Antonella Russo e Calabrò: "Su Atm De Luca rispetti l'Aula e il Salva Messina"

Antonella Russo e Calabrò: “Su Atm De Luca rispetti l’Aula e il Salva Messina”

Antonella Russo e Calabrò: “Su Atm De Luca rispetti l’Aula e il Salva Messina”

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venerdì 19 Ottobre 2018 - 11:33

I due esponenti del Pd ricordano al sindaco che la liquidazione dell'Atm deve passare dalla decisione dell'Aula e che appena lunedì scorso il consiglio si era espresso diversamente

L’annuncio via facebook della liquidazione dell’Atm decisa dal sindaco ha fatto sobbalzare i consiglieri comunali del Pd Antonella Russo e Felice Calabrò che nell’emendare il Salva Messina avevano messo precisi paletti sulla questione delle partecipate ed in particolare dei bilanci dell’azienda. I due consiglieri peraltro rilevano come qualsiasi decisione legata alla liquidazione non possa essere presa senza passare prima dall’Aula.

Ricordiamo al sindaco la necessità di rispettare gli impegni assunti con il “Salva Messina”- scrivono Antonella Russo e Felice Calabrò-che, relativamente ad Atm, prevede, proprio su emendamento votato dall’aula e proposto da noi che, prima della trasformazione in società di capitale pubblico, il Cda di Atm riformuli tutti i bilanci non esitati dal Consiglio comunale dal 2002 in poi, al fine di allineare gli stessi con quelli del Comune di Messina

Qualora poi De Luca dovesse decidere di continuare sulla strada della liquidazione sarebbe già un mancato rispetto di quanto votato lunedì scorso nonchè la volontà di non collaborare con il Consiglio.

Spetta all’Aula, secondo i dettami dell’art. 42 del Tuel, l’esclusiva competenza a porre in liquidazione società partecipate comunali e aziende speciali. Non possiamo essere messi davanti, ancora una volta, ad una scelta amministrativa da sottoporre al voto non certo concordata bensì già preconfezionata

Russo e Calabrò si dicono preoccupati anche del fatto che scelte prese in fretta possano causare danni irreparabili al Comune di Messina, anche in previsione della concomitante predisposizione della delibera di rimodulazione del piano di riequilibrio finanziario, nel quale certamente ATM riveste una posizione oltremodo rilevante.

“In particolare, ad esempio si pongono i problemi legati al fatto che, per recente giurisprudenza contabile, l’Ente socio pubblico non ha più l’obbligo di accollarsi i debiti risultanti dalla liquidazione di una azienda speciale o di una società partecipata; nonché quelli legati a come far coesistere la procedura di messa in liquidazione di ATM con l’obbligatorietà di utilizzare il fondo vincolato per perdite reiterate negli organismi partecipati, introdotta dalla Legge di stabilità 2014. Chiediamo quindi al sindaco, oltre che il rispetto degli impegni assunti con il “Salva Messina” su Atm, di non attuare provvedimenti amministrativi non concertati con il Consiglio comunale, previa audizione anche delle parti sociali, che potrebbero comportare irreparabili conseguenze per il Comune”.

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