L'ex assessore Isgrò scrive al collega di giunta Scoglio: "E' colpa anche nostra"

L’ex assessore Isgrò scrive al collega di giunta Scoglio: “E’ colpa anche nostra”

L’ex assessore Isgrò scrive al collega di giunta Scoglio: “E’ colpa anche nostra”

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martedì 17 Dicembre 2013 - 15:00

L'ex assessore della giunta Buzzanca Pippo Isgrò scrive una lettera aperta al collega Gianfranco Scoglio invitandolo ad una riflessione su quelle che sono anche responsabilità della precedente amministrazione: "Le dimissioni del sindaco hanno aperto le porte a conseguenze disastrose".

Car Caro Gianfranco, scrivo questa notai partendo dal pretesto dell’Albero e della revoca della autorizzazione del “Mercatino di Natale,”per fare un discorso politico più ampio.

Gianfranco condivido il tuo pensiero, però consentimi di fare alcune riflessioni a volo d’uccello sullo stato dell’arte di questa città. Renato Accorinti ha vinto fortunosamente al ballottaggio, anche con i miei voti e quelli di tanti Messinesi che sono stati determinanti, per battere di misura Felice Calabrò, che si erano “nauseati” della politica, ma che oggi,visti i risultati ottenuti fino ad oggi e assai deludenti, non lo voterebbero più, perché “Il Personaggio Accorinti” come Sindaco, è veramente un “oggetto misterioso”.

Albero e Mercatino di Natale” compreso, sono solo la punta di un Iceberg. Visto il soggetto, mi viene in mente una frase che diceva spesso il compianto Presidente Cossiga per ironizzare causticamente su un politico o un personaggio che rappresentava “il nulla,” diceva : “E’ UN BRAVO RAGAZZO.” Gianfranco, la politica amministrativa che tu io e tanti altri abbiamo rappresentato negli ultimi tre mesi del nostro mandato l’abbiamo esercitata come dei “Bravi Ragazzi” e fino ad allora, a detta di molti, eravamo stati la “Migliore Giunta”degli ultimi 20 anni per le opere incompiute che abbiamo completato o portato avanti: Palacultura, Secondo Approdo, Maregrosso, Svincoli ed Ecopas, etc etc. E’ stata una lotta continua contro la mala-burocrazia e penso che tu condivida la mia opinione se la città si trova in queste condizioni, la colpa è in parte anche nostra,sì nostra! Le dimissioni del Sindaco sono state devastanti e inopportune, perché hanno causato il commissariamento della città e con l’arrivo del Dott. Luigi Croce è stata demolita l’impalcatura amministrativa già precaria, che solo noi conoscevamo bene e potevamo governare con difficoltà, per gestirla con la nostra esperienza amministrativa affrontando con competenza le emergenze che si presentavano giornalmente ed espiando le colpe delle altre amministrazioni e dei commissari ed anche nostre. Invece le dimissioni del Primo Cittadino eletto con una messe di voti, per i messinesi sono state un tradimento e hanno provocato l’ennesimo insediamento di un personaggio sicuramente autorevole,ma privo di esperienza di settore e quindi inadeguato, per una città di 250 mila abitanti in gravi difficoltà economiche, che non poteva rispettare il “Patto di Stabilità”perché una circolare e non una legge, considerava gli investimenti fatti dall’amministrazione, “debiti.” Quindi col commissariamento, la città è piombata in un baratro profondo da cui non poteva più uscire. Ogni giorno il Commissario e i suoi collaboratori non facevano altro che lanciare messaggi subliminali funesti e fare scelte inopportune,come la rotazione immotivata dei Dirigenti in un momento difficile, mettendo nel caos la “Macchina Comunale” che si bloccò per mesi. Questi comportamenti inutili,inopportuni e dannosi, hanno lasciato sgomenti i cittadini,i dipendenti comunali e tutto l’indotto che operava e lavorava al tempo, con l’Amministrazione Comunale. Il dissesto è alle porte, ricordavano giornalmente;il bilancio è falso,non pagheremo gli stipendi,non possiamo garantire i servizi alle cooperative e aumenteremo le tasse comunali. Questo è stato il ritornello che si ripeteva lanciando allarmi che hanno reso la vita amara a tutti i messinesi e principalmente agli impiegati comunali che tranne una piccolissima parte negativa, sono la vera risorsa della “Azienda Comune” Oggi Gianfranco, tutto è cambiato e il bilancio non era falso,L’assessore del tempo il Dott. Orazio Miloro ha ben lavorato portando da subito il Bilancio Comunale da 980 milioni di euro dalla data dell’insediamento a 530 milioni di euro al giorno della nostra decadenza. Questa è stata la prima vera “Spending Rewiew”reale fatta da un amministratore competente,consapevole e attento. L’ottimo Ragioniere Generale Dott. Nando Coglitore, ha sempre difeso col coraggio di un leone, il Bilancio ed è andato in pensione da vincitore zittendo tutti: la piccola parte “Talebana” del Consiglio Comunale, i tanti delatori, le cassandre e il Dott. Luigi Croce che avrebbero voluto il dissesto, che avrebbe provocato danni irreversibili per i prossimi 20 anni.

