Messina, lo spaccio familiare a Villagio Aldisio, udienza preliminare a marzo

Arriva al vaglio preliminare l’operazione “Affari di Famiglia“, l’indagine dei Carabinieri di Messina sullo spaccio di droga a conduzione familiare a Villaggio Aldisio. I pubblici ministeri Antonella Fradà e Roberta La Speme hanno chiesto il rinvio a giudizio dei 9 indagati e il GUP ha fissato l’udienza preliminare per il prossimo 25 marzo.

Quel giorno il giudice Pagana dovrà decidere se le accuse mosse dalla Procura vanno vagliate al processo davanti al Tribunale o se vanno archiviate.

Tommaso Giacobbe

Attesi dal Gup sono Tommaso Giacobbe del ’52 e l’omonimo nipote del 2000, Rosina Giacobbe, Giuseppa Leonardi, Lucia Villari, Cristina Lisa, Santino De Stefano, Paolo Scivolone eAngelo Parisi.

Impegnati nelle difese ci sono gli avvocati Salvatore Silvestro, Domenico Andrè, Pietro Venuti, Massimo Marchese, Rina Frisenda e Tino Celi.

L’operazione risale allo scorso 11 novembre e il blitz scattò in concomitanza dell’operazione Cesare . Indagando sui traffici del clan di Giostra i Carabinieri arrivarono ai pusher dei Giacobbe, scoprendo che dopo gli arresti di Tommaso Giacobbe e dell’omonimo nipote, a continuare gli affari erano le donne di famiglia.

Associazione finalizzata allo spaccio di hashish, marijuana ma anche cocaina e singoli episodi di spaccio, nei primi mesi del 2019, le accuse contro tutti e nove. Una di loro utilizzava il figlio minorenne per la sua attività di cessione di stupefacenti.