Messina. De Luca: "Fatto 80% del programma, il 20 % manca per colpa di Stato e Regione"

Messina. De Luca: “Fatto 80% del programma, il 20 % manca per colpa di Stato e Regione”

Giuseppe Fontana

Messina. De Luca: “Fatto 80% del programma, il 20 % manca per colpa di Stato e Regione”

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venerdì 04 Marzo 2022 - 10:00

L'ex sindaco sintetizza in 14 punti il suo operato e quello della sua giunta

MESSINA – Mercoledì scorso, Cateno De Luca ha dato i voti all’operato dei suoi assessori, con tanto di lode al candidato sindaco Federico Basile. L’ex primo cittadino ha parlato in un lungo intervento non soltanto del futuro, certo del suo successo nella corsa alla presidenza della Regione, ma anche dell’immediato passato, analizzando quanto è stato fatto. 14 i punti in cui ha sintetizzato, in un documento, una relazione lunga oltre 400 pagine. Tra verbi al futuro, progetti non ancora iniziati o completati e alcune cose su cui soltanto il tempo (o la prossima amministrazione, qualsiasi essa sia) potrà dare una risposta certa e veritiera, ecco quali sono i punti inseriti nel documento.

I primi due punti: debiti e baracche

De Luca sciorina i suoi “successi”, partendo dal non rischiare il fallimento economico: “abbiamo ridotto la situazione debitoria ereditata da 555 milioni di euro a 140 milioni, sottoscrivendo oltre 13 mila accordi di abbattimento e rateizzazione del debito”. Questo è quanto si legge nel punto 1, mentre già dal secondo è subito risanamento: “Messina non dovrà più vergognarsi per le baracche”. L’ex sindaco parla di “partita spregiudicata”, con 330 milioni di finanziamenti al Comune per comprare e realizzare 2.200 alloggi.

De Luca insiste sulla riqualificazione che “sarà”

E di riqualificazione parla anche il terzo punto, in cui De Luca spiega: “Messina sarà riqualificata e rilanciata grazie al 1,1 miliardo di euro di finanziamenti ottenuti”. Cita la rigenerazione urbana, i nuovi plessi scolastici, la Smart City, la forestazione, l’Innovation Hub dello Stretto, la messa in sicurezza di torrenti e coste, ma anche il potenziamento di reti idriche e impianti di illuminazione, strade inclusione, digitalizzazione e impianti sportivi. Spicca, però, quel verbo al futuro: Messina “sarà” riqualificata e rilanciata.

Partecipate, tagli, guadagni e servizi sociali

Continuando, De Luca parla di aver risanato e ricapitalizzato le partecipate, con “l’innalzamento della quantità e qualità dei servizi pubblici urbani”. Prosegue citando “oltre 15 milioni di euro annui di spese parassitarie, palazzo municipale e partecipate comunali” tagliate ed entrata in aumento pari a “circa 10 milioni di euro annui, con una consistente lotta all’evasione ed il recupero di assegnazioni di risorse correnti da parte della regione siciliana”. E poi ancora i servizi sociali, ancora con qualità innalzata di servizi, utenti raddoppiati e “la cittadella dei diritti” che sarà creata “con un finanziamento di circa 40 milioni di euro sul PNRR”.

I “primati” di Messina

Nel documento redatto da De Luca si continua coi “successi”: Messina città degli eventi e della musica; l’efficienza della raccolta rifiuti ormai alla “soglia di quasi il 60%”; progetti come “L’estate addosso” per investire sui giovani. E poi i “primati”: Messina prima per “capacità di spesa e di riprogrammazione di fondi extra bilancio” e “una delle prime per velocità dei pagamenti”. In riva allo stretto ora si approvano i bilanci “nei tempi stabili e non più in ritardo”, e Messina è città di “cultura e turismo, con oltre 10 milioni di euro per la riqualificazione del patrimonio culturale”. Infine, ultimo punto: è la città dei laghi e dei parchi sub urbani “con la riqualificazione dei laghi di Ganzirri e la realizzazione di servizi nell’ambito della riserva Peloro, la riqualificazione della pineta di Camaro, la riapertura del parco Aldo Moro e la riqualificazione delle principali ville comunali”.

Il 20% non fatto “ascrivibile alle responsabilità di Stato e Regione”

Infine, nel documento si parla ancora una volta dell’80 per cento di programma realizzato e di quel restante 20 che invece è rimasto in stand by. Proprio nella parte finale De Luca afferma che questo 20 per cento è “ascrivibile alle competenze, omissioni e responsabilità dello Stato e della Regione”. Hai nostri microfoni ha citato due esempi: la demolizione dell’ex Seaflight e la riqualificazione della gigantesca area dell’ex Sanderson.

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3 commenti

  1. Se non ci fosse stata la Regione avrebbe completato il 1000 per cento e la vicesindachessa avrebbe portato 1.000.000 di milioni di miliardi di euro 🤣🤣 iddu sa canta e iddu sa sona

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  2. Non è la percentuale del programma realizzato che conta, ma … il programma stesso.

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  3. Pulizia totale 5 Marzo 2022 06:27

    A vinniti I cachissi

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