In conclusione caro Gianfranco, anche noi abbiamo le nostre colpe abbiamo tradito i nostri concittadini che storicamente hanno sempre votato Centrodestra,andando divisi alle ultime elezioni comunali e i nostri elettori storici ci hanno puniti,eleggendo il Sig.”Nessuno”dal punto di vista politico, e che dal punto di vista amministrativo ancora non sa di cosa stiamo parlando e di come si amministra una città difficile e piena di contraddizioni come Messina. Per capirla ”bisogna esserci dentro ed avere conoscenza,competenza e capacità “ che non abitano a Casa Accorinti.”

Buon Natale a tutti e in particolare a Renato e, visto che lui fa sempre citazioni “profonde che vengono dal basso,” ne faccio una anch’io da girare ai burocrati “ Adducere inconveniens non est solvere argumentum” Buon Natale Messina e Buon Natale ai miei concittadini. Meditiamo tutti, io per primo, che votare per eleggere un Senatore,un Deputato,un Consigliere Comunale,Un Presidente e un Consigliere Circoscrizionale è una cosa seria. Votare per eleggere il Sindaco di una grande città, lo è ancor di più. Abbasso alcuni patronati gestiti da politici che producono servizi e consenso, abbasso i buoni di benzina, abbasso le promesse di assunzione,abbasso le derrate alimentari distribuite alle gente bisognosa in cambio del voto-abbasso il banco alimentare per conquistare consensi. Mi auguro che la gente non voti più per interesse ma per le capacità della persone che hanno voglia di far politica per amore della città e dei cittadini.

PIPPO ISGRO’

9 commenti

  1. Nicolò D'Agostino 17 Dicembre 2013 19:23

    “Per quanto passione e praticità possano superare qualsiasi ostacolo, l’ostacolo rimane alle spalle e bisogna tornare indietro per spianarlo”.
    Certe volte mi domando se questa civiltà ci appartiene od è frutto di un’illusione…
    La generazione dei nostri genitori ha patito la II guerra mondiale ed ha gettato le basi su cui progredire.
    La grande storia della DC, del PCI, del PSI,… e di quegli uomini (De Gasperi, Togliatti, Pertini… )trovava le mediazioni politico-culturali per il bene dell’Italia e per farla crescere.
    Dopo il “logoramento” del potere e la necessità del rinnovamento che non è avvenuto, solo populismo, da entrambi le parti, e poca “assunzione di responsabilità”:i risultati sono gli occhi di tutti, specialmente dalle nostre parti.
    Personaggi moralmente e politicamente squallidi si sono, più che affacciati, presentati sul panorama sociale istigando ed illudendo la gente.
    Invece di affrontare il risanamento economico del paese e lo sviluppo dell’Italia del Sud, hanno logorato il sistema industriale ed emarginato il meridione, per una sorta di delirio politico-sociale.
    Bisogna ricominciare il processo della politica rappresentativa, con gradualità, come sta avvenendo, in maniera spontanea e pericolosa.
    Chi ha reale sensibilità politica deve prendere atto del fenomeno in corso.
    Prima si è trasformata da democrazia in oclocrazia (mea culpa), adesso che l’oclocrazia ha creato decadenza, la gente si è ribellata ed è tornata alla democrazia diretta che avrà una sua fine.
    Bisognerà tornare alla democrazia indiretta e bisogna essere pronti lavorando sul territorio ed essere portatori di quei valori che hanno fondato questa civiltà.
    Avere il coraggio di essere momentaneamente minoranza costruttiva per poi essere maggioranza di servizio e di governo.
    Le rimpatriate servono poco, serve lavorare sul territorio ricominciando “dal basso”, con un progetto ideale e non ideologico.
    Quello ideologico col tempo si logora e saranno guai per tutti se non si prepara quello ideale.

