Messina. Il Comune contro... sé stesso, si difende dal ricorso al Tar della Patrimonio Spa

Messina. Il Comune contro… sé stesso, si difende dal ricorso al Tar della Patrimonio Spa

Giuseppe Fontana

Messina. Il Comune contro… sé stesso, si difende dal ricorso al Tar della Patrimonio Spa

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mercoledì 09 Marzo 2022 - 09:43

La società partecipata del Comune ricorre al Tar contro la decisione del Consiglio comunale. Ma Santoro sta dalla parte del Consiglio e sceglie l'avvocato Giuseppe Corvaja per rappresentare gli interessi dell'Ente comunale

MESSINA – Nella vicenda legata alla liquidazione della Patrimonio Messina SpA scende in campo anche il commissario Leonardo Santoro. La contesa si è inasprita negli ultimi giorni ma vive gli strascichi di quanto successo tre mesi fa. A due giorni dalla fine del 2021, il 29 dicembre, il Consiglio comunale ha votato favorevolmente la delibera n.692 con cui ha di fatto avviato l’iter per la liquidazione della società partecipata. La risposta della Patrimonio SpA è stata il ricorso al Tar e quindi la vicenda si è fermata, tra una polemica e l’altra, in attesa dei vari gradi di giudizio.

La delibera di Santoro

Ieri, invece, è arrivata la delibera n.1 firmata dall’ingegnere Leonardo Santoro, proprio su questo ricorso presentato dalla società. Il commissario ha deciso di “resistere nel giudizio” e ha conferito l’incarico di difendere e rappresentare gli interessi del Comune di Messina di fronte la sezione di Catania del Tar Sicilia all’avvocato Giuseppe Corvaja, “legale di fiducia dell’Ente” – per una “somma complessiva di 2.170 euro per le spettanze professionali in favore del legale”.

Il Consiglio comunale sollecita Santoro

A sollecitare il commissario Santoro è stato Claudio Cardile, presidente del Consiglio comunale, ma nei giorni scorsi sono stati tanti i consiglieri che si sono espressi sulla vicenda, soprattutto provenienti dal Pd e da LiberaMe, proponenti della delibera sulla liquidazione nei mesi scorsi. Quale sarà il destino della Patrimonio SpA? La contestata società partecipata rischia di scomparire, ma prima bisognerà attendere la pronuncia del Tar. Appuntamento alle prossime puntate.

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