I due trentenni eletti rispettivamente segretario e presidente provinciale del partito. Il senatore solidarizza con Naro e incalza il sindaco. Chiarezza sulle alleanze: a partire dalle prossime amministrative, centristi solo col Terzo polo

«Dobbiamo ascoltare la gente, aprirci al territorio, essere uniti. Dall’impegno che ognuno di noi mette a disposizione della comunità dipende il valore della politica. Solo in questo modo potrà crescere il nostro consenso elettorale e, soprattutto, alimentare una classe politica seria, che dara’ un apporto importante al comprensorio ed a ciascun comune della nostra provincia». Sono queste le prime parole del neoeletto – per acclamazione –  segretario provinciale dell’Udc, Matteo Francilia, nel corso del suo intervento conclusivo al Congresso provinciale dell’Udc, svoltosi ieri mattina a Messina.  «L’Unione di Centro – ha aggiunto – è un partito coeso al suo interno e prosegue la linea tracciata, a livello nazionale e regionale, da Pier Ferdinando Casini e dal coordinatore siciliano Gianpiero D’Alia». Insieme a Francilia è stato eletto anche il presidente provinciale, Giorgio Muscolino, che ha sottolineato: «L’impegno che l’Udc ci affida oggi è importante, poichè questa segreteria dovrà occuparsi del partito in vista dei prossimi impegni elettorali nella provincia». Oltre alla segreteria sono stati eletti anche i 200 componenti del comitato provinciale dell’Udc;  21 delegati al congresso nazionale e 63 al congresso regionale.

Hanno preso parte al congresso, il presidente dei senatori dell’Udc e coordinatore siciliano, Gianpiero D’Alia, il segretario amministrativo nazionale, Giuseppe Naro, il parlamentare all’Ars, Giovanni Ardizzone, il segretario cittadino Biagio Bonfiglio, il presidente cittadino, Pippo Morano ed i coordinatori giovani del partito, quello regionale, Paolo Alibrandi e quello provinciale Carlo Vermiglio. Nel corso dell’assise, sono intervenuti tanti esponenti dell’Udc cittadino e provinciale, che si sono iscritti a parlare, fornendo la fotografia del loro impegno politico nelle diverse zone, propendo idee e portando avanti le istanze di molti concittadini. 

Inutile negare che molti occhi erano puntati su Naro, all’indomani degli ultimi sviluppi del caso Enav. Ma il tesoriere dell’Udc non ha toccato l’argomento, se non limitandosi a una battuta («in questi giorni ho rubato la scena persino a Casini»). Chi ha voluto che l’intera assemblea mostrasse solidarietà a Naro è stato D’Alia, che ha invitato la platea a tributare un applauso, prima di precisare che «l’Udc è l’unico partito che rispetta la legge sui finanziamenti ai partiti». Lo stesso D’Alia è tornato sulla polemica a distanza con Buzzanca: «Ripeto, la questione è molto semplice: la Corte costituzionale ha detto che non può essere contemporaneamente deputato e sindaco, dunque che opti e che lo faccia per la città». Il leit motiv, dallo stesso D’Alia a Naro passando per Ardizzone, è stato duplice: sul fronte nazionale, tutti concordi sul fatto che si sia aperta «una fase politica nuova, con la fine del bipolarismo»; sul fronte delle alleanze, «manteniamo quelle delle elezioni del 2008, poi, a partire dalle prossime amministrative, Udc e Terzo polo reciteranno un ruolo da protagonisti». Con candidati propri. Senza il Pd, almeno per il momento, e il Pdl. Con il quale il rapporto, secondo Naro, non può che essere giudicato in modo «insufficiente».