Messina, approfondimento d'inchiesta sui 33 morti covid alla Come d'Incanto

Messina, approfondimento d’inchiesta sui 33 morti covid alla Come d’Incanto

Alessandra Serio

Messina, approfondimento d’inchiesta sui 33 morti covid alla Come d’Incanto

Tag:

mercoledì 29 Settembre 2021 - 07:00

La Procura vuole valutare le condizioni degli anziani prima del contagio e nei giorni immediatamente precedenti ai decessi

Lo ha disposto il giudice per le indagini preliminari Valeria Curatola su richiesta del sostituto procuratore Marco Accolla, che insieme all’aggiunto Rosa Raffa sta coordinando l’indagine sulla struttura messinese duramente colpita dal contagio, nella prima fase della pandemia.

La novità è emersa ieri alla seconda udienza dell’incidente probatorio, chiesto proprio dalla Procura per cristallizzare le eventuali prove, soprattutto quelle legate ai fondamentali esami scientifici. Dopo il deposito della prima perizia commissionata al pool di consulenti di Genova, la Procura ha chiesto una integrazione del loro lavoro, volta ad approfondire le condizioni effettive degli anziani, poco prima che il contagio cominciasse a circolare, non lasciando loro spazio, o meglio prima dei tamponi.

La Procura vorrebbe perciò capire se è possibile ricostruire la loro anamnesi per stabilire effettivamente come stavano, complessivamente, prima di ammalarsi di Covid. Ricostruzione che sarà effettuata analizzando la documentazione medica che troveranno a loro disposizione, già acquisita, e sentendo i medici di famiglia di ogni paziente, come richiesto dall’avvocato Antonello Scordo, difensore della titolare della struttura. La Come d’Incanto infatti non è una casa di riposo e non una struttura di cura, non ha quindi una struttura medica stabile a sostegno, ma dei semplici consulenti sanitari.

Non avevano, perciò, i 33 morti, una cartella clinica di struttura, tanto che agli atti dell’inchiesta sino a qui ci sono soltanto quelle successive ai ricoveri nelle strutture ospedaliere o nelle altre case di cura, nei casi in cui è stato possibile effettuarli, prima dei decessi. Si torna in aula a metà dicembre, quindi, per avere la conclusione di questo approfondimento.

Intanto l’incidente probatorio prosegue a Genova, il prossimo 7 ottobre, nella sede dei consulenti, per proseguire le attività sin qui svolte. I periti hanno depositato le prime conclusioni proprio qualche giorno fa, con una sostanziale indicazione: nessuna condotta omissiva nel lavoro dei medici intervenuti.

Il focus, quindi, resta sulla tempestività dei tamponi effettuati, degli interventi nei trasferimenti, nella modalità con cui è avvenuto il contagio dentro la struttura, al centro di una drammatica “vertenza” con le istituzioni, nei giorni caldi della pandemia, che ha tenuto tutta la città col fiato sospeso.

Una mancata corsa contro il tempo e il virus che non ha dato speranza ai 33 anziani ospitati e alle loro famiglie, mettendo sotto pressione anche lo stesso personale della casa di riposo di via I Settembre.

Al momento gli indagati sono 5: la responsabile della struttura Donatella Martinez, il geriatra Cono Bontempo, il dirigente dell’ufficio Igiene dell’Asp Carmelo Crisicelli, Vincenzo Picciolo, medico in servizio al “Sues 118” di Messina e coordinatore dell’attività di screening a domicilio e Maria Concetta Santoro, medico in servizio al 118 di Francavilla di Sicilia.

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta
Tempostretto - Quotidiano online delle Città Metropolitane di Messina e Reggio Calabria

Via Francesco Crispi 4 98121 - Messina

Marco Olivieri direttore responsabile

Privacy Policy

Termini e Condizioni

info@tempostretto.it

Telefono 090.9412305

Fax 090.2509937 P.IVA 02916600832

n° reg. tribunale 04/2007 del 05/06/2007