Messina. Progetto "All together", al Nautico Caio Duilio anche studenti ucraini

Messina. Progetto “All together”, al Nautico Caio Duilio anche studenti ucraini

Redazione

Messina. Progetto “All together”, al Nautico Caio Duilio anche studenti ucraini

domenica 15 Maggio 2022 - 07:21

Progetto di accoglienza e sostegno linguistico per minori stranieri non accompagnati

Il progetto”All together” si arricchisce di un nuovo capitolo. L’iniziativa approvata dal Miur nel novembre 2016 ed avviata dai docenti dell’istituto Nautico Caio Duilio nel febbraio 2017, finalizzata ad azioni di accoglienza e di sostegno linguistico per minori stranieri non accompagnati e curato dai docenti di diritto del Nautico, con spirito di solidarietà ed altruismo accoglie un nuovo percorso: un corso di alfabetizzazione per giovani ucraini.

Lo scopo principale del progetto, così come è stato concepito in origine, è sempre stato quello di ribadire che la diversità può essere un’occasione di incontro e crescita personale, superando pregiudizi e paure ormai radicati nel nostro modo di pensare. Per questa ragione i minori stranieri, ospiti dei centri di accoglienza, sono stati avviati ad un percorso di alfabetizzazione e di integrazione nell’ambito scolastico e sociale. Ancora una volta l’istituto Nautico Caio Duilio, con in testa, la dirigente scolastica professoressa Maria Schirò dimostra spirito di sensibilità e solidarietà verso una realtà ed una tematica complessa e quanto mai attuale quale è quella dell’integrazione di chi apparentemente appare diverso da noi.

La referente del progetto, professoressa Annalisa Marziano, illustra la nuova iniziativa: “Si tratta di 25 donne con bambini fuggiti dalla guerra, ospiti della nostra città, desiderosi di imparare l’italiano. Attraverso l’interprete ci hanno ringraziato per l’accoglienza e per la disponibilità della nostra scuola. Faremo un corso di alfabetizzazione come abbiamo fatto in precedenza per altri migranti. Per l’occasione sarò coadiuvata dalle colleghe Maria Arena e Pina D’Arrigo“.

Tra i fautori dell’ iniziativa anche il sacerdote della chiesa ortodossa di Messina Giovanni Amante, vero trait d’union tra la scuola ed i profughi ucraini.

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