Maltempo, un "ente meteorologico regionale autonomo" per alzare la soglia d'attenzione

Maltempo, un “ente meteorologico regionale autonomo” per alzare la soglia d’attenzione

Redazione

Maltempo, un “ente meteorologico regionale autonomo” per alzare la soglia d’attenzione

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sabato 21 Gennaio 2023 - 08:30

A proporlo è stato il deputato regionale Giuseppe Lombardo, che chiede maggiore "attenzione per vento e rischio mareggiate, che hanno impatto devastante"

Il maltempo che affligge da qualche giorno la Sicilia va combattuto con un “ente meteorologico regionale autonomo capace di fornire previsioni e informazioni meteorologiche, sia al Dipartimento regionale di Protezione Civile sia alla cittadinanza, ai sindaci e agli enti locali che colmi il vuoto lasciato dall’attuale impostazione del sistema”. Questo è quanto affermato da Giuseppe Lombardo, deputato regionale di Sicilia Vera e Sud chiama Nord, che ne richiede l’istituzione alla Regione siciliana dopo i danni e i disagi registrati nelle ultime ore.

Lombardo: “Servono soglie di attenzione per vento e mareggiate”

Lombardo spiega: “Purtroppo, anche in questo caso l’evento meteorologico è stato largamente sottostimato dai bollettini meteorologici regionali, visto che il sistema attuale non permette di trasmettere la pericolosità di fenomeni come quello di oggi. Questo perché non sono definite delle soglie di attenzione per il vento, o per il rischio di mareggiate, che possono avere invece un impatto davvero devastante sul nostro territorio, specie quando interessano zone fortemente urbanizzate”.

“Creare un ente meteorologico regionale autonomo”

“Questi disguidi possono risolversi solo con la creazione di un ente meteorologico regionale autonomo – prosegue -. I principali vantaggi derivanti dai prodotti di un servizio meteorologico sono traducibili in vantaggi di tipo sociale, quando le previsioni diventano una risorsa da utilizzare tanto nella prevenzione di possibili evoluzioni meteorologiche, quanto nella programmazione di interventi mirati a limitare gli effetti di tali evoluzioni, se giudicate potenzialmente dannose per l’incolumità della popolazione o per attività lavorative che verrebbero colpite”. Una questione di sicurezza dei cittadini ma anche di “risparmio di risorse e di una migliore gestione di quelle attività che possono essere influenzate dallo stato del tempo”.

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