Messina. Il coraggio di Dina e Clarenza, Lelio Bonaccorso all'Horcynus Festival

Messina. Il coraggio di Dina e Clarenza, Lelio Bonaccorso all’Horcynus Festival

Marco Olivieri

Messina. Il coraggio di Dina e Clarenza, Lelio Bonaccorso all’Horcynus Festival

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mercoledì 27 Luglio 2022 - 09:01

Stasera, alle 19.30, l'artista messinese presenta il suo graphic novel, ambientato al tempo dei Vespri siciliani, a Capo Peloro

MESSINA – Il coraggio di Dina e Clarenza. Con “Vento di libertà”, Lelio Bonaccorso racconta un pezzo di storia del 1282, durante i Vespri siciliani. Per la prima volta, il disegnatore si cimenta anche come sceneggiatore. In questi mesi, impegnato in molti progetti, continua pure il suo tour di presentazioni. Così, per la sezione “Incontri con l’autore”, stasera alle 19.30, l’artista messinese presenta il suo graphic novel, edito da Tunué, all’Horcynus Festival. Modera l’incontro, a Capo Peloro, la giornalista e operatrice culturale Milena Romeo.

Sul tema “Orizzonti – Transizione ecologica e nuove generazioni”, è in corso infatti la XX edizione dell’Horcynus Festival. In cartellone pure il Festival del Cine Español y latinoamericano, diretto da Iris Peralta e Federico Sartor. In programma, stasera alle 21.00, la pellicola musicale e di animazione ambientata a Cuba “Chico & Rita”, di Fernando Trueba, regista premio Oscar.

Riguardo alla presentazione di “Vento di libertà”, Bonaccorso, nel doppio ruolo di disegnatore e sceneggiatore, si esprime così: “L’esperienza da autore unico è stata per me una sfida affascinante e impegnativa. Ho dovuto dedicarmi alla parte di ricerca storica ma anche al ritmo narrativo dell’elemento di fiction. Per il disegno, mi sono divertito molto perché ho potuto fare tutto quello che desideravo. Un’esperienza positiva che si ripeterà in futuro”.

“Una storia attuale di libertà e forza femminile, così lontana e così vicina”

Dopo aver esordito nel genere con “Peppino Impastato, un giullare contro la mafia”, Lelio Bonaccorso ha firmato negli anni, tra gli altri, “Gli ultimi giorni di Marco Pantani” e “Caravaggio e la ragazza”, scritto da Nadia Terranova. La stessa scrittrice firma la prefazione di “Vento di Libertà”, definito una saga familiare e una storia al femminile che celebra il coraggio e la determinazione di due donne messinesi, Dina e Clarenza, in una Sicilia medievale.

Siamo nel 1282: il malcontento popolare per la dominazione degli Angioini esplode nella rivoluzione del Vespro. Al grido di Antudo, si risvegliano le coscienze dei siciliani che con fierezza si ribellano agli oppressori. Spinte da un profondo amore per la libertà, Dina e Clarenza sfideranno la morte, lottando per la libertà della propria terra.

“Solo uniti si vince. In questa storia di quasi 800 anni fa – evidenzia l’artista – emergono temi assolutamente contemporanei: la lotta per la libertà, l’incontro e lo scontro con chi è diverso, e l’amore, che fa da contorno a tutto il resto. Amore per la propria terra e per le proprie origini. In primo piano, la condizione della donna”.

Terranova: “Reinterpretare la storia di Dina e Clarenza significa valorizzare il punto di vista femminile”

Per Nadia Terranova, il graphic novel di Bonaccorso valorizza il punto di vista femminile. “Gli uomini – scrive l’autrice nella prefazione – hanno sempre raccontato la storia a modo loro, piegandola a una versione maschilista e patriarcale dei fatti, ovvero lasciando che il talento, la forza e la capacità delle donne scivolassero nel silenzio. Degli uomini sappiamo quasi sempre tutto; delle donne quel poco che siamo riusciti a salvare dalla cancellazione. Anche la vicenda di Dina e Clarenza è lacunosa e contraddittoria. Per reinterpretarla, è utile unire alle competenze storiche quella capacità di immaginazione che solo un artista può avere”.

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