Il Messina nella tana dell’Akragas. Rischiano di pesare sempre le motivazioni

Il Messina nella tana dell’Akragas. Rischiano di pesare sempre le motivazioni

Marco Ipsale

Il Messina nella tana dell’Akragas. Rischiano di pesare sempre le motivazioni

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sabato 23 Aprile 2016 - 22:04

Biancazzurri ancora invischiati nella lotta per evitare i play out. I peloritani vogliono ottenere almeno un punto per riavvicinarsi al settimo posto in classifica

Sull’altare del sacrificio. Per la quinta gara consecutiva il Messina, dopo aver ottenuto la salvezza virtuale che ora è anche matematica, affronterà un avversario con maggiori motivazioni. Sono arrivate due sconfitte esterne e due pareggi interni, pur senza mai demeritare e con ben quattro rigori contrari, uno più “creativo” dell’altro.

Ottenere i tre punti ad Agrigento, in questa situazione, appare molto difficile e anche un pari sarebbe oro colato. L’Akragas ha cinque punti di vantaggio sulla zona play out ma, nelle ultime due partite, dovrà andare a Melfi e ospitare il Benevento.Due partite che avranno risvolti diversi a seconda degli altri risultati che verranno fuori nel corso della terz’ultima giornata. C’è un rovente Catania-Melfi, con le due squadre separate di tre punti, stessa situazione di Catanzaro-Monopoli, altra gara decisiva per la salvezza diretta. Il Benevento coglierà tre punti facili a Martina e poi si giocherà tutto in casa contro il Lecce. Se dovesse batterlo e ottenere la promozione in B, andrebbe scarico ad Agrigento. Ma anche con un pari contro il Lecce, basterebbe un altro pari in Sicilia. Così come se il Melfi dovesse perdere a Catania direbbe addio alle chance di salvezza diretta. Se invece i lucani dovessero pareggiare o, soprattutto, vincere in terra etnea, avrebbero maggiori stimoli per battere gli agrigentini nella prossima giornata.

Insomma all’Akragas potrebbe anche bastare un solo punto nelle ultime tre partite per raggiungere la salvezza ma i biancazzurri vorranno evitare calcoli e togliersi dai guai al più presto possibile. L’unico obiettivo in casa Messina, invece, è quello di mantenere almeno il nono posto, valido per l’accesso alla prossima Coppa Italia maggiore, e possibilmente riagganciare il settimo. In lizza, dal settimo al decimo posto, ci sono Andria (44 punti), Messina (42), Paganese (41) e Juve Stabia (39). Le vespe campane otterranno tre punti facili in casa contro la Lupa Castelli Romani, mentre Andria e Paganese avranno sfide ancor più difficili rispetto a quella del Messina, rispettivamente in casa di Casertana e Lecce.

Mentre si pensa già agli sviluppi societari e al possibile ingresso di nuovi soci in vista della prossima stagione, la squadra deve sempre fare i conti con gli infortuni. Saranno ancora assenti Berardi, Barilaro, Ionut, Martinelli e Scardina, non è al meglio Giorgione, che partirà dalla panchina, mentre sono recuperati Genny Russo e Barisic e torna anche Baccolo, reduce dalla squalifica. Ci saranno quindi Addario in porta, Mileto, Burzigotti, De Vito e Zanini sulla linea difensiva, Baccolo, Fornito e Giuseppe Russo a centrocampo, Tavares, Gustavo e Salvemini in avanti, con qualche chanche per Cocuzza.

(Marco Ipsale)

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