L’ex assessore Isgrò scrive al collega di giunta Scoglio: “E’ colpa anche nostra”

Car Caro Gianfranco, scrivo questa notai partendo dal pretesto dell’Albero e della revoca della autorizzazione del “Mercatino di Natale,”per fare un discorso politico più ampio.

Gianfranco condivido il tuo pensiero, però consentimi di fare alcune riflessioni a volo d’uccello sullo stato dell’arte di questa città. Renato Accorinti ha vinto fortunosamente al ballottaggio, anche con i miei voti e quelli di tanti Messinesi che sono stati determinanti, per battere di misura Felice Calabrò, che si erano “nauseati” della politica, ma che oggi,visti i risultati ottenuti fino ad oggi e assai deludenti, non lo voterebbero più, perché “Il Personaggio Accorinti” come Sindaco, è veramente un “oggetto misterioso”.

Albero e Mercatino di Natale” compreso, sono solo la punta di un Iceberg. Visto il soggetto, mi viene in mente una frase che diceva spesso il compianto Presidente Cossiga per ironizzare causticamente su un politico o un personaggio che rappresentava “il nulla,” diceva : “E’ UN BRAVO RAGAZZO.” Gianfranco, la politica amministrativa che tu io e tanti altri abbiamo rappresentato negli ultimi tre mesi del nostro mandato l’abbiamo esercitata come dei “Bravi Ragazzi” e fino ad allora, a detta di molti, eravamo stati la “Migliore Giunta”degli ultimi 20 anni per le opere incompiute che abbiamo completato o portato avanti: Palacultura, Secondo Approdo, Maregrosso, Svincoli ed Ecopas, etc etc. E’ stata una lotta continua contro la mala-burocrazia e penso che tu condivida la mia opinione se la città si trova in queste condizioni, la colpa è in parte anche nostra,sì nostra! Le dimissioni del Sindaco sono state devastanti e inopportune, perché hanno causato il commissariamento della città e con l’arrivo del Dott. Luigi Croce è stata demolita l’impalcatura amministrativa già precaria, che solo noi conoscevamo bene e potevamo governare con difficoltà, per gestirla con la nostra esperienza amministrativa affrontando con competenza le emergenze che si presentavano giornalmente ed espiando le colpe delle altre amministrazioni e dei commissari ed anche nostre. Invece le dimissioni del Primo Cittadino eletto con una messe di voti, per i messinesi sono state un tradimento e hanno provocato l’ennesimo insediamento di un personaggio sicuramente autorevole,ma privo di esperienza di settore e quindi inadeguato, per una città di 250 mila abitanti in gravi difficoltà economiche, che non poteva rispettare il “Patto di Stabilità”perché una circolare e non una legge, considerava gli investimenti fatti dall’amministrazione, “debiti.” Quindi col commissariamento, la città è piombata in un baratro profondo da cui non poteva più uscire. Ogni giorno il Commissario e i suoi collaboratori non facevano altro che lanciare messaggi subliminali funesti e fare scelte inopportune,come la rotazione immotivata dei Dirigenti in un momento difficile, mettendo nel caos la “Macchina Comunale” che si bloccò per mesi. Questi comportamenti inutili,inopportuni e dannosi, hanno lasciato sgomenti i cittadini,i dipendenti comunali e tutto l’indotto che operava e lavorava al tempo, con l’Amministrazione Comunale. Il dissesto è alle porte, ricordavano giornalmente;il bilancio è falso,non pagheremo gli stipendi,non possiamo garantire i servizi alle cooperative e aumenteremo le tasse comunali. Questo è stato il ritornello che si ripeteva lanciando allarmi che hanno reso la vita amara a tutti i messinesi e principalmente agli impiegati comunali che tranne una piccolissima parte negativa, sono la vera risorsa della “Azienda Comune” Oggi Gianfranco, tutto è cambiato e il bilancio non era falso,L’assessore del tempo il Dott. Orazio Miloro ha ben lavorato portando da subito il Bilancio Comunale da 980 milioni di euro dalla data dell’insediamento a 530 milioni di euro al giorno della nostra decadenza. Questa è stata la prima vera “Spending Rewiew”reale fatta da un amministratore competente,consapevole e attento. L’ottimo Ragioniere Generale Dott. Nando Coglitore, ha sempre difeso col coraggio di un leone, il Bilancio ed è andato in pensione da vincitore zittendo tutti: la piccola parte “Talebana” del Consiglio Comunale, i tanti delatori, le cassandre e il Dott. Luigi Croce che avrebbero voluto il dissesto, che avrebbe provocato danni irreversibili per i prossimi 20 anni.

In conclusione caro Gianfranco, anche noi abbiamo le nostre colpe abbiamo tradito i nostri concittadini che storicamente hanno sempre votato Centrodestra,andando divisi alle ultime elezioni comunali e i nostri elettori storici ci hanno puniti,eleggendo il Sig.”Nessuno”dal punto di vista politico, e che dal punto di vista amministrativo ancora non sa di cosa stiamo parlando e di come si amministra una città difficile e piena di contraddizioni come Messina. Per capirla ”bisogna esserci dentro ed avere conoscenza,competenza e capacità “ che non abitano a Casa Accorinti.”

Buon Natale a tutti e in particolare a Renato e, visto che lui fa sempre citazioni “profonde che vengono dal basso,” ne faccio una anch’io da girare ai burocrati “ Adducere inconveniens non est solvere argumentum” Buon Natale Messina e Buon Natale ai miei concittadini. Meditiamo tutti, io per primo, che votare per eleggere un Senatore,un Deputato,un Consigliere Comunale,Un Presidente e un Consigliere Circoscrizionale è una cosa seria. Votare per eleggere il Sindaco di una grande città, lo è ancor di più. Abbasso alcuni patronati gestiti da politici che producono servizi e consenso, abbasso i buoni di benzina, abbasso le promesse di assunzione,abbasso le derrate alimentari distribuite alle gente bisognosa in cambio del voto-abbasso il banco alimentare per conquistare consensi. Mi auguro che la gente non voti più per interesse ma per le capacità della persone che hanno voglia di far politica per amore della città e dei cittadini.

PIPPO ISGRO’