La Corte dei Conti ha sospeso il giudizio sul Piano di Riequilibrio del Comune di Messina. Con la deliberazione n. 24 dell’8 febbraio scorso la magistratura contabile ha, infatti, preso atto della decisione comunicata dall’amministrazione De Luca di rimodulare il Piano di Riequilibrio approvato dal Consiglio comunale il 23 novembre 2018. La giunta dimissionaria si è avvalsa, a questo proposito, dell’opportunità offerta dalla legge 30 dicembre 2021, n. 234 comma 992. Come si ricorderà, tale normativa consente la possibilità di rimodulazione ai comuni “che hanno proceduto all’approvazione del piano di riequilibrio finanziario pluriennale prima della dichiarazione dello stato di emergenza epidemiologica da COVID-19 e per i quali, alla data di entrata in vigore della legge, non si e’ concluso l’iter di approvazione.”
La Corte dei Conti ha ritenuto che la giunta De Luca abbia rispettato termini e prescrizioni della normativa e, pertanto, ha deliberato di attendere che venga presentato il Piano di Riequilibrio rimodulato per portare a termine le sue valutazioni. Il nuovo documento di rientro del debito andrà inviato solo alla Corte e non più al Ministero, in quanto la Commissione per la stabilità finanziaria degli enti locali si è già espressa positivamente sul Piano scaturito dal cosiddetto “Salva Messina”.
Dal 31 gennaio scorso, cioè da quando ha comunicato l’intenzione di revisionare il Piano, Il Comune di Messina ha 120 giorni di tempo per la presentazione della “proposta di rimodulazione”. Il nuovo documento è già stato predisposto dalla giunta De Luca. Adesso tocca al Consiglio comunale esaminarlo ed, eventualmente, approvarlo. Se tale adempimento non venisse portato a termine entro il termine previsto, la Corte deciderà sul vecchio Piano di Riequilibrio. In entrambi i casi, la magistratura contabile ha richiesto l’invio di una serie di documenti, necessari ad ottenere una conoscenza aggiornata della situazione finanziaria del Comune di Messina.