Messina. "Il Ponte per unire l'Italia", il ministro Salvini al convegno della Cisl

Messina. “Il Ponte per unire l’Italia”, il ministro Salvini al convegno della Cisl

Redazione

Messina. “Il Ponte per unire l’Italia”, il ministro Salvini al convegno della Cisl

lunedì 05 Giugno 2023 - 16:20

Appuntamento martedì 6 giugno a bordo della nave Elio

“Il ponte sullo Stretto. Infrastrutture e trasporti per unire l’Italia” è il titolo dell’iniziativa organizzata dalla Cisl e dalle Federazioni Filca (costruzioni) e Fit (trasporti), in programma martedì 6 giugno. L’evento si terrà dalle ore 9 alle 13 a Messina, sulla nave Elio ormeggiata presso Rada San Francesco (viale della Libertà 34), e sarà trasmesso in streaming su filcacisl.it e fitcisl.org.

“La scelta del luogo non è casuale poiché il convegno vuol essere un momento di confronto partecipato e un punto di inizio di una discussione condivisa, per parlare di Ponte sullo Stretto, per verificare lo stato dell’arte del progetto e le sue evoluzioni e per approfondire quello che comporterà per il futuro della Sicilia e dell’Italia intera, la realizzazione di una simile grande opera”.

Ad aprire i lavori Enzo Pelle, segretario generale Filca Cisl. Poi i saluti dei segretari generali Sebastiano Cappuccio (Cisl Sicilia) e Tonino Russo (Cisl Calabria).

A seguire un primo gruppo di esperti: “Area integrata dello stretto. Sistema Infrastrutturale del territorio e dello sviluppo socio-economico”, tenuto da Carlo Carminucci, direttore della Ricerca e Responsabile Osservatorio “Audimob” di Isfort, e Salvatore Crapanzano, presidente Commissione Mobilità e Infrastrutture Sostenibili dell’Ordine degli Ingegneri di Milano.

L’evento ospiterà inoltre una Tavola Rotonda, moderata da Giuseppe Malara, giornalista del TG2, che vedrà la partecipazione di Matteo Salvini, vicepresidente del Consiglio dei Ministri e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti; Renato Schifani, presidente della Regione Siciliana; Roberto Occhiuto, presidente della Regione Calabria; Luigi Ferraris, amministratore delegato Gruppo FS Italiane SpA; Salvatore Pellecchia, segretario generale Fit Cisl. Concluderà i lavori Luigi Sbarra, segretario generale Cisl.

“L’attuale mancanza di un sistema di collegamento stabile tra la Sicilia e il resto dell’Italia, incide in maniera negativa e ha contribuito, negli anni, ad accumulare ritardi e deficit infrastrutturali difficilmente sanabili senza un intervento incisivo e innovatore. Il progetto del Ponte sullo Stretto, oltre ad eliminare il divario con il resto della penisola, una volta messo in rete con i porti, il sistema ferroviario e i sistemi stradali e autostradali, può rappresentare un volano per la crescita e lo sviluppo dell’intero sistema di trasporti e infrastrutture del Mezzogiorno, promuovendo l’intermodalità (trasporto su gomma, ferro, acqua) come soluzione ideale per rispondere agli obiettivi di sostenibilità ambientale fissati dall’Agenda Green europea. Per far ciò è necessario che l’opera non sia una “cattedrale nel deserto” ma, congiuntamente agli interventi programmati dal Pnrr sulle reti di trasporto, rientri in una strategia più ampia di rilancio del sistema-Paese, per colmare lo storico divario tra Nord e Sud del Paese e poter offrire opportunità di mobilità e dotazioni infrastrutturali equivalenti a quelle previste in altre zone dell’Italia”.

No Ponte

Dalle 8.30 è stato indetto un presidio di contestazione alla rada San Francesco. “La conferenza privata si terrà sulla nave Elio, rendendo ancora più palese la volontà di escludere dal dialogo sulla megaopera le persone che abitano e vivono le due sponde dello Stretto e di non ascoltare chi a questa distruzione si oppone. Matteo Salvini adesso promuove il ponte con lo stesso progetto e le stesse parole che contestava nel 2016 a Matteo Renzi, che allora era di turno a favorire le grandi imprese del cemento contro gli interessi dei territori. Matteo Salvini, incensato da Schifani come ‘così votato alle necessità di quest’isola’, da Germanà come sempre ‘sensibile e rispettoso verso i territori’, adesso si vorrebbe mostrare il salvatore del sud. Grazie, ma noi ci salviamo con le nostre mani. Ci salviamo non dimenticando gli insulti razzisti ai ‘giovani del mezzogiorno’ che ‘non fanno un cazzo dalla mattina alla sera’; non dimenticando le nostre sorelle, fratelli e compagni migranti bloccati sulle navi delle ong dai suoi decreti disumani; non dimenticando gli inni alle ruspe contro insediamenti rom e centri sociali. E soprattutto non dimentichiamo che il ponte sullo Stretto è un’opera devastante che i governi di turno tirano fuori all’occasione per racimolare consensi elettorali ed elargire favori ai grandi colossi del cemento, imponendo ai territori la sudditanza alle loro speculazioni. Noi ci opporremo con tutte le nostre forze. Dopo le conferenze a Palermo e a Roma (e ancora altre ne verranno) quella organizzata a porte blindate sulla nave Elio, ben isolata dai territori che i suoi promotori vorrebbero edificare, devastare e tenere sotto scacco per decine di anni, è l’ennesima dimostrazione dell’autoritarismo e dell’indifferenza al confronto pubblico del governo Meloni, ben avallato da politici e imprese che hanno interessi nel cantierizzare lo Stretto”.

5 commenti

  1. Franco Fabiano 5 Giugno 2023 22:21

    Come direbbe l’amica Rosaria, ma è lui o non è lui? Si è proprio lui…il leghista che tifava il Vesuvio e l’Etna, quello del: NON SI AFFITTA AI MERIDIONALI! Adesso vuole costruire il ponte “per unire l’Italia”…un po’ di VERGOGNA no?

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  2. La gente fiera di essere del sud non dimentichi chi ci ha voluto e vorrà male

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  3. il ponte per unire le mafie

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  4. Caccamo Domenico 6 Giugno 2023 08:40

    Ma che ce ne frega di quello che pensava una volta Salvini.
    L’ideologia di Accorintiana memoria e non solo , lasci il posto ad in’opera che cambierà in più che positivo
    Il destino ed il futuro dell’area dello Stretto. Più di
    qualche anno di sacrifici con scelte operative nel nome della sostenibilità ambientale e poi tanto di nuovo e di buono par Sicilia, Calabria, Italia ed Europa.
    Ponte si tutta la vita.

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  5. LA prima pietra quella del Berluska, Ciucci e company tanto incensata e propagandata da alcuni media non si trova più, ora la seconda quella del CAPITONE sarà posta sul “mare” , almeno cosi sembra sulla nave EOLO ahahahahahahah ….. significa che sprofonderà tanto…che per trovarla poi ci vorranno battiscafi e provetti palombari, mi vien che ridere , spero solo se avverrà e quando, non sia come il Ponte indiano che si è sbriciolato in un battibaleno…..ma in INDIA mi chiedo esistono anche le COSCHE come da Noi…..ahahahahahahahahahah il nostro da COSCA a COSCA ……..che materiale useranno ????? .

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