cronaca

Messina, ratti e cacca di uccelli al tribunale del lavoro: allarme di Flp Giustizia sulle condizioni igieniche

Sempre più critiche le condizioni dei dipendenti della Sezione Lavoro e del Giudice di Pace che lavorano nelle sede di via Malvizzi a Messina. I lavoratori del Coordinamento Giustizia chiedono al proprietario dello stabile di procedere con la sanificazione e la convocazione della Conferenza di Servizi per capire a che punto è l’iter del secondo palazzo di giustizia.

“I dipendenti si trovano a dover lavorare in uno stabile dove uno dei due ascensori presenti è sempre fuori uso, costringendo gli impiegati, (alcuni dei quali con gravi patologie e difficoltà di deambulazione) a doversi servire dell’unico elevatore in funzione, che spesso a sua volta si blocca e risulta inservibile. Nel cortile esterno la disinfestazione e scerbatura viene fatta in maniera saltuaria e inadeguata: ne è prova la presenza di ratti di grandi dimensioni che talvolta si intrufolano anche nell’edificio.” L’allarme è di Giuseppe Pellegrino, segretario della Federazione lavoratori pubblici e funzioni pubbliche che interviene per il Coordinamento giustizia Messina.

Le pompe di calore presenti nell’ufficio non funzionano da anni (è da precisare che non esistono altri tipi di impianti di riscaldamento e condizionatori) e molti balconi non vengono mai puliti dagli escrementi degli uccelli, l’archivio costituisce un grave pericolo per la salute a causa dell’annosa presenza di muffa e insetti e la facciata dell’edificio cade a pezzi (ne è prova il fatto che alcuni balconi sono stati messi in sicurezza in maniera approssimativa con delle reti)

La scrivente O.S. invita pertanto il proprietario dell’edificio ad operare i dovuti interventi di manutenzione straordinaria e gli enti competenti ad assicurare la regolare pulizia e igienizzazione dei locali. Propone, inoltre, una Conferenza dei Servizi con tutti le parti interessati (rappresentanti dei Magistrati, degli Avvocati e Sindacati) per fare il punto sull’iter della realizzazione del nuovo Palazzo di Giustizia