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Messina. “Lo Stretto non si tocca, no al ponte” FOTO-VIDEO

di Marco Olivieri, riprese in diretta di Silvia De Domenico

MESSINA – “Siamo per un no e tanti sì. Un no all’idea della grande opera che distruggerà il territorio, l’ambiente, il paesaggio, la bellezza dello Stretto. Sì alle infrastrutture, all’alta velocità, alla messa in sicurezza idrogeologica del territorio, ai servizi e alle reti ferroviarie e stradali finalmente efficienti”. Oggi il popolo del no ponte, in una lunga diretta di Tempostretto, è sfilato da piazza Cairoli fino a piazza Duomo. Tante le voci di esponenti dei partiti e delle associazioni che hanno partecipato alla manifestazione “Lo Stretto non si tocca”, su iniziativa del coordinamento di 75 sigle.

Partiti come Pd e Movimento 5 Stelle; associazioni come Legambiente e Wwf; la Cgil; gli esponenti storici del movimento No ponte, da Gino Sturniolo ad Antonio Mazzeo; le varie realtà, da “No ponte Capo Peloro” a “Invece del ponte”; diversi cittadini e politici di Sicilia e Calabria e molti cittadini hanno espresso il loro dissenso nei confronti delle scelte del governo Meloni e del ministro Salvini.

Bonelli annuncia “un’azione legale contro la società Stretto di Messina”. Zanotelli: “Basta scelte devastanti per il pianeta”

Ai microfoni di Tempostretto, tra gli altri, Mariella Valbruzzi (coordinamento No ponte); il giornalista ed ex senatore Sandro Ruotolo, componente della segreteria nazionale del Partito democratico; la senatrice messinese Barbara Floridia (M5S); il politico e oggi assessore al Comune di Siracusa Fabio Granata; il segretario generale della Cgil Sicilia Alfio Mannino; Marco Mastriani, presidente di Federparchi Sicilia; il sindaco di Polistena Michele Tripodi; l’ex deputata regionale Valentina Zafarana e l’ex senatrice Grazia D’Angelo del M5S; il frate Giuseppe Maggiore; il musicista Antonino Cicero; l’ex consigliere comunale Alessandro Russo (Pd); Enzo Colavecchio (Legambiente dei Peloritani); l’economista Guido Signorino; Sergio Conti Nibali (“Invece del ponte”); Tania Poguisch e Citto Saija del movimento storico No ponte.

Da parte sua, Angelo Bonelli, leader di Europa Verde e parlamentare, ha annunciato un’azione legale contro la società “Stretto di Messina, che ci nasconde il progetto”. E poi c’è stato il gran finale dopo l’arrivo a piazza Duomo. Sul palco, introdotto da Elio Conti Nibali (“Invece del ponte”), tanti gli interventi dei leader politici e dei movimenti. Particolarmente applaudito quello di padre Alex Zanotelli: “In coerenza con il monito di papa Francesco, io dico basta alle devastazioni del creato. Il sud, io vivo oggi al rione Sanità di Napoli, è devastato. Penso alla scuola e alla realtà della dispersione. E dobbiamo smetterla di proporre un modello di sviluppo mortifero per gli esseri umani”.

Il sacerdote ha auspicato che “la Cei (Conferenza episcopale italiana, n.d.r.) prenda posizione sul ponte” e ha ricordato la presenza al corteo di Mimmo Lucano, ex sindaco di Riace “perseguitato per la sua attenzione ai migranti”.

Granata: “Il no al ponte deve essere trasversale”

“Qualche imbecille mi fischia per la mia provenienza politica da destra. Ma la lotta al ponte deve essere trasversale per salvare la bellezza della Sicilia dall’affarismo”, ha dichiarato a sua volta Fabio Granata, ex deputato e vicepresidente della Regione.

Accorinti: “Peccato per l’assenza dei leader nazionali”

A terminare gli interventi sul palco l’ex sindaco ed esponente “No ponte” Renato Accorinti: “Peccato per l’assenza dei leader nazionali, da Schlein a Conte, che avrebbero potuto aiutare quest’iniziativa a essere al centro della scena nazionale, come è giusto che sia”.

Invece del Ponte: “La mobilitazione continua”

Sottolinea il Comitato “Invece del ponte – cittadini per lo sviluppo sostenibile dell’area dello Stretto”: “L’imponente manifestazione di ieri conferma la fortissima opposizione alla costruzione del ponte da parte degli abitanti dell’area dello Stretto e la necessità, invece del ponte, di opere davvero utili al territorio. Dagli interventi dei presenti, da Fabio Granata ad Angelo Bonelli, da Renato Accorinti ad Alex Zanotelli, da Barbara Floridia ad Antony Barbagallo (segretario regionale del Pd e deputato, n.d.r.), dalle associazioni, dai sindacati e soprattutto dai cittadini è stato un coro unanime rivolto alle istituzioni e alla politica: Noi il ponte non lo vogliamo, lo Stretto non si tocca”.
Continua “Invece del ponte”: “Tutto questo avviene mentre il ministro e la “Stretto di Messina” continuano a non dare risposta alle richieste che vengono dal territorio e lasciano fuori dalla porta i sindaci di Messina e Villa San Giovanni, mentre invece sono pronti a distribuire incarichi e consulenze. La mobilitazione contro il feticcio del ponte va avanti, sempre più forte e consapevole di rappresentare un
popolo che non vuole accettare la devastazione e lo sperpero di denaro pubblico”.