Messina. Lunedì la giornata mondiale dell'ortottica

Messina. Lunedì la giornata mondiale dell’ortottica

Redazione

Messina. Lunedì la giornata mondiale dell’ortottica

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domenica 06 Giugno 2021 - 07:27

Evento in modalità virtuale

Ortottico? No, Ortottista”. Anche a Messina la campagna social congiunta della Commissione di albo nazionale Ortottisti assistenti di oftalmologia e delle Cda territoriali della FNO TSRM PSTRP in occasione della Giornata mondiale dell’Ortottica.
Un motivo da inserire nella foto profilo di Facebook, uno slogan per ricordare la denominazione corretta del professionista sanitario, alcuni hashtag celebrativi: queste alcune delle iniziative lanciate in occasione del World Orthoptic Day, che quest’anno cade lunedì 7 giugno.
Festeggeremo questa ricorrenza in modalità virtuale: fino a due anni fa celebravamo la giornata offrendo al pubblico screening e campagne divulgative, ora abbiamo deciso di puntare sui social; ci piace giocare con le parole. Durante una trasmissione televisiva, il concorrente di un quiz ha risposto a una domanda usando il termine “ortottico” per la nostra professione. 
La professione di Ortottista assistente di oftalmologia non è ancora abbastanza conosciuta, perciò la nostra opera di sensibilizzazione deve partire da qui.
Abbiamo invitato tutti gli iscritti a mobilitarsi sui social, accompagnando la foto profilo con la didascalia: “Ortottico? No, Ortottista. Ortottistica? No, mi occupo di Ortottica”, seguita dagli hashtag #ortottista #ortottica #orthoptic #orthoptist #ioa. 
A Messina con il contributo dell'Ordine abbiamo realizzato una brochure per sottolineare le peculiarità di una VALUTAZIONE ORTOTTICA(http://www.tsrmmessina.it/userfiles/files/brochure_3_.pdf) compresa nel nomencatore tariffario delle prestazioni ambulatoriali del SSN con cod. 93.02 che rileva: 
- il visus in ogni occhio, per vicino e lontano (quanto vediamo) 
- l'osservazione del capo (un'anomala posizione può dipendere per esempio da uno strabismo e determinare problemi di postura) 
- la motilità oculare (come si muovono gli occhi) 
- il cover test (se c’è uno strabismo, con quale forma e con quali caratteristiche) 
- la convergenza (indispensabile nella visione per vicino)
- i test per valutare la visione binoculare (collaborazione fra i due occhi, capacità di mantenere unite le due immagini anche in condizioni di difficoltà per esempio oggi con DAD e  videoconferenze continue, possibilità di percepire immagini tridimensionali, visione confortevole).
A Messina gli iscritti all’albo sono 43, prevalentemente concentrati nella città capoluogo e nessun professionista nelle Isole Eolie, questo significa che per gli abitanti delle Isole:
- devono recarsi a  Milazzo o Messina per un esame
- risulterebbe molto difficile seguire un trattamento ortottico che necessita ameno di due appuntamenti settimanali sia per la riabilitazione ortottica destinata al ripristino della visione binoculare sia in supporto di quei pazienti ipovedenti che non possono migliorare quanto vedono ma possono ottenere delle strategie per meglio orientarsi al lavoro, a casa, nello studio.
A differenza del passato non siamo più noi ad occuparci di prevenzione dell'ambliopia sul territorio della provincia di Messina, nonostante la professione di Ortottista nasca nel 1955 proprio per la prevenzione dell’ambliopia, conosciuta come ‘occhio pigro’: un occhio sano che funzionalmente vede poco e deve essere riabilitato. 
Effettuare screening nelle scuole materne e nelle prime due classi delle scuole elementari (era questo che facevano gli Ortottisti dell'Ospedale Regina Margherita) è fondamentale, perché questo tipo di disturbo, se preso in tempo, si può recuperare molto facilmente.
Gli Ortottisti assistenti di oftalmologia sono a livello nazionale per la maggior parte liberi professionisti o dipendenti di studi privati; 
849 operano nel Servizio sanitario nazionale e 280 nel sistema convenzionato (dato del 2018). 
Anche se non tutti direttamente coinvolti come professione, molti di loro hanno prestato il proprio contributo nella battaglia contro il Covid-19. 
Ora la sfida è giocare un ruolo nell’assistenza territoriale del futuro e nelle campagne di prevenzione.
Servono politiche sanitarie sostenute dai bisogni di salute, il primo bisogno di salute è la prevenzione. Non dobbiamo far ammalare le persone, dobbiamo arrivare prima. 
L’impegno nello screening deve essere uniforme su tutto il territorio nazionale: non possiamo avere alcune province esemplari per esempio Ragusa ed altre assenti. 
Si deve tornare quindi al territorio, non come slogan ma perché la prevenzione dev’essere l’obiettivo principale del Servizio sanitario nazionale. Un ambliope non trattato è un monocolo a vita.

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