Pronto a partire il servizio, pagheranno tutti e rigide diposizioni per chi non lo farà

Pronto a partire il servizio, pagheranno tutti e rigide diposizioni per chi non lo farà

Francesca Stornante

Pronto a partire il servizio, pagheranno tutti e rigide diposizioni per chi non lo farà

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venerdì 22 Novembre 2013 - 23:33

Rischiano di creare aspre polemiche le disposizioni date dal Comune ai Dirigenti scolastici per l'avvio del servizio mensa. Rimodulate le tariffe, la Giunta ha previsto un costo anche per la fascia di reddito più bassa che prima era esente.

Accantonata l’ipotesi “autogestione” che aveva scatenato la rivolta di sindacati e famiglie, l’amministrazione Accorinti è andata avanti nel percorso per la riattivazione del servizio mensa nelle scuole elementari e medie. L’assessore alla Pubblica Istruzione Patrizia Panarello ha incontrato i Dirigenti scolastici e concordato la soluzione con i sindacati, alla fine il servizio è stato consegnato tramite trattativa privata che prevedeva l’erogazione di 1590 pasti al giorno, per 15 giornate dell’anno scolastico 2013/2014 (per avviare un servizio completo serve il bilancio), al prezzo unitario di 4,29 oltre Iva al 4%. Ad aggiudicarsi l’appalto la ditta La Cascina, la stessa che gestiva il servizio durante lo scorso anno scolastico.

Salvi così i lavoratori che avevano rischiato di rimanere disoccupati. Salvi anche gli insegnanti che senza la refezione avrebbero dovuto smettere di lavorare perché sarebbe saltato il tempo pieno. Salvo soprattutto un diritto dei bambini: il tempo pieno e la garanzia di un pasto adeguato. Considerato anche il risvolto sociale, visto che in diverse zone della città proprio il pranzo a mensa rappresenta l’unico pasto completo della giornata che molti bambini riescono a fare. Fin qui dunque una notizia sicuramente positiva. C’è però una novità. E riguarda il costo che i cittadini dovranno sostenere per poter far mangiare i propri figli a scuola.

Lo scorso 14 novembre la Giunta ha infatti approvato una modifica delle quote di compartecipazione a carico degli utenti del servizio di refezione scolastica per l’anno 2013, partendo da quelle che lo scorso mese di marzo aveva introdotto il Commissario Croce. Già allora Croce aveva dovuto rimodulare le tariffe per recuperare il 36% della spesa per i servizi individuali, una decisione dettata dallo stato di pre-dissesto del Comune. Oggi la condizione economica di Palazzo Zanca non è mutata, si appesantisce però il carico sulle spalle dei cittadini. La novità che la Giunta ha deciso di introdurre è la tariffa anche per la fascia di reddito Isee che va da 0 euro a 2mila euro per la quale prima era prevista l’esenzione totale. I figli di famiglie che rientrano in questa fascia dovranno pagare 0,80 euro a pasto. Restano invariate seconda, terza e quarta fascia: da 2mila a 9mila si paga 2 euro; da 9mila a 15 mila si paga 2,50; da 15mila a 20mila si paga 3 euro. Piccolo aumento anche per la fascia dai 20mila in su che pagherà 4,41 rispetto ai 4,33 di qualche mese fa. Confermate invece le ipotesi di esenzione per gli alunni portatori di handicap, per gli insegnanti e il personale Ata (spesa coperta dal rimborso del Ministero della Pubblica Istruzione) e riduzione del 50% a partire dal terzo figlio che fruisce della refezione scolastica.

Con la rimodulazione delle tariffe si conta di far entrare nelle casse del Comune 49.827 euro, altri 78.215 dovrebbero essere rimborsati dal Ministero per i pasti fruiti dagli insegnanti e dal personale Ata, dunque si raggiungerebbe la cifra di 128.042 euro necessari per coprire il 36% del costo complessivo del servizio per il 2013, visto che fino ad oggi erano stati recuperati 226.000 euro su 354.042 euro stimati da Croce.

Nei giorni scorsi dal Dipartimento comunale alla Pubblica Istruzione sono partite le circolari che informano i Dirigenti sulle novità e sulle modalità previste per l’avvio di questo servizio. Circolari che hanno già provocato anche qualche polemica da parte di docenti e famiglie perché viene richiesto ai Dirigenti di far pagare in anticipo ed eventualmente di non richiedere il servizio per chi non paga. Inevitabili potranno essere le discriminazioni tra bambini che si troverebbero così a pagare sulla loro pelle un momento di crisi economica generale e una condizione difficile per moltissime famiglie messinesi. Di certo le polemiche non mancheranno.

Francesca Stornante

18 commenti

  1. i bambini non possono pagare le colpe dei politici incapaci che ci hanno portato a questo sfacelo e nemmeno il momento nero che causa il disagio economico momentaneo di alcuni genitori. altri politici (locali,regionali o nazionali) se avessero un po di cuore donerebbero parte del loro LAUTO stipendio annuo per la mensa dei piccoli.