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  2. MessineseAttento 17 Dicembre 2013 23:39

    Ma si tratta di un pesce d’aprile fuori stagione?

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  3. Letto,confermato e sottoscrivo…

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  4. ma perchè dare spazio a q

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  5. Il signor Pippo Isgrò è davvero modesto nel dire “è anche colpa nostra”, visto che il centrodestra ha “storicamente” (ma direi meglio, grazie all’ignoranza dei cittadini) governato per quasi 20 anni tra Leonardi e Buzzanca. Sarà anche vero che Accorinti e la sua amministrazione non hanno esperienza, ma sicuramente hanno tutti i buoni propositi per lavorare in modo onesto. Voi non avevate ne esperienza, visto che avete fatto fallire una città, e neanche l’xxxxxx.
    Spero possiate sparire definitivamente dalla scena politica!!

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  6. Troppa filosofia e poco fatti!

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  7. Condivido

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  8. Lodevole il tentativo di redimere i propri peccati con una missiva, solo qualche appunto:
    1) Una lettera di scuse non risarcisce la cittadinanza di milioni di euro di danno economico-ambientale creati negli ultimi 20 anni.
    2) Se davvero foste stati così bravi amministratori e meritevoli di complimenti, perchè solo voi riuscivate a barcamenarvi tra le insidie della burocrazia, a quest’ora Messina sarebbe stata la Rimini del Sud e non la Baghdad dell’Italia.
    3) Le lettere apertamente cedute alla stampa perdono tutto il valore che hanno ridicolizzandosi e trasformandosi solo in una squallida azione di campagna elettorale, sti giochi infantili li conosciamo da decenni.
    4) Scaricare la colpa al commissario Croce mi sembra un’azione infima, il commissario prende atto dello schifo lasciato dalle amministrazioni precedenti, nè più nè meno, fossi nel commissario, vi denuncerei per diffamazione.
    5) Dire che Accorinti (e non sono accorintiano) abbia vinto fortunosamente al ballottaggio con Calabrò è una dichiarazione mendace, direi piuttosto che Calabrò è stato AMPIAMENTE PUNITO grazie alle politiche errate del PD degli ultimi decenni ed Accorinti è stato bravo a stracciarlo in dirittura d’arrivo (per gli atleti, si chiama sprint finale).

    Concludo sempre più sdegnato:
    E’ palese che Messina ha quello che si merita, Messina è lo specchio del servilismo, della corruzione e della concussione. Quando la gente imparerà a votare e comportarsi da onesti cittadini lasciando da parte gli interessi personali e pensando alla collettività, Messina verrà rilanciata; senza questi presupposti il futuro conterrà soltanto una parola: DEFAULT!

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  9. Comprendiamo la evidente delusione di Pippo Isgro’ nel vedersi emarginato politicamente malgrado il “dichiarato” appassionato impegno profuso nell’amministrare la cosa pubblica. La vera responsabilità della vecchia classe politica e’ semmai quella di non aver avuto lungimiranza di visione politica associata a scarsa comprensione delle dinamiche sociali civili ed economiche che ci hanno poi fatto inevitabilmente sprofondare nel ” default”. I politici, ottenebrati da un delirio di onnipotenza sono rimasti “intrappolati” nelle privilegiate “zone di confort” nelle quali avevano trovato comodo rifugio sino ad allora. L’avvento di forze nuove venute dal “basso” si giustifica con la speranza di …cambiare le cose affidandosi semplicisticamente al “nuovo ” che avanza . Accorinti? Era facile prevedere le difficoltà alle quali sarebbe andato incontro . Amministrare senza soldi e’ difficile. Come e’ difficile produrre risorse e ricchezza. La politica non produce ricchezza, la consuma . “Questo e’ il problema” ! Messina terziaria e…parassitaria. La cultura e le istanze della economia reale e produttiva sono sempre più assenti , estranee e disattese .

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