Il Coordinamento, nato per confrontarsi sul documento verde, parteciperà al corteo e vede il coinvolgimento di docenti e personale universitario
MESSINA – L’appello nazionale “No al Green Pass” sottoscritto da oltre mille tra docenti e ricercatori universitari di tutta Italia, continua a fare proseliti alla vigilia di un momento particolarmente delicato per il Paese, l’arrivo dell’obbligatorietà prevista venerdì prossimo. Per questo docenti, ricercatori e personale tecnico, amministrativo e bibliotecario dell’Università di Messina hanno dato vita al Coordinamento LiberoAccessoUnime, che si riconosce nel testo dell’appello, già firmato nelle scorse settimane da alcuni insegnanti messinesi.
L’obiettivo del Coordinamento è innanzitutto quello di fare rete con gli altri movimenti che si stanno sviluppando in Italia, condividendone l’orientamento e il “no” al documento “verde”, che “non risponde alle esigenze di sicurezza per le quali è stato introdotto”. Il Coordinamento pone l’accento sulla “natura discriminatoria dello strumento e intende farsi promotore di tutte le iniziative: dalla obiezione di coscienza, alla organizzazione di eventi divulgativi e dibattiti che coinvolgano la cittadinanza, dando voce a tutte le qualificate posizioni in campo in materia di emergenza sanitaria e legislazione vigente”.
“Ritenendo fortemente simbolica la data del 15 ottobre”, scrivono, “nella quale l’obbligo del lasciapassare imposto a scuola e università fin dal mese di settembre sarà esteso all’intera pubblica amministrazione e a tutti i luoghi di lavoro, l’atto con il quale il Coordinamento ha scelto di esordire è l’adesione allo sciopero generale del lavoro e del consumo proclamato dalla FISI nei giorni dal 15 al 20 ottobre. Il corteo messinese programmato per il 15 ottobre, al quale il Coordinamento prenderà parte, costituirà l’occasione per interagire e confrontarsi con realtà diverse da quella universitaria, ragione per cui si invitano i colleghi universitari, gli studenti e i cittadini a partecipare numerosi”.
Questi signori potranno manifestare venerdì prossimo grazie alla campagna di vaccinazione la cui verifica si basa su green pass. Complimenti
Culi pieni
Ormai non mi meraviglio più di nulla l’ignoranza regna anche all’interno di un luogo di cultura.
Avanti con green pass e mandate a casa a tutti questi pazzi che ci tengono solo a loro e non al bene comune.
Assolutamente così: inutile filosofeggiare, culi pieni. “Discriminazione”……….frustrazioni politiche? Fancazzismo? Poveri noi…….