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  2. Messina come adro… Più dal basso di così…

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  3. pietro anzalone 23 Novembre 2013 10:48

    ” ….ed eventualmente di non richiedere il servizio per chi non paga….”
    se non ricordo male c’e’ gia’ stata una esperienza analoga di matrice leghista con i ben noti risultati.

    Cosa ne pensa l’UNICEF?????

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  4. letterio.colloca 23 Novembre 2013 12:50

    Quanto di ASSAI VERGOGNOSO si aggiunge a questa martoriata città- che pare più un COVO DI xxxxxx anziché una cives protesa a raggiungere vette di benessere e civiltà- rivela altro MARCIUME di quella …xxxxxx messa sullo scranno.Nei tempi assai trascorsi,ricordo che anch’io sono stato fruitore della mensa scolastica (allora fornita dalla ” munificenza” del piano Marshall!!!) e -benchè i tempi erano tristi-NESSUNA osava chiedere pagamenti alle famigli già di per loro annaspanti in quella difficile quotidianità.
    Da troppi mesi leggo dei “corsi di formazione”,VERI BANCOMAT per TURPI FAMIGLIE che tutt’ora SFRONTATAMENTE si mostrano ai concittadini e soprattutto a quelli che hanno DOVUTO barattare la propria DIGNITA’ con la xxxxxx di chi di loro si serve, restando nell’ombra -come i xxxxxxxx.
    Due appelli:uno alla attuale MAGISTRATURA e l’altro a costoro.
    1) I Vostri Padri (professionali,da Pietro Rossi a Santino Lo Forti,ecc) avevano meno necessità di applicare pedissequamente la Legge perché i MESSINESI, loro contemporanei, erano guidati dal personale senso morale che li voleva COMUNQUE onesti e fattivi per la collettività,soprattutto verso chi aveva meno di loro.Pleonastico,inteligenti pauca!
    2) Gli attuali xxxxxx vadano sotto le forche caudine e, prima di venirne fuori coi FARDELLI SPETTANTI e COMMINATI RIGOROSAMENTE dalla più stringente LEGGE -DOPO AVERE RESTITUITO ANCHE I 13 Mln di € xxxxxxxxx- facciano CORALMENTE AMMENDA ANCHE VERSO I BAMBINI-VERSANDO PER I PROSSIMI ANNI IL NECESSARIO IN SOLDI affinché gli stessi bambini abbiano a non PATIRE LA FAME (mangiano solo una volta al giorno, alla refezione!!!!).xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx
    Sono un genitore che, con qualche piccola rinuncia e 40 anni di lavoro, ho forgiato una famiglia sull’onestà senza ma e se; famiglia ,al pari di tantissime altre, cheTREPIDA nell’apprendere che costoro possano ANCORA SERVIRSI -grazie alla loro xxxxxxxxxxx- delle GARANZIE DI LEGGE (domiciliari, difese alla” la stessa che hanno SEMPRE xxxxxxxxx.

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  5. mamma mia… l’unica cosa giusta SAREBBE farsi anticipare i soldi per i pasti degli insegnanti ed il personale ATA non quello dei bambini. siete degli incapaci… VERGOGNA gli ultimi non avete neanche idea di dove stanno! fatevi un giro e aprite gli occhi VERGOGNA VERGOGNA VERGOGNA!

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  6. Accorinti ha iniziato a cambiare Messina dal basso…, facendo pagare appunto anche chi sta più in basso…

    In una situazione di dissesto un sindaco responsabile avrebbe detto la verità ad Agosto e operato opportuni tagli su spese inutili (vedi Vara e altre orpellerie pseudoturistiche).
    Bloccato gli inutili lavori di “abbruttimento” come quello attorno al Nettuno. Razionalizzato gli impegni assegnando una priorità economica e morale ai servizi sociali.
    Pianificando il risveglio di una città senza limitarsi a delibere compiacenti dettate dall’urgenza di piacere o non scontentare, delibere rilasciate senza essere “sostenibili”.

    E dopo la Tares anche questa.

    SOLO CHE PER QUESTA UNA SOLUZIONE DAL “BASSO” CI SAREBBE…:
    CHI PUO’ ADOTTI UN BAMBINO.. DAL BASSO.
    Il costo di un caffé € 0,80 non è poi così oneroso per chi può.
    DOVREBBERO ESSERE LE STESSE SCUOLE A ISTITUIRE UN FONDO PER I BAMBINI CHE PROVENGONO DA FAMIGLIE PIU’ DISAGIATE, con il contributo di quei genitori ai quali un caffé al giorno non cambierebbe la vita anzi la migliorerebbe.

    Perché il signor Accorinti invece di esternazioni demenziali e di “ingiunzioni al pagamento” non si fa portavoce di una SOLIDARIETA’ DAL BASSO tra i Messinesi?

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  7. SOTTOSCRIVO!!!
    I deputati messinesi – regionali e nazionali che NON SI SONO RIDOTTI IL LAUTO STIPENDIO MENSILE potrebbero contribuire fattivamente…vero D’Alia?

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  8. quindi se una famiglia ha reddito zero dovrà pagare lo stesso 0,80 a pasto….. e se non paga……come ad Adro!
    DIMETTEVI se non siete in grado!!!

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  9. qua finirà come quel paese del nord Italia che balzò agli onori della cronaca dove un sindaco negò la mensa a chi non poteva permettersela facendo pranzare i bambini soli nelle classi…
    questo comportamento a mio avviso è da prodotto della fù “Pozzi Ginori” e credo che se facessero questo anche qua sarebbe la goccia che farebbe traboccare il vaso….

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  10. tutti coloro che hanno una qualsiasi tessera di partito dovrebbero VERGOGNARSI !

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  11. IO VI RICORDO CHE CHE CI SONO FAMIGLIE ONESTE CHE NON POTRANNO USCIRE NEANCHE UN CENTESIMO X VARI MOTIVI IN PARTICOLARE CHI NON LAVORA E VIVE INVENTANDO IL LAVORO VENDERE FRUTTA ED ALTRO SEMPRE COME ABUSIVO ED IL RISCHIO CHE LE VENGA TUTTO SEQUESTRATO E RELATIVO VERBALE E POI PERCHE FARE IL VERBALE TANTO NON LO PAGHERANNO MAI SE IL RENATO DICE CHE A GIA UN FONDO DA PARTE DOVE AVEVA PROMESSO DI INTASCARE SOLO LA SOMMA DI PROFESSORE DI SCUOLA MEDIA INCOMINCI A PAGARE LA QUOTA X I PIU BISOGNOSI NELLE MENSE DEI RIONI PIU POVERI DAI RENATO FATTI E NON PUBURAZZU SI PERCHE FINO AD ORA AI FATTO SOLO PUBURAZZU E BASTA E MENO MALE CHE VENIVI DAL BASSO A COME SI STA SULLA 159 CON AUTISTA

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  12. E dopo la Tares anche questa.

    SOLO CHE PER QUESTA UNA SOLUZIONE DAL “BASSO” CI SAREBBE…:
    CHI PUO’ ADOTTI UN BAMBINO.. DAL BASSO.
    Il costo di un caffé € 0,80 non è poi così oneroso per chi può.
    DOVREBBERO ESSERE LE STESSE SCUOLE A ISTITUIRE UN FONDO PER I BAMBINI CHE PROVENGONO DA FAMIGLIE PIU’ DISAGIATE, con il contributo di quei genitori ai quali un caffé in meno al giorno non cambierebbe la vita anzi la migliorerebbe.

    Perché il signor Accorinti invece di esternazioni demenziali e di “ingiunzioni al pagamento” non si fa portavoce di una SOLIDARIETA’ DAL BASSO tra i Messinesi?

    OPPURE perche` non se ne fa promotore lo stesso TempoStretto?

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  13. ma la punteggiatura è un optional?

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  14. Non so perchè, forse per via di qualche precedente, ma ci scommetto che si tornerà precipitosamente sui propri passi….

    Aspettando Felice Calabro’

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  15. Proporrei che gli insegnanti, i quali hanno il pasto gratis, devolvano il loro pasto ad un bambino bisognoso e che si privino loro del caffè per dare ad un altro bambino la possibilità di mangiare. Intanto sarebbe un primo passo a dimostrazione della buona volontà di insegnanti che andrebbero a guadagnare dalla mensa per via dell’orario non ridotto.
    Al sindaco e vice propongo di non consentire più alle Poste italiane di continuare con il servizio delle raccomandate delle multe, servizio che costa 16 euro a singola raccomandata mentre sul mercato della concorrenza questo lavoro si fa con 5 euro. Il risparmio è evidente però nessuno vuole vedere e sentire e si continua a sprecare denaro e cioè circa 400 mila euro all’anno solo per differenza tra pubblico e privato. Con il risparmio di questa somma si potrebbe dare< da mangiare gratis a tutti i bambini. Pensaci Signorino dato che sei tu che ti occupi di bilancio.

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  16. è una carognata ma non è chiaro cosa ne pensa accorinti. Giunta e consiglio comunale possono facilmente essere sostituiti. In una vera democrazia comanda la giunta e ancora di più il consiglio comunale. E’ molto altruista da parte di accorinti dare tanto spazio a costoro. La mensa è uno dei momenti più importanti per socializzare ma stando così le cose io risparmierei un euro e passerei più tempo con mio figlio anche presentando false giustificazioni per fare solo la mattina!

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  17. Uno che si propone come “Fuozza messina” non ha diritto di criticare nessuno .

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  18. perchè ha un lavoro che evidentemente glielo permette…

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