotta. Al 90′ scoccato D’Allocco va vicino allo 0-3 che arriva al 95′ con Zizzari.
In casa Messina è notte fonda, sul banco degli imputati c’è soprattutto l’allenatore Gaetano Catalano ma anche i giocatori e la società. C’è l’esigenza di rifarsi subito, già dalla prossima partita interna con il Poggibonsi, per evitare che la classifica peggiori.

8 commenti

  1. E IL MESSINA????
    QUESTA ESTATE SI E’ FORSE ESAGERATO CON I PROCLAMI?
    SIG. LO MONACO FACCIA SUBITO QUALCOSA PERCHE’ NON E’ IL CASO DI RISCHIARE DI NUOVO LA SERIE D, DOPO TANTE VICISSITUDINI DEL RECENTE PASSATO.
    NOI TIFOSI RIMANIAMO FIDUCIOSI, SPERANDO IN QUALCHE SEGNALE SUBITO DALLA PROSSIMA.
    AUGURI E SEMPRE FORZA ACR.

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  2. E’ più buio di mezzanote.
    Una squadra semplicemente ridicola e rassegnata, dalla preparazione atletica degna del campettp di San Matteo, tanto da fare apparire il Foggia composto da 22 giocatori (vivi) ed il Messina da 11 (morti).
    Corona, povero Cristo, sembrava un palo, peraltro sempre in fuori gioco, tanto da toccare non più di 6 palloni, impedendo il gioco (?) che sa fare meglio il Messina, lancio lungo di Gnoffo e palla fai tu.
    Vorrei capire cosa suggeriva in continuazione per tutta la partita Padalino ai suoi giocatori, in contrapposizione alla statua di marmo che stava nell’area tecnica del Messina.
    Il cambio Piovi con Frustalupi, in quel contesto, poteva farlo soltanto uno che non capisce niente di calcio.
    Ferrigno cosa aspetta a dimettersi?

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  3. Ad una sconfitta a settimana la lega pro e’ sempre piu’ lontana. Bisogna cacciare catalano

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  4. a mezza na strada e’ stu messina allenatore da cambiare subito con almeno 4 calciatori

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  5. Era sin troppo chiaro sin dall’inizio che è una squadra costruita male con giocatori di basso livello tecnico e guarda caso l’unico giocatore vero è Corona. Certamente Catalano sta dimostrando di non aver saputo dare nessun gioco e forse non è in grado di tenere lo spogliatoio. A proposito di spogliatoio Sig. Lo Monaco è sicuro che lei non sappia che all’interno ci sono dei problemi?

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  6. Bassa caratura e basso tasso tecnico complessivo, è inutile girarci tanto intorno. E che non si parli sempre di sfortuna, perché diventa un comodo alibi.
    Ci si è illusi troppo sul fatto che la squadra dell’anno scorso potesse vincere subito, laddove invece diversi, troppi elementi non sono in grado di tenere la categoria: lo stesso Messina neo promosso in C2 di Aliotta ritenne allora necessario acquisire una quindicina di nuovi giocatori per recitare fin da subito un ruolo di primo piano, perché evidentemente molti erano sì il meglio per la D, ma non altrettanto per la C2. E’ evidente che, per questo specifico aspetto, è il direttore sportivo in primis (e solo a ruota l’allenatore) a doversi mettere seriamente in discussione presso la società.
    Esonerare Catalano solo perché il “copione” tipico di questi casi lo prevede, non credo possa servire a molto.
    Potrebbe essere sicuramente più utile lavorare molto sulla preparazione fisica – e qui ci vuole anche il supporto di una struttura di allenamento seria messa a disposizione dal Comune – qualora si debba iniziare a rimontare posizioni, e anche per non crollare fisicamente nelle ultime giornate sul più bello, e magari anche dopo una grande rimonta, quando si deciderà tutto, e infine iniziare fin da subito a lavorare per il mercato di gennaio.
    Mi rifiuto di credere che una società di gente esperta come i Lo Monaco non possa gestire al meglio una simile situazione, anche perché basta arrivare ottavi per vincere il campionato.
    Però credo anche che la gratitudine per il successo dello scorso campionato di CND debba essere messa subito da parte, e iniziare a fare una cernita seria e onesta di chi possa realmente tenere con successo il campo nella categoria superiore.
    Forza Messina!

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  7. ROBERTO TOMMASO 14 Ottobre 2013 17:26

    ……………..allenatore ridicolo e squadra ridicola!!!!!!!!!!

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  8. Tutti pronti a condannare Catalano,gia’ dimenticavo a Messina siete tutti allenatori

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