Lo scontro con la Cgil: De Luca "minaccia" di deporre, il giudice lo proscioglie

Lo scontro con la Cgil: De Luca “minaccia” di deporre, il giudice lo proscioglie

Alessandra Serio

Lo scontro con la Cgil: De Luca “minaccia” di deporre, il giudice lo proscioglie

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giovedì 03 Dicembre 2020 - 18:08

Cateno De Luca prosciolto dall'accusa di aver diffamato la Cgil: la Crocè ritira la querela e Pino per il giudice non può andare avanti

Era arrivato in aula munito di una corposa documentazione ed intenzionato a dire la sua, come accade spesso nei processi che lo riguardano. Ma il giudice ha prosciolto Cateno De Luca prima che venisse ascoltato.

La decisione è del giudice monocratico Teresa Di Fresco e riguarda lo scontro tra l’oggi sindaco di Messina ma all’epoca dei fatti primo cittadino a Santa Teresa Riva e il sindacato Cgil. De Luca era accusato di aver diffamato il sindacato per delle dichiarazioni risalenti al 2015, quando tra la sigla e l’amministrazione si era aperto il dibattito sulla gestione dell’Aro rifiuti.

Uno scontro a tratti anche pesante, che ha animato l’estate di quell’anno, nel centro jonico. De Luca era stato querelato sia dalla segretaria generale Clara Crocè che da Carmelo Pino. All’udienza di oggi era prevista l’audizione di De Luca, che si è regolarmente presentato in aula.

Giovanni Mannuccia

Il suo difensore, l’avvocato Giovanni Mannuccia, ha però chiesto al giudice di esprimersi subito, saltando l’esame dell’imputato, perché nel frattempo la Crocè ha rimesso la querela e Pino, che invece voleva proseguire il giudizio, assistito dall’avvocato Ettore Cappuccio, secondo l’avvocato Mannuccia non poteva esprimersi a nome di tutto il sindacato, anche alla luce dello statuto dello stesso sindacato. Non aveva più, cioè, titolo a continuare nell’azione legale.

Tesi che il giudice Di Fresco ha condiviso, dopo averci ragionato circa un’ora in camera di consiglio ed uscirne con l’ordinanza di proscioglimento per difetto di querela.

Lo scontro era nato per le dichiarazioni di De Luca su Facebook dopo la richiesta della Cgil provinciale della Funzione pubblica di nomina di un commissario ad acta all’Aro per la verifica dei livelli di occupazione. L’allora sindaco di Santa Teresa aveva risposto duramente sui social, parlando di “difesa di raccomandati e di atteggiamenti mafiosi”.

Un commento

  1. Giustizia – Ingiustizia uguale a pura vergogna siete il cancro il male del malessere dell’Italia Vergogna Giustizia !!!!

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