Iniziativa domani dei sindacati di base e che riguarda treni, bus, navi e scuole. A Messina presidio a piazza Cairoli
Sciopero generale per la popolazione palestinese lunedì 22 settembre. Una decisione che riguarda treni, bus, navi e scuole. L’obiettivo è manifestare la propria solidarietà contro il genocidio e a sostegno della missione della Global Sumud Flotilla, partita con un carico di aiuti umanitari in direzione Gaza. Usb e i sindacati di base (Cub, Adl, Sgb) lo hanno promosso. L’appuntamento a Messina è alle 9.30 con un presidio a piazza Cairoli.
L’Onu: “A Gaza è genocidio”
In primo piano pure il tema dell’invito ai governi, da quello italiano alle realtà europee, a porre fine a complicità e titubanze. La Commissione d’inchiesta dell’Onu lo ha scritto in modo chiaro: a Gaza è genocidio, dopo decenni di apartheid e occupazioni illegali. Con l’attacco israeliano, ventimila bambini uccisi e oltre 65mila morti. “Ma potrebbero essere molti di più” ha dichiarato Francesca Albanese, relatrice speciale delle Nazioni Unite sui territori palestinesi occupati.

Sottolinea Tania Poguisch, segretaria regionale del Prc Sicilia, Partito della rifondazione comunista: “Lo sciopero generale e generalizzato sarà un momento che avvierà poi tante altre iniziative che ci vedranno
uniti con il movimento contro le guerre. Il tutto con il principale obiettivo di fermare il genocidio e di riprendere in mano come popoli la via per la pace contro qualsiasi disegno di riarmo europeo. La lotta per la Palestina è la nostra lotta, la lotta per la libertà e per i nostri diritti e l’attenzione nel Paese verso lo sciopero generale vuol dire che non va fatto alcun passo indietro. E scenderemo sempre nelle piazze finché la guerra non si fermerà e si costruirà un grande movimento di massa per cambiare l’ordine del discorso contemporaneo, basato su economia di guerra e violazione dei diritti umani”.
Venerdì scorso, invece, l’iniziativa della Cgil, a Messina in piazza Unione Europea, con il segretario generale Maurizio Landini: “Abbiamo chiesto a lavoratrici e lavoratori italiani oggi (venerdì 19 settembre, n.d.r.) di scioperare, lo strumento massimo di protesta e mobilitazione, non per aumentare i salari ma per dire di fermare il massacro, la vera e propria deportazione, la vera e propria cancellazione dell’esistenza stessa del popolo palestinese. Siamo il primo sindacato al mondo ad aver fatto questa scelta e ora anche gli altri sindacati europei si stanno mobilitando. Non lo dico per avere una medaglia ma abbiamo bisogno che questa consapevolezza si allarghi. E che si ricrei quella solidarietà del mondo del lavoro internazionale ,non solo per fermare Netanyahu, ma per arrestare quella logica e cultura della guerra che è ripartita. E che sta permettendo di fare il genocidio. Tutti lo guardano ma gli permettono di farlo”.

Fate un fatto semplice ,andate da Hamas liberate gli ostaggi e anche i corpi .
La guerra finirà all’istante.
Oltretutto si fa risparmiare agli italiani un costo per una protesta inutile.
Scioperare e bloccare per cosa? Ora anche basta! Andate in Palestina o a Gaza a protestare e non bloccate la gente che vuole lavorare e vivere serenamente per una guerra triste e orribile senz’altro ma di cui l’Italia non c’entra nulla né può fare nulla! BASTA fare pagliacciate sulla pelle degli altri e approfittarne per non fare mai nulla, soprattutto non lavorare!
Forse Sera non sa che l’Italia supporta Israele anche con le armi, quindi siamo complici del genocidio. Tu, continua a non sentirti bloccata e va lavorare se ti fa sentire meglio!
Non ci bastava Landini con la cgil ora anche questi, ma andate a lavorare e fate lavorare la gente.
Chi sono peggiori , gli israeliani che sterminano il popolo palestinese o i sionisti di casa nostra che li giustificano e chiudono i loro occhi e le loro coscienze davanti al genocidio ?