“Machine de Cirque”: sincronia di acrobazie e musica tra fiato sospeso e risate

“Machine de Cirque”: sincronia di acrobazie e musica tra fiato sospeso e risate

Emanuela Giorgianni

“Machine de Cirque”: sincronia di acrobazie e musica tra fiato sospeso e risate

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domenica 13 Febbraio 2022 - 06:55

Un successo di applausi, urla ed entusiasmo per la compagnia internazionale di artisti circensi che ha portato sul palco del Teatro Vittorio Emanuele i suoi numeri impressionanti, divertenti e capaci di raccontare

Cosa può succedere se la strada di cinque artisti circensi si incrocia con quella di un polistrumentista? Se il polistrumentista è Frederic Lebrasseur e gli artisti circensi in questione sono Guillaume Larouche , Thibault Macé, Philippe Dupuis, Samuel Hollis, Laurent Racicot il risultato è un successo.

Il merito è di Vincent Dubé, grandioso artista circense amante dei progetti multidisciplinari, che, nel 2013, fonda i Machine de Cirque. Dubé, insieme ai co-fondatori della compagnia no-profit, crea nel 2015 lo spettacolo omonimo “Machine de Cirque Show”. Lo spettacolo, dopo esser stato presentato più di 600 volte in Francia, Giappone, Germania, Austria, Svizzera, Ungheria, Romania, Stati Uniti, Canada, Paesi Bassi, Belgio, Svezia, Spagna e Italia, arriva al Teatro Vittorio Emanuele di Messina e travolge il suo pubblico.

Il linguaggio delle arti circensi

Un vero e proprio successo di applausi, complimenti ed urla di entusiasmo, cui di rado il pubblico messinese si è abbandonato con tanta forza. Ma le gesta acrobatiche, impossibili e geniali, degli artisti circensi lo hanno lasciato del tutto a bocca aperta e con il respiro mozzato. “Machine de Cirque Show” vuole raccontare la storia degli ultimi sopravvissuti all’apocalisse sulla Terra, dei loro bizzarri tentativi per salvarsi e per trovare altri simili con l’aiuto di una macchina, loro compagna di avventure.

Che sia questa la storia raccontata non è immediato né chiarissimo da comprendere, e lo si dimentica, a volte, nel corso dello spettacolo. Ma, come in un libro scritto a tal punto bene da mettere in secondo piano la trama, perché non conta più tanto cosa racconta quanto piuttosto come lo racconta, allo stesso modo, qui, la vera forza dello spettacolo sta nella potenza comunicativa che tali gesta circensi hanno. Ogni acrobazia, ogni gioco scenico, dal funambolismo alla giocoleria, pur sbalordendo il pubblico si pone un obiettivo più profondo: farsi linguaggio, raccontare emozioni, essere parte di un unico tessuto narrativo composto. E in questo sta la forte teatralità dei Machine de Cirque.

Unico tessuto narrativo tra acrobazie, musica e ironia

Ogni artista circense, con le sue specialità, regala allo spettacolo momenti diversi, alcuni più lenti, altri sempre più incalzanti. Ad accompagnarli sono strumenti variegati, la bascula e le clave da giocoliere, il palo cinese, la bici, e, perfino, degli asciugami. Tra Thibaul Macé, maestro del ciclismo acrobatico, che guida la bici all’indietro, poi ci sale sopra, danza con lei; Laurent Racicot che ci diverte e sorprende con il suo lavoro acrobatico nell’hoop diving cinese, i cui voli impossibili nel palo cinese fanno svenire per la paura anche i compagni; o l’incredibile numero finale con il teeterboard, il trampolino acrobatico tramite il quale gli artisti regalano dei salti mortali da cardiopalmo. Con loro, infatti, sembra anche a noi di salire su per il cielo per poi precipitare giù, trattenendo il fiato.

Ancor di più delle acrobazie, ancora di più del talento strabiliante di questi artisti, ciò che colpisce è il loro creare insieme un organismo perfetto. Ciascuno di loro costituisce una parte inseparabile e inscindibile dalle altre, capaci di diventare, insieme, un tutto più grande. Così diversi si fondano insieme, in perfetta sintonia e sincronia. All’interno di questo grande organismo e fondamentale per la sua realizzazione è la musica di Frederic Lebrasseur. Che sia la batteria o l’ukulele, la musica scandisce i tempi, dà voce ai movimenti degli artisti, si costituisce come loro lingua, scrive il loro testo, donandogli spessore, intensità ed emozione. Ancora una volta una sincronia perfetta cui ultimo elemento è l’ironia.

La gag degli asciugamani

I Machine de Cirque non desiderano, infatti, soltanto sorprendere il loro pubblico, ci tengono anche a divertirlo. Ognuna delle epiche gesta da loro compiute vuole, infatti, far sorridere, in un incontro continuo tra acrobazie, teatralità e pantomima. Gli esempi sul palco sono infiniti, tra tutti spicca, però, la gag celebre degli asciugami, che ha fatto il giro del mondo, raggiungendo più di 40 milioni di visualizzazioni sui social. Un nudo tanto integrale quanto invisibile, abilmente coperto e scoperto da asciugamani scambiati, rubati e con i quali i protagonisti giocano tra loro.

Con strabilianti capacità, energia, ma anche immaginazione ed estro creativo, la compagnia ha  creato un universo audace e vigoroso, capace di catturare il pubblico e donargli momenti di puro divertimento ma anche di vera magia. I sei artisti, sul palco, hanno brindato a Messina. Noi brindiamo a loro, brindiamo all’arte. Si replica oggi alle 17.30.

con Machine de Cirque

Director, co-writer and original idea: Vincent Dubé

Co-writers, co-directors: Yohann Trépanier, Raphaël Dubé, Maxim Laurin, Ugo Dario & Frédéric Lebrasseur

Music: Frédéric Lebrasseur

Circus artists: Guillaume Larouche , Thibault Macé, Philippe Dupuis, Samuel Hollis, Laurent Racicot

Musician: Frederic Lebrasseur or Steve Hamel or Olivier Forest (one musician at a time)
Artistic advisors: Patrick Ouellet, Harold Rhéaume & Martin Genest

Scenography advisors: Josée Bergeron-Proulx, Julie Lévesque & Amélie Trépanier

Costume Designer: Sébastien Dionne

Lighting Designer: Bruno Matte

Sound Design: René Talbot

Mechanical Engineer: David St-Onge

Technical Direction: Patrice Guertin

A Machine de Cirque production

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