Lo sportello Lgbtqia+ di Arcigay in commissione: "Rivolto a chiunque"

Lo sportello Lgbtqia+ di Arcigay in commissione: “Rivolto a chiunque”

Giuseppe Fontana

Lo sportello Lgbtqia+ di Arcigay in commissione: “Rivolto a chiunque”

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martedì 31 Ottobre 2023 - 13:10

Il presidente Duca: "Non siamo minoranza di nessuno. Il nostro supporto a tutti, tutte e tuttu"

MESSINA – Lo sportello Lgbtqia+ dell’associazione Arcigay Messina Makwan sbarca in commissione. Durante la seduta della quarta commissione presieduta dalla consigliera Rosaria Di Ciuccio, l’associazione ha avuto modo di spiegare l’operato dello sportello, che si rivolge “a tutte, tutti e tuttu”. Al fianco del presidente Rosario Duca e dell’assessora Liana Cannata, presenti anche Maria Catena Silvestri e Annamaria Mormino, rispettivamente responsabili dello sportello psicologico e legale, e Salvatore Nucera, componente “giovane” dell’associazione.

Duca: “Cosa non è l’associazione”

Duca ha spiegato intanto “cosa non è l’associazione”. Ha dichiarato: “Partirei da questo. Si pensa sempre che sia chiusa in schemi politici precisi, ma non è così. L’arcigay agisce in maniera distante dalle ideologie politiche. Tutti sanno ciò che portiamo avanti dal 1987 (una delle associazioni più vecchie insieme a Siracusa e Napoli). Per anni sono state costruite le basi per il rispetto delle persone, senza alcuna categoria. Negli anni ’80 abbiamo affrontato la pandemia Aids, quando la comunità lgbt era additata come untore. E poi ci sono state altre battaglie, mattoni per costruire il presente. Si è lavorato perché l’associazione, che è di promozione sociale, non venisse conosciuta sola come associazione che si occupa di gay, lesbiche, trans. La nostra associazione si occupa del sociale a 360 gradi”.

“Nostro sportello per tutti, tutte e tuttu”

“Oggi, ad esempio – ha proseguito -, il nostro sportello è per tutti, tutte e tuttu. Noi non chiediamo privilegi ma diritti. Ci battiamo sempre perché ogni persona possa avere la possibilità di autodeterminarsi come vuole. La nostra sede con il Cirs è aperta tutti i giorni, con lo sportello psicologico, quello legale, gruppi di ascolto. È uno sportello autofinanziato che da quando ha aperto accolto centinaia di persone che hanno bisogno. Vengono da noi per la busta della spesa, per assistenza psicologica e legale. Sono uomini e donne a prescindere all’orientamento sessuale. Non è solo il Pride, la nostra attività è h24. Il giorno del Pride è solo il culmine, quando ognuno si può esprimere. Alle contestazioni di chi dice perché il pride? Rispondo, perché no? Noi pretendiamo rispetto. Non siamo a favore della violenza, non siamo a favore delle armi, che non portano la pace. Non siamo per gli schieramenti e le posizioni preconcette. Siamo sempre pronti a discutere e scontrarci e confrontarci nell’interesse della comunità. Ci è capitato di lavorare per chi ha problemi con la casa, per chi ha difficoltà per la disabilità. Noi non ci sentiamo minoranza di nessuno, ci sentiamo cittadini alla pari e con pari dignità”.

Duca poi ha raccontato: “Ogni anno ci troviamo ad assistere a vittime trans in tutta Italia. Ci troviamo ad assistere a posti di lavoro negati”. E ha concluso: “Noi vogliamo aiutare, ci interessa che alle persone arrivi un aiuto. Arcigay come mission ha la tutela delle persone della comunità Lgbtqia+ ma come associazione si occupa di tutti, tutte e tuttu”.

La dottoressa Silvestri: “Microaggressioni anche nel linguaggio”

La dottoressa Silvestri ha invece parlato del sostegno psicologico: “Le microaggressioni si registrano anche nel linguaggio, tra colleghi o compagni di classe. Le persone che vengono da noi vivono disagi, molte volte fisici e concreti, dalla casa alla busta della spesa. Ma molte altre volte vengono giovani che non si sentono accettati dai compagni di classe. Dire trans e dire gay non è la stessa cosa. Ci stupisce negativamente che lo si faccia tra compagni. Dire ‘trans di me…’ non è accettabile. Andiamo per questo nelle scuole, gratuitamente, e raccontiamo il rispetto dell’altro. Un rispetto che è a 360 gradi. Ti rispetto perché sei persona, non c’entra l’orientamento sessuale. Immaginate una ragazzina o un ragazzino di 12 anni che si rende conto di essere trans, di non riconoscersi nel suo corpo. È un grande disagio, un momento di forte fragilità, e se non sono sostenuti dalla scuola, dalla società, non solo da noi, il rischio di comportamenti pericolosi è altissimo. Ci occupiamo allo sportello anche di altre difficoltà, famiglie o ragazzi con altri problemi. Ci preoccupa perché forse mancano realtà che possano risolvere altri tipi di problemi”.

L’aspetto legale

L’avvocato Mormino racconta invece che “lo sportello legale è stato fortemente voluto dal presidente Duca, di pari passo a quello psicologico. Dove c’è la necessità di tutela dei diritti interveniamo. Lo sportello ha una sede fisica in via Placida ma c’è anche il numero di telefono e spesso ci capita di intervenire telefonicamente, soprattutto dove ci sono difficoltà all’interno della famiglia. Si verificano casi di reclusione in casa o di non accettazione. Le maggiori richieste però ci arrivano sulla transizioni e sui ricorsi in tribunale per il cambio sesso. Ma noi non siamo un luogo dove si convincono le persone a essere di un sesso diverso. Non succede questo. Al primo approccio psicologico segue quello legale. Ma chi si rivolge a noi per il cambio sesso quasi sempre sa già quello che vuole. E in casi di minorenni solitamente utilizziamo un approccio ancora più soft, sempre insieme ai genitori”.

E infine, a parlare è stato anche il responsabile dei giovani di Arcigay Messina Salvatore Nucera che ha spiegato le attività dell’associazione rispetto ai giovani della provincia di Messina: “Da tre mesi a questa parte stiamo iniziando ad organizzare i primi eventi di sensibilizzazione ed inclusione a tema lgbtqia+, cercando di migliorare sempre più la realtà messinese. In questo senso, abbiamo organizzato un primo evento ‘Speedmeeting: l’amicizia nasce in un (arco)baleno’, in collaborazione con le associazioni universitarie ESN Messina, BEST Messina, ELSA Messina e con la pagina Spottedlgbt+ Messina.
Abbiamo in cantiere l’organizzazione di aperitivi divulgativi chiamati ‘LoveEducation’, aperti a tuttə e con la partecipazione di ospiti d’eccezione, nonché una serie di iniziative in tutte le scuole di Messina, con il supporto del responsabile scuola di Arcigay Messina Francesco Testa. È nostra intenzione affrontare le tematiche dell’educazione alla relazionalità, all’affettività, alla sessualità, all’orientamento sessuale ed all’identità di genere, in modo tale che tuttə possano meglio conoscere ed amare se stessi, senza sentirsi mai più solə.”

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