La Garante dell'Infanzia boccia i servizi sociali: «Nessun cambiamento, servono scelte coraggiose»

La Garante dell’Infanzia boccia i servizi sociali: «Nessun cambiamento, servono scelte coraggiose»

F.St.

La Garante dell’Infanzia boccia i servizi sociali: «Nessun cambiamento, servono scelte coraggiose»

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lunedì 27 Aprile 2015 - 17:08

Maria Baronello, Garante comunale dei Diritti dell'Infanzia e dell'Adolescenza, ha scritto una lettera per intervenire nel dibattito che porterà agli Stati Generali dei servizi sociali promossi dall'assessore Mantineo. Durissima l'analisi della Baronello che parla di totale mancanza di programmazione e di prassi arcaiche che continuano a regolare il settore.

«Nella Città di Messina continua a mancare una moderna pianificazione del sistema dei servizi socio-assistenziali, una pianificazione che dovrebbe cogliere le nuove e più complesse istanze dei cittadini. Malgrado le buone intenzione dell’Amministrazione Comunale, nessun cambiamento ha di fatto scalfito un settore tanto importante e delicato, ma rimasto bloccato su arcaiche e consolidate prassi che non tengono in considerazione l’elementare principio della valutazione costi-benefici e la reale ricaduta dei servizi sull’utenza».

Sono alcuni dei passaggi della durissima lettera che la Garante dei Diritti dell'Infanzia e dell'Adolescenza, Maria Baronello, ha scritto in vista degli Stati generali dei Servizi Sociali dell’assessore Nino Mantineo. Dalla Garante arriva una sonora bocciatura per come l’amministrazione Accorinti sta gestendo un settore in cui si aspettava la rivoluzione e che invece ad oggi continua a mostrare falle enormi e logiche che si ripetono sempre uguali nel tempo.

Maria Baronello ha inviato la sua lettera al Sindaco e a tutta la Giunta, al Consiglio comunale, al Segretario generale, alle Circoscrizioni e persino al Presidente della Regione, all’assessore regionale ai Servizi sociali e al Garante nazionale. Un’analisi sull’attuale situazione del terzo settore in vista del dibattito che in queste settimane l’assessore Mantineo ha ritenuto opportuno continuare a portare avanti, decidendo di posticipare i famosi Stati generali alla fine del mese di maggio.

E già dall’incipit è evidente che la Garante dell’Infanzia non ha peli sulla lingua.

«Il 14 aprile 2014 il Consiglio comunale mi ha nominata Garante dei Diritti dell'Infanzia e dell'Adolescenza, una nomina rimasta virtuale sino al 22 novembre, quando mi sono insediata di imperio nel plesso di Palazzo Satellite, luogo indicato dal Segretario Generale, dove tutt’oggi, ad un anno della nomina appunto, non ho una stanza né attrezzature e strumenti di comunicazione, circostanza che mi impedisce di esercitare al meglio le funzioni ed i compiti a cui preposta».

Questi “impedimenti” però non le hanno impedito di rimanere vigile ed attenta, come lei stessa spiega nella lettera. Tanto da dover constatare che manca totalmente una pianificazione generale del settore che possa rispondere realmente alle esigenze degli utenti, dunque dei cittadini. Senza dimenticare che, essendo servizi sociali, si tratta di fasce deboli della popolazione e che proprio per questo meriterebbero più attenzione. Poi ci sono le vicende delle ultime settimane che hanno travolto il settore e l’operato di questa amministrazione: i fondi persi per asili e altri servizi della vecchia programmazione del Piano di Zona e il limbo che continua ad avvolgere altri 4 milioni di fondi Pac per asili e anziani.

«Le recenti notizie riguardanti la perdita di opportunità per interventi a favore di minori, dagli asili nido alla rinuncia da parte del Dipartimento ad accedere ai PAC e poi la bocciatura da parte della Regione di pezzi di programmazione della 328 del 2014, denotano che vi è un gap all’interno del Dipartimento dei Servizi Sociali sia per la presenza di un Dirigente che non può esercitare pienamente il suo mandato, poiché l’attuale Funzionario ha una nomina ad interim, sia perché vi è poca chiarezza circa i compiti e le responsabilità del personale amministrativo e del personale tecnico, che essendo in numero insufficiente e conseguentemente con difficoltà ad organizzarsi rispetto al carico di lavoro, non riesce a soddisfare le performance proprie di questo Dipartimento».

E se la soluzione sarà l’istituzione dell’Ufficio dei Servizi Sociali, annunciata dall’Assessore Mantineo, secondo la Garante non si potrà non tenere conto di questi presupposti se si vuole determinare quel cambio di passo necessario per gestire le fasce del disagio

«E’ necessario che vengano fatte scelte ben precise e coraggiose che siano l’espressione di un indirizzo politico, più volte manifestato, che considera prioritario il settore dei Servizi sociali e quindi il suo riordino. Io stessa, durante l’audizione per gli Stati Generali, con l’Assessore Nino Mantineo, nel mese di febbraio, suggerivo di istituire presto l’Ufficio di Servizio Sociale, azione propedeutica a qualunque progettualità di settore, in quanto le Professionalità esistenti sarebbero state le più opportune a pianificare il piano–programma del Dipartimento, ed un adeguato capitolato economico, di cui conoscono limiti e potenzialità, senza quindi rivolgersi esclusivamente ad esperienze e competenze esterne e cominciare sempre da zero».

Con questa lettera la Baronello ha voluto ribadire la necessità di pensare a incontri di concertazioni allargate per meglio agire nell’interesse dei minori e delle loro famiglie e sottolineare l’importanza di un coordinamento permanente delle Politiche dell’infanzia e dell’adolescenza tra istituzioni e organizzazioni della società civile. La regia però deve rimanere nelle mani dell’Istituzione pubblica e spiega anche perché: «bisogna garantire la stessa possibilità di accesso e la stessa qualità dei servizi ai minori in tutto il territorio comunale, con iniziative strutturate ed incardinate al Sistema dei Servizi Sociali, non estemporanee e volontaristiche». Dunque nessuna improvvisazione, solo una programmazione strutturata che sia capace di rivolgersi a tutti i cittadini, siano essi del centro città o dell’estrema periferia, è questo ciò che proverà a portare avanti la Garante dell’Infanzia. Nonostante le difficoltà.

F.St.

6 commenti

  1. e anche la Garante deve essere “scarsa”

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  2. e anche la Garante deve essere “scarsa”

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  3. Caro RENATO sindaco a questo punto sei costretto a sollevare dall’incarico sia Nino MANTINEO che il dirigente Giovanni BRUNO. Le scelte coraggiose di cui parla Maria BARONELLO, probabilmente si riferisce allo smantellamento del sistema fallimentare delle Cooperative Sociali, non possono essere gestite dall’assessore, cui sei molto legato, ma da una donna coraggiosa come la garante dei diritti dell’infanzia senza peli sulla lingua e da altro dirigente, ti consiglio lo stesso Antonio LE DONNE, anche perché Giovanni BRUNO ha trascurato il dipartimento di cui ha l’interim.

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  4. Caro RENATO sindaco a questo punto sei costretto a sollevare dall’incarico sia Nino MANTINEO che il dirigente Giovanni BRUNO. Le scelte coraggiose di cui parla Maria BARONELLO, probabilmente si riferisce allo smantellamento del sistema fallimentare delle Cooperative Sociali, non possono essere gestite dall’assessore, cui sei molto legato, ma da una donna coraggiosa come la garante dei diritti dell’infanzia senza peli sulla lingua e da altro dirigente, ti consiglio lo stesso Antonio LE DONNE, anche perché Giovanni BRUNO ha trascurato il dipartimento di cui ha l’interim.

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  5. Ottima Garante con …gli attributi. Bene così !

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  6. Ottima Garante con …gli attributi. Bene così !

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