I principali gestori del portale on line schermato che dragava le scommesse illegali su tutti gli sport
Le scommesse clandestine on line a Messina restano un business fiorente e in questo campo i messinesi sono leader. Lo dimostra l’ultima operazione dello SciCo della Guardia di Finanza che ha arrestato 22 persone tra Camaro, altre zone del centro città e in altre province siciliane e calabresi, eseguendo un maxi sequestro milionario che ha toccato anche Udine. A firmare i provvedimenti è stato il giudice Eugenio Fiorentino su richiesta dei sostituti della Direzione distrettuale antimafia Antonella Fradà, Liliana Todaro e l’aggiunta Rosa Raffa.
L’elenco degli arrestati
Ma gli indagati sono di più, complessivamente 26, tutti secondo l’Accusa legati a Carmelo Salvo (52 anni) e Letterio Arcoraci (44), consigliere di quartiere. I loro più fidati collaboratori sarebbero Emanuele Milia (37), Antonino Messina (32) e Ignazio Vadalà (44), tutti in carcere.
Il giudice Eugenio Fiorentino ha autorizzato gli arresti anche di Salvatore Barretta, Nicola Caniero, Francesco Orlando e Angelo Repoli. Concessi i domiciliari a: Gaetano Arcolaci, Giuseppe Costa, Giuseppe D, e Salvo, Danilo Ferrantelli, Riccardo Lopes, Francesco Ricciari, Domenico Zannino, Domenico Arena, Francesco Aversa, Antonio Basile, Carmelo Calabrò, Antonella Chiera e Giuseppe Lo Medico.
Il portale illegale dietro la piattaforma legale
Il gruppo raccoglieva scommesse on line su qualunque sport, adoperando Telegram per le conversazioni, attraverso una piattaforma “schermata” da un primo portale del tutto regolare. Prediligendo le transazioni attraverso l’uso del contante, il gruppo è riuscito ad operare sotto traccia almeno dal 2018.
Negli anni a Messina le inchieste hanno documentato quanto grande fosse la fetta di scommesse on line illegali gestite dalla criminalità. Nel decennio scorso per esempio un enorme giro era finito in mano alla cellula messinese del clan catanese dei Santapaola.
