L'Fp Cgil applaude gli Asu del Museo di Messina: "Grazie a loro celebrato Caravaggio"

L’Fp Cgil applaude gli Asu del Museo di Messina: “Grazie a loro celebrato Caravaggio”

Redazione

L’Fp Cgil applaude gli Asu del Museo di Messina: “Grazie a loro celebrato Caravaggio”

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domenica 03 Ottobre 2021 - 07:12

Il sindacato torna sulle vicende legate alla stabilizzazione dei lavorati dei beni culturali e chiede l'intervento definitivo della Regione

MESSINA – Francesco Fucile, Rosa Raffa e Salvo Musolino, rispettivamente segretario generale della Fp Cgil Messina, coordinatore provinciale Regione Sicilia e coordinatore regionale Asu Sicilia, hanno voluto porgere i loro ringraziamenti ai lavoratori Asu dei Beni Culturali. “A Messina è anche grazie a loro che si è resa possibile la grande iniziativa organizzata al MuME per celebrare il 450° anniversario della nascita di Caravaggio”, spiegano i tre, in un momento particolare per i lavoratori della Regione, “considerati come lavoratori fantasma a Palermo”.

“Il Museo di Messina”, hanno affermato, “non ha personale sufficiente neanche per garantire la normale apertura della struttura, ma questi lavoratori, che percepiscono un misero assegno di 595 euro mensili, senza contratto e senza alcun diritto, ma che al contrario i doveri li hanno tutti, hanno dato massima disponibilità anche in questa occasione. Fa rabbia pensare che l’ormai famoso art. 36 della finanziaria, che avrebbe permesso la stabilizzazione di tutti gli Asu siciliani, non è stato in alcun modo difeso dal governo regionale”.

La situazione del Parco di Naxos

La Fp Cgil, inoltre, denuncia la situazione del Parco di Naxos, che gestisce anche il Teatro di Taormina e Isolabella: “La carenza di personale è strutturale. Il parco ha un bilancio proprio e quindi non necessita di nessun reperimento di risorse da parte della Regione ma ad oggi è un nulla di fatto”. Inaccettabile per il sindacato che “la pubblica amministrazione utilizzi lavoratori in nero, perchè di questo sostanzialmente si tratta, per svolgere lo stesso lavoro con altri lavoratori che invece sono tutelati da un contratto. Gli Asu non fanno le belle statuine negli uffici o nei siti culturali alla modica somma di 595,00 al mese per 20 ore a settimana. Svolgono, invece, attività lavorativa proprio come i dipendenti di ruolo, ed è quindi ora di smetterla con questo sfruttamento, è ora di ridare dignità a questi lavoratori, la gran parte dei quali si trovano in tale situazione da più di 23 anni”.

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