Le famiglie a reddito zero devono pagare, la proposta per i più disagiati

Le famiglie a reddito zero devono pagare, la proposta per i più disagiati

F.St.

Le famiglie a reddito zero devono pagare, la proposta per i più disagiati

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sabato 22 Settembre 2018 - 05:26

L'amministrazione De Luca ha deciso che anche le famiglie con reddito Isee tra zero e 2 mila euro devono pagare la mensa scolastica, con un costo di 0,50 centesimi a pasto. I consiglieri comunali della V e della VII commissione però mettono sul tavolo una proposta alternativa

L’anno scolastico è iniziato tra i problemi per le condizioni strutturali delle scuole messinesi, ma questo non è l’unico problema che riguarda le scuole: resta ancora irrisolta la questione mense. Il servizio non è ancora partito e a sollevare perplessità c’è anche la scelta dell’amministrazione De Luca di far pagare la mensa a tutti, anche per chi ha reddito zero.

Era già accaduto negli anni scorsi, quando l’amministrazione Accorinti aveva introdotto la quota di 0,80 centesimi da pagare per la mensa per chi dichiarava reddito tra lo 0 e i 2 mila euro. E le polemiche furono durissime.

Oggi è il sindaco De Luca ad aver deciso che tutti devono pagare e per questo la VII commissione consiliare che si occupa di Politiche sociali e la V commissioneche invece è dedicata a Scuola e Politiche culturali, si sono riunite in seduta congiunta per esaminare il problema sotto tutti i punti di vista e confezionare una proposta alternativa che possa andare incontro a quelle famiglie che vivono in condizioni di estremo disagio economico.

I due presidenti, i consiglieri Cristina Cannistrà e Pietro La Tona, hanno messo sul tavolo il delicato tema della compartecipazione delle famiglie ai costi delle mense scolastiche partendo dal presupposto che l’Amministrazione comunale, facendo seguito all’appalto già assegnato per gli anni 2018 e 2019, ha deliberato che anche i nuclei familiari con reddito Isee da 0 a 2000 euro debbano compartecipare al costo con un contributo di 0,50 centesimi a pasto.

I componenti delle Commissioni hanno condiviso che, in linea di principio, non appare equo né opportuno chiedere alle famiglie in condizioni economiche così disagiate la compartecipazione alla spesa in questione. Tuttavia le Commissioni hanno pure preso atto che la normativa impone la compartecipazione alle spese per i servizi a domanda individuale e, inoltre, hanno convenuto che essendo l’appalto già espletato è necessario tener conto dei costi posti a base dello stesso, ma anche degli introiti che sono stati stimati.

Considerato che il 50% delle famiglie ricadono nella prima fascia con redditi abbondantemente al di sotto del minimo vitale, tenuto conto anche della necessità di operare con l’invarianza della spesa, la commissione congiunta ha deciso di presentare all’esecutivo una proposta:azzerare la compartecipazione per le famiglie rientranti nella fascia di reddito 0-2000 euro e ridistribuire, in quota parte, i mancati introiti derivanti da tali modifiche sui nuclei familiari aventi reddito superiore a 15.000 euro annui.

In tal modo i componenti delle Commissioni ritengono di venire incontro alle esigenze prioritarie delle famiglie disagiate i cui figli non possono essere penalizzati e ciò senza incidere né sugli altri nuclei familiari che si troverebbero ad affrontare solo piccoli aumenti né sul bilancio comunale che non verrebbe ad essere modificato sostanzialmente dall’accoglimento di questa proposta.

F.St.

5 commenti

  1. La verità è che solo una minima parte di queste famiglie a reddito 0 o quasi lo è realmente le altre non lo sono visto che poi i genitori vanno a prendere i figli con il tmax nuovo con l’auto da 30 000 euro o con la smart e a casa se sono in 4 hanno 5 mezzi di trasporto perché uno è quello del cane o del gatto

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  2. Sì deve solo vergognare.Prima vorrebbe regalare le case a chi per 30 non ha mai pagato nulla.Oggi vuole l”elemosina di chi vive di elemosina.

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  3. Anche se fosse corrispondente al vero, quella minima parte non deve pagare…. e poi sulla base dei si dice non si va da nessuna parte

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  4. Ma se facciamo la proposta che la differenza la pagano questi due signori non è meglio, facile scaricare sempre su la brava gente i problemi. Di tutte queste famiglie che dichiarano reddito basso è nullo lavorano tutti in nero e si mantengono macchine e telefonini di ultima generazione e poi non hanno i soldi per pagare nulla, non potete scaricare tutto sempre sui soliti siamo stanchi di questa politica assurda che ha rovinato l’Italia è ha alimentato il lavoro nero. Ogni uno deve pagare pure se poco ma deve pagare.

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  5. Giusto dice Fabiuccio , il suo commento vale anche per i baraccati ,non hanno mai pagato nulla e gli regaliamo le case.Figurati se hanno mai pagato le mense o il ticket.